Fermi tutti. Ora sì che stiamo ragionando: arriva Irene Pivetti e si risolve tutto. Vuoti di memoria, compresi
Irene Pivetti? Chi era costei?
La Lega, come si è visto ieri a Tor Pignattara, cerca rogna/botte per cercare di distrarre l’opinione pubblica che si appresta al voto da ragionamenti pacati, costruttivi quali sono necessari per che l’avvocatessa VirginiaRaggi diventi, con ampio consenso, il primo sindaco donna della Capitale. Donna e pentastellata. Donna competente e pentastellata. Donna morale e pentastellata. Donna appassionata alla politica civile e perntastellata.
Proviamo a non cadere nelle provocazioni tipo l’incompetente Pivetti, l’a-morale Pivetti, la cinica Pivetti.
Le mancate soubrette, le mancate “autorità” dello Stato, le trasformiste avide di gettoni di presenza e di protagonismo, lasciamole dove la cronaca rosa/verde/rossa/gialla/nera le ha collocate. Che la Lega vada orgogliosa di questa ipotesi. Certo che l’operazione è meno oscena del aver fatto laureare il Trota con il denaro pubblico, aver acquisto diamanti dai “negri” tanzani, aver fatto emettere fatture false alla SIRAM SPA per costituire fondi neri, o fatto sparire risparmi nel Centro Nord con una banca fasulla ben prima dell’Etruria o del MPS, o aver imposto un separatista a Ministro dell’Interno, un niente a presidente del Copasir e ancora pochi giorni addietro vessato cittadini tramite corruttori e corrotti nel settore vitale della sanità. Certo, Irene Pivetti è solo di per se “oscena” nella sua indeterminatezza di pensiero e vanità esibizionistica patologica e quindi, solo apparentemente, meno pericolosa. Ma sempre di offesa al buon gusto e alle nostre residue facoltà mentali stiamo parlando. Come si diceva un tempo…respingiamo le provocazioni. Teniamo la barra dritta e pensiamo alle condizioni strazianti in cui 30/40 anni di partitocrazia consociativistica hanno ridotto la Capitale e quanto, aiutati da tutti quelli che vorranno darle una mano, Virginia Raggi saprà fare.
Ci mancava Irene Pivetti dopo Bertolaso, Marchini, Storace e l’ormai “rifardito” (vuol dire che ci ha ripensato), appecoronato, Roberto Giachetti.
Oreste Grani
Sono d’accordo che la rivoluzione pacifica del M5stelle dia fastidio a tutta la pletora incapace di questo parlamento farlocco ! Speriamo davvero che il democristiano Mattarella non faccia scherzi !
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