Sono stanco di donare perle ai porci! Se ne ammazzo qualcuno che almeno si sappia perché
“Siamo usciti dalla crisi”, annuncia – sicuro delle sue affermazioni – il presidente di Confindustria Squinzi. A voi decidere se credergli o meno. Tenete conto che l’ultima volta che un presidente (era la signora Emma Marcegaglia) di tale pletorico e inutile organismo provò a rassicurarvi era il 2009 e la signora si sbagliò, qualora oggi fossimo a fine tunnel, di… soli 6 anni. L’errore valutativo fu commesso dopo che nei mesi, giorni, ore che precedettero la gravissima crisi del 2007, non un fiato o un batter di ciglia consapevolmente vissuto, ci testimonia che la suddetta capessa di tutte le imprenditrici e imprenditori d’Italia (almeno quelli tanto gaggi da pagare la quota associativa a non si sa cosa se non ad un’organismo che pur dotato da un onerosissimo centro studi non ne azzecca una che sia una) si rendesse conto di cosa si stava per addensare nell’intero mondo economico, politico, finanziario intendendo per intero non solo ovviamente quello italiano. Parliamo quindi di gente (la Marcegaglia o lo Squinzi) a cui non si dovrebbe attribuire alcuna affidabilità come fonte di previsione a breve, medio, lungo termine. Sanno solo guardare dentro il recinto di casa propria e sfruttare il periodo confindustriale per consolidare le loro eventualmente traballanti situazioni personali. Immaginate che la querula Emma nazionale (da non confondere con l’altra Emma cioè la seria e attendibile Emma Bonino) per non aver capito nulla di cosa avrebbero dovuto affrontare gli imprenditori, l’hanno premiata e piazzata alla Presidenza dell’Eni dove ogni mese le canalizzano, su di un già pingue c/c, altro denaro che vorrei ricordarlo è anche del Tesoro e dei piccoli azionisti/risparmiatori privati.
Altri che in economia e geopolitica non hanno visto al di là della punta del proprio naso, sono oggi ministri saccenti fastidiosamente rassicuranti nelle loro perentorie affermazioni (vedi l’asciutto Padoan o il cicciottello Poletti) di cui vi chiedo cortesemente di segnalarmi un articolo, un intervento in un convegno, un libro da loro scritto che precedesse la grande e prevedibile crisi del 2007 in cui allarmavano gli imprenditori o i semplici cittadini sugli avvenimenti imminenti e quelli che, senza essere profeti patentati o spesati dalla collettività per guidare la barca, sommessamente avvertivano del terremoto imminente, ancora oggi marginalizzati in chiave punitiva per aver avuto ragione. In questo nostro tormentato Paese la meritocrazia è talmente messa fuori legge che neanche ti riconoscono, banalmente e gratis, che avevi ragione. Sarà anche vero che i decimali si stiano spostando verso il segno positivo ma questo – eventualmente – è dovuto a fattori di ordine macroeconomico (cioè in realtà geopolitico) quali il petrolio e l’accendersi di focolai di guerra, un giorno qui, domani la. Sono effetti positivi/negativi dovuto a fattori totalmente estranei all’Italietta e alle capacità o meno dei nostri nocchieri. Senza che diate eccessiva importanza al materiale che trovate a seguire elaborato ad opera di questo marginale ed ininfluente blog, con esso voglio fornirvi un esempio di incursioni nel futuro (nel mio caso l’orizzonte è di una decina di anni da oggi) che vorremmo fossero sempre messe alla base di generiche affermazioni o dichiarazioni twittesche. Quando ci dite che “va tutto bene madama la marchesa”, potete contestualmente fornirci la prova che sapete dove mettere il piede destro dopo il sinistro, movimenti necessari per inoltrarvi nei terreni che dichiarate conoscere? Secondo la mia lunga esperienza passate invece, dal noto all’ignoto, senza aver studiato nulla che vi consenta di pretendere di guidarci. Siete dei giocatori d’azzardo e… se va , va, se no, sti cazzi, tanto questi poveracci non ci possono fare niente! Siete al buio senza avere il vantaggio drammatico di essere veri ciechi cioè abili a muoversi nelle tenebre in cui ci state facendo ritrovare. Siete solo degli imbonitori dimentichi anche della storia recente e come la matrigna guerra potrebbe azzerare, in un istante, tutte le vostre sdolcinate infantili filastrocche. Cari lettori che onestamente lo devo dire siete ormai diventati otto e mezzo anche le previsioni che trovate a seguire potrebbero finire al cesso tra poche settimane ma io non faccio né il ministro né il direttore dei Servizi Segreti, né – tanto meno – il presidente della Confindustria. Vi chiedo scusa sin da adesso, quindi, di ogni eventuale previsione errata.
Comunque, tenete conto che il lavoro è frutto di un “sola” che ho subito recentemente da parte del “chiacchierone” di turno che mi ha fatto lavorare a vuoto per analizzare in quali situazioni di mercato energetico si sarebbe potuta inserire una certa innovazione tecnologica sfruttante i venti ad alta quota e poi si è girato, con una scusetta, dall’atra parte non consentendo alla struttura consulenziale a cui mi ero rivolto per poter presentare regolare fattura di chiedergli il corrispettivo. Un tempo avrei detto: “fregatene Orestino, meglio non dare perle ai porci”. Oggi che non ho neanche la forza di dare un bel calcio in culo o uno schiaffone in piena faccia al millantatore, mi sfogo donando alla rete il mio sforzo consulenziale. Buona lettura, pregandovi di essere tolleranti nella valutazione anche perché, disgraziatamente per me ma per fortuna per voi, è tutto gratis.
Oreste Grani/Leo Rugens
Mi scuso ma solo a tarda sera mi accorgo di non aver allegato il documento di analisi/previsioni che volevo divulgare. Provvedo, sperando di riuscire a raggiungere quei tanti lettori che non hanno potuto trovare il testo di cui parlavo nel post. Scusatemi ancora ma la stanchezza gioca brutti scherzi.
L’ha ripubblicato su Leo Rugense ha commentato:
Se avete pazienza e attenzione nel rapporto contenuto nel post trovate qualche spunto d’attualità. E qualche motivo recondito di perché qualcuno dentro e fuori i confini non mi consideranta un cretino.
O.G.
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