Comunismo ormonale – Il doping oltre cortina
!4 novembre 2015 ore 16:30
La Russia è sanzionata per il macroscopico doping di Stato appena scoperto e viene cautelativamente sospesa dagli organismi internazionali sportivi. Gli atleti sono altrettanto ovviamente sospesi.
Ci sembra difficile uscirne prima delle Olimpiadi brasiliane del 2016.
Novella Calligaris, da sempre signora per bene, oggi giornalista serie e attendibile come lo fu da atleta, il 10 novembre 2015, ha raccontato una cosa terribile, in televisione, su Rai News 24 e quindi, presumibilmente, in presenza di centinaia di migliaia di persone, spero non troppo distratte, su ciò che avveniva ai suoi tempi quando le atlete dei paesi dell’Est sembravano imbattibili: i responsabili delle federazioni le imbottivano di ormoni per farle divenire quanto più simili agli uomini e così rendere impari la sfida con le esili avversarie, vere donne tipo la Calligaris stessa; a trasformazione avvenuta, le facevano accoppiare fino a quando non rimanevano incinte soprattutto in prossimità delle scadenze importanti (Olimpiadi ad esempio); le facevano gareggiare da incinte e quindi pronte ormonalmente ad ingannare i test anti doping e poi, a medaglia conquistata, le facevano abortire.
Non male alla faccia del barone De Cubertain e dello spirito olimpico.
Che schifo, che rabbia. Pensavo di averne viste e sentite tante sul vecchio democratico (sic) impero sovietico ma, come ho detto in altro post, non si finisce mai di imparare.
Oreste Grani/Leo Rugens
certamente è sgradevole il fatto svelato dalla atleta Caligaris. Mi chiedo se e perchè notizie di questa gravità, superando un qualunque uso delle sostanze dopanti, non sia stato denunciato alle autorità?
Troppe coincidenze puntate contro la Russia mi fanno dubitare della veridicità, obbiettività e trasparenza.
Sicuramente lo sport dovrebbe essere all’insegna della lealtà.
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Glasnost, in Russia, è un concetto che porta male a chiunque osi pronunciarla; sono lì a testimoniarlo un centinaio di giornalisti uccisi, un altro record del mondo. La segretezza dei laboratori russi dedicati alla ricerca scientifica era proverbiale, al punto che intere città non esistevano neppure sulle mappe; si trattava di armamenti, si dirà, e va bene, ma non è che del resto si potesse andare e venire a piacere dai paesi del blocco sovietico, fino a prova contraria. Figuriamoci mettere il naso nei laboratori scientifici. Che lo scandalo sia esploso e che sia di una gravità mai vista è indubitabile, che ci sia un complotto, beh, questo non credo. Se è scoppiato ora è per la debolezza di una classe dirigente corrotta e in balia di un manipolo di oligarchi dediti alla gestione di immensi capitali in quel di Londostan o Cipro, debolezza che fa abbassare la guardia, inevitabilmente.
Dionisia
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