Milioni di siriani non dimenticheranno mai quanto sta accadendo sulla loro pelle!

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Mi sono riletto, oggi 17 settembre 2015, questo post e, pur riscontrandolo connotato da notevole dilettantismo, qualcosa l’ho azzeccata quel giorno quando l’ho scritto.  La situazione siriana  genera altri milioni disperati che vengono presi a “frustate” rei solo di non voler essere trucidati! Di cosa parla, a Otto e Mezzo, questa Meloni, querula parlamentare, fascistissima  “romana de Roma”, cresciuta negli ambienti a cui dobbiamo Alemanno, Mancini, Gramazio e Carminati?

Oreste Grani che non sopporta più Giorgia Meloni che è stata grande elettrice di Gianni Alemanno, sindaco che ha, chiudendo tutti e due gli occhi, consentito di organizzare, al trio Odevaine, Buzzi, Carminati, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, in Roma Capitale e non solo.

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Un po’ di numeri: oltre 1500 giorni di guerra civile/incivilissima non hanno piegato Bashar al Assad che pur avendo perso parte del  nord della Siria e altrettanto territorio al sud, non molla. 220.000 morti! Mille in più mille in meno. Quando si fanno questi “risultati” solitamente  si devono moltiplicare per cinque per avere una relativa idea dei feriti. Cioè, scusate la semplificazione, ad oggi, c’è un siriano morto o ferito in ogni famiglia.

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Chi dice 4 milioni di profughi e chi fa salire la cifra a 15! Scusate sempre queste “cose” (numeri sempre pazzeschi ma tra loro macroscopicamente differenti) buttate lì come se fossero le noccioline di cui ogni tanto si parla ma queste sono le “fonti aperte” a cui posso attingere. La Siria intera quindi è scarnificata viva. Cadono le sue mura, i suoi monumenti, vengono sconvolte le sue strade e nessun siriano di fatto è stato fisicamente o psicologicamente risparmiato.

Su questo orrore, pur da dilettante della materia, mi sono sentito di dire la mia e cioè che questa guerra come aveva indicato saggiamente Papa Francesco, va immediatamente fermata. Poi perché Idlib cada o in mano a chi sia, ho difficoltà a capirlo e a ritenere la cosa una notizia determinante. Mi è ancora più oscuro cosa sia in realtà il fronte jihadista Jaysh al-Fatah e perché i salafiti – di non ricordo quale nuovo gruppo – si stiano saldando con l’ISIS, realtà ex inesistente ma temo sempre di più forza militare tangibile ed emergente. Capisco invece – perché si vede dalle cartine – che, se uno ha conquistato Jisr al-Shughur (apparentemente una delle tante cittadine) si prepara ad attaccare – da lì – Latakya, cioè l’ ultima roccaforte/fortino di Assad.

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Dentro Latakya, si sente il clamore degli “inesistenti” uomini del Califfo Abu Bakr Al-Baghdadi e questo “clamore” spinge alla diserzione molti soldati fedeli al regime. Leggo inoltre che molte famiglie ormai nascondono i propri figli per non mandali al fronte.

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In questa situazione (spesso le spallate finali vengono agevolate da questi stati d’animo) ci sono non pochi generali siriani  (anche questo è tipico di alcune fasi che precedono la rotta) che litigano fra di loro e queste liti addirittura degenerano in risse ed ammazzamenti tra le guardie del corpo (mai espressione è apparsa più idonea) dei vanagloriosi ufficiali. Per non parlare del solito (c’è sempre uno così in situazioni estreme) generale sunnita Ali Mamlouk (uno dei capi dell’Intelligence di Assad!) che si dice prepari un colpo di Stato.Lo ha già fatto? Lo sta per fare? Per allearsi con chi e per fare cosa è sempre più difficile capirlo. Latakya (e quindi Damasco) potrebbe cadere a prescindere dall’Iran a cui Assad ormai lega la sua ultima speranza. Ma in realtà gli iraniani, se ho capito qualcosa in questo groviglio bituminoso, si preparano con l’aiuto sul territorio dei miliziani Hezbollah a dare vita ad uno stato (chiamiamolo così) nello stato siriano (o quello che ne avanzerà) con cui – in futuro – curarsi i propri interessi nella regione. Ritengo che la trattativa nucleare Usa/Iran stia tenendo conto anche di questo fronte che continuamente si sposta.

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Assad quindi sembra spacciato ma può ancora contare (stiamo a vedere il peso di tutto questo possibile aiuto) su Iran, Russia ed Hezbollah. Almeno fino a quando ci sarà un siriano vivo che non sia in realtà un profugo senza più patria.

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Oreste Grani/Leo Rugens

P.S. mai così importante

I Bush controllano, di fatto, la sanguinaria antidemocratica ur-lodge massonica Hathor Pentalpha. Il Califfo Abu Bakr Al-Baghdadi risulta (notizia mai smentita da altri confratelli indignati) anch’esso affiliato alla Hathor Pentalpha. Non si potrebbe aggiustare in quella sede tanta carneficina? Che stupido, come si fa a chiedere, ai vampiri avidi e bisognosi di sangue, di rinunciare al loro nettare!!!???!!!

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