Un piazzista al comando del Governo e dei Servizi – Aiuto!

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Webcam intelligenti per identificare i sospetti: il piano del governo per il Giubileo
Si pensa a un sistema di telecamere collegate con le banche dati: “Non serve bloccare frontiere questa sfida si vince con la tecnologia”. L’investimento dovrà essere massiccio per potenziare tutti gli strumenti già presenti

Da giorni assisto attonita a un tam tam giornalistico (Il Foglio, La Stampa, Panorama ecc.) dove si insiste a dire che per garantire la sicurezza dell’Italia bisogna ricorrere alle tecnologie più avanzate e all’addestramento del personale preposto alla tutela dei luoghi e delle persone. Così, buon ultimo, si esprime il Renzi Matteo che da perfetto piazzista qual è ci rassicura in merito a un sistema alla “Grande Fratello” – da Venaria, la splendida reggia dei Savoia alle porte di Torino (un tempo capitale delle più più avanzate di tecnologie sofisticate davvero) – che dovrebbe farci dormire a tutti (la sgrammaticatura è d’obbligo) sonni tranquilli. AIUTO!

Dagli articoli sopra citati siamo informati che i campioni mondiali della salvifica tecnologia – a Parigi la ignorano con ogni evidenza – sono, manco a dirlo israeliani e americani, soprattutto i primi secondo gli informatissimi giornalisti del Foglio. Ci crediamo, anzi ne siamo sicuri, sia detto senza ironia. Grazie al cielo, per attrezzarci con questi sistemi avanzatissimi, il Governo ha tirato fuori dal budget 300 milioni di euro. STOP!

Chi non sentisse puzza di bruciato o non avesse capito come sia stata ben orchestrata la vicenda posso mostrare quadro per quadro la sceneggiatura di un pacco del genere:

quadro uno, dato un attentato si alimenta il panico;

quadro due, si condiziona l’opinione pubblica con articoli magnificanti tecnologie mirabolanti;

quadro tre, si trova un piazzista istituzionale.

A proposito di telecamere, a Roma, qualche anno fa, un servitore dello Stato onesto per quanto un po’ confuso, raccontò che accortosi del non funzionamento di una settantina di telecamere costosissime sparse per la capitale, armato di un iPad personale e dei codici giusti, sempre a titolo personale se ne andò in giro ad attivare le suddette telecamere; il sindaco mi pare che fosse Alemanno e il consulente per la sicurezza un generale dell’Arma.

Ora, torno a dire, è probabile anzi certo che le telecamere intelligenti abbiano aiutato le forze di sicurezza a neutralizzare e prevenire attentati, ma che le stesse telecamere siano capaci di impedire il formarsi di propositi assassini nei cervelli di poveri ragazzi adeguatamente manipolati da reclutatori specializzati… “questo non credo” e altrettanto mi chiedo: qual è il budget per pagare fior di intellettualità capaci di leggere e depotenziare il nichilismo di tanta gioventu?

Dionisia