Non si può entrare nel SISDE perché – banalmente – non esiste
In molti digitano “come entrare nel Sisde”. Verrebbe voglia di rispondere: in nessun modo dal momento che il SISDE o il SISMI non esiste o, meglio, non si chiamano più così da anni. Ma questo, diciamolo, aumenterebbe la confusione e il discredito intorno a delle istituzioni (i Servizi segreti) che non riescono neanche a far sapere ai cittadini “come si chiamano”. Come abbiamo scritto in altra sede non abbiamo nessun interesse ad infierire su istituzioni che hanno già, ciclicamente e da troppi anni, problemi di immagine se non addirittura di identità. Dove i cittadini vogliono “entrare”, quando chiedono lumi, alla Rete, sul SISDE-SISMI in realtà sono ormai l’AISI e l’AISE.
Per entrare, dovete banalmente fare domanda o, come dicono i maligni, i critici, alcuni onesti addetti ai lavori, trovare la raccomandazione giusta. Tante è vero che una delle leggende che girano intorno ai Servizi è che non si deve mai chiedere, a “uno dei servizi” come è entrato (mi chiedo – da sempre – come sia possibile che voi, che non siete dei servizi, sappiate che “uno” lo è, dal momento che, per definizione e opportunità, gli organici delle istituzioni preposte alla Sicurezza della Repubblica, dovrebbero essere “segreti”) ma non per un problema di rispetto di argomenti tanto delicati ma semplicemente perché dovrebbe rivelarvi che, a differenza di voi che anelate andare a servire il Paese e non sapete come fare, loro sono stati invece capaci di rimediare un sonoro calcio in culo, leggi “raccomandazione”. Dura spiegare una tale prassi per se stessi e come si è riusciti nella grande maggioranza dei casi, senza alcun merito, arrivare a beccarsi cifre e privilegi che difficilmente si possono confessare. A cominciare dai Direttori delle Agenzie. Che guadagnano (vedete che un segreto nei Servizi Segreti c’è?) cifre inconcepibili. Comunque, nettamente di più del Presidente della Repubblica.
Oreste Grani