Gruppo Almaviva: 2988 di meno a percepire regolarmente lo stipendio! Va tutto bene, adorabili compatrioti cretini
2988 licenziamenti nel Gruppo Almaviva (anche ma non solo call center), fondato e guidato, per lustri, da Alberto Tripi e dalla sua famiglia. Va tutto bene madama la marchesa? Non credo proprio! Il gruppo Tripi è la tipica espressione delle realtà imprenditoriali cresciute con e grazie alla peggiore deriva partitocratica. Ma di questo aspetto (partiti e Tripi) penso che nelle prossime ore qualcuno riuscirà a raccontarvi qualcosa. O forse no, perché la vera tragedia del vostro Paese è che le persone si ritroveranno in mezzo alla strada in assenza di ogni volontà/capacità informativa dei media, dei sindacati, dei partiti, tutti complici di una congiura del silenzio perché i “deboli”, sempre più numerosi, vengano buttati sul lastrico, o ricattati da modalità vessatorie, lavorative e retributive, senza avere il coraggio di fiatare. In Brasile, dove ad esempio la Famiglia Tripi si è progressivamente riposizionata, imprenditorialmente e finanziariamente, la gente sarebbe almeno “scesa in piazza”.
Qualcuno si sarebbe fatto uccidere o qualcuno avrebbe ucciso qualcuno. In Italia la gente, intervistata, ieri a caldo, da Leo Rugens (oltre mille telefonate a campione) non ha saputo dire chi fossero Alberto Tripi e gli altri membri della sua famiglia. Falso che Leo Rugens abbia potuto fare il sondaggio, verissimo che nessuno sappia (mille su mille) chi siano i Tripi, o Mantica, o Pucci (chi? lo stilista?) e, pochissimi (tre, quattro su mille?) sanno cosa sia il Gruppo Almaviva ma perché ci lavorano o sono parenti di qualcuno che ci lavora.
Questo è quanto, salvo tutti sapere chi sia Francesco Totti, Silvio Berlusconi, Bruno Vespa.
Comincio oggi uno sforzo (che non avrei voluto fare) di lasciare in rete spunti investigativi per contribuire, vagamente, a far sapere quanta ricchezza si prepara, per l’ennesima volta, a svanire nel nostro Paese popolato da una maggioranza di ignavi e vessati.
Me ne vado lontano e, con modalità a caso (ma in Leo Rugens può accadere che qualcuno scriva qualcosa a caso?), pubblico il verbale della 13 seduta, tenutasi sotto la Presidenza Mantica, alla Commissione Parlamentare di Vigilanza (ma su cosa vigilano questi signori strapagati e a che fini ultimi?) sull’Anagrafe Tributaria, mercoledì 13 maggio 1998. Il tredici maggio si tenne la tredicesima seduta. Di rilevante c’è solo questo? Dal verbale escono nomi che, se pure torturati barbaramente, del solito campione di mille italiani, non uno vi avrebbe saputo dire chi siano stati o sono Andea Pucci o Fulvio Conti. Conoscendo i vostri compatrioti, gli sono noti nessun Pucci e un solo Conti che è quel “Carlo” che li sollazza dagli schermi televisivi.
A caso dicevo ma prendendo spunto dalla sigla FINSIEL che oggi muore “definitivamente” con la morte annunciata del Gruppo Almaviva e che tempo addietro, con modalità solo formalmente pubbliche, fu assorbita dalle attività della Famiglia Tripi. Io, che pure dovrei saperne un grammo in più di altri, mi ricordo questo particolare solo perché FINSIEL aveva in “pancia” il 10% della sperimentazione (pluriennale) del “Braccialetto Elettronico”. Nel verbale di 18 anni addietro si intrecciano i destini di FINSIEL e della Telecom. Oggi si celebrano contestualmente i funerali della Telecom (o avete dei dubbi di come vada a finire?) e del Gruppo Tripi che si pappò a suo tempo la FINSIEL.
Leggete i numeri di allora, le strategie dichiarate e mai attuate; cominciate a fissare nella memoria lo sperpero di mille opportunità che qualcuno, sia pur strapagato, ha mandato in fumo. Strapagato e attenzionato da esponenti di consorterie filodirette (sempre) da gruppi stranieri. Non è una storia di business andati a male ma la vicenda dolorosa di tradimenti della Repubblica e del suo Popolo, usati e gettati senza alcuna pietà o rispetto. Siete gentarella fessacchiotta e come polli da spennare vi hanno trattato. Questo sono gli ennesimi “2988” buttati alle ortiche.
Oreste Grani
COMMISSIONE PARLAMENTARE DI VIGILANZA
sull’anagrafe tributaria
MERCOLEDÌ 13 MAGGIO 1998
13a Seduta
Presidenza del Presidente
MANTICA
La seduta inizia alle ore 14,15.
PROCEDURE INFORMATIVE
Audizione del direttore generale della Telecom dottor Fulvio Conti e dell’amministratore delegato della FINSIEL dottor Andrea Pucci.
(R047 000, B62a, 0004°)
In apertura di seduta il presidente MANTICA rivolge un saluto al Direttore generale della Telecom dottor Conti ed all’amministratore delegato della Finsiel dottor Pucci. Li invita quindi a svolgere la loro relazione.
Il dottor CONTI premette che il mercato costituisce per sua natura un sistema concorrenziale aperto all’interno del quale si colloca il prodotto integrato (ICT) che, sovrapponendo sistemi di trasmissione delle voci e dei dati, il gruppo Telecom intende garantire agli utenti.
In questa prospettiva la Finsiel costituisce uno strumento di essenziale importanza, sia per le capacità tecniche del gruppo sia per le dimensioni di mercato che esso è in grado di coprire. Bisogna considerare a questo proposito che l’intera cifra della domanda servita dalla Telecom, ivi compresa la quota assicurata dalla Finsiel, ammonta a 3.300 miliardi, che corrisponde ad un quarto della spesa nazionale per informatica.
Conclude la sua breve introduzione ricordando come la efficienza consiste nella capacità di essere propositivi ed innovativi sul mercato e sfruttare in maniera sinergica tutte le ricadute possibili, tenuto conto che nel quadro dell’offerta complessiva la componente dovuta all’informatica assume una partecipazione crescente.
L’amministratore delegato della FINSIEL PUCCI premette che concettualmente la capacità di offrire servizi di livello adeguato dipende dalla capacità di essere presenti in diversi segmenti di mercato. Questa è la prospettiva nella quale bisogna considerare le strategie rivolte verso la pubblica amministrazione ma anche verso comparti la cui logica si ispira essenzialmente a criteri privatistici (banche, industrie, eccetera).
Ricorda come la Finsiel abbia contribuito allo sviluppo della informatica in Italia attraverso la formazione di migliaia di addetti e rilevanti investimenti nell’innovazione, consolidamento e diffusione delle tecnologie informatiche di punta. Il gruppo si segnala ancora per la creazione di metodologie d’avanguardia finalizzate alla realizzazione di sistemi informativi di grandi dimensioni e criticità, nonchè per le azioni svolte a supporto dell’introduzione delle metodiche della qualità e del miglioramento continuo.
Il gruppo Finsiel – prosegue il dottor PUCCI – costituisce il primo gruppo italiano per consulenza, soluzioni, e servizi informatici, l’unico in grado di competere a livello europeo. Il gruppo opera al servizio dei settori più importanti dell’economia italiana che sono la pubblica amministrazione, l’industria e i servizi, le telecomunicazioni, le banche, le assicurazioni, i trasporti.
Il mix di offerta copre l’intera filiera dei servizi IT, dalla consulenza allo sviluppo sw, alla system integration, all’outsourcing e al Facitities Management, e fa di Finsiel un operatore globale.
I ricavi realizzati dal gruppo coprono un margine operativo lordo per l’esercizio 1997 di 1.895 miliardi con un risultato netto di 34 miliardi. L’organico è costituito da 8.122 dipendenti con un valore aggiunto per addetto di 125 milioni.
Le società controllate sono 28 ed il numero delle sedi 67.
Per quanto riguarda il posizionamento competitivo in Italia nei diversi settori di mercato la Sinsiel si colloca come leader del mercato PAC (ministeri ed enti centrali), con una quota del 48 per cento della spesa di softwares e servizi IT. Il gruppo inoltre si posiziona come leader del mercato PAL, con una quota di circa il 13 per cento e come leader di mercato nelle banche con una quota del 7,8 per cento, alle spalle di IBM (11 per cento del mercato), ma a buona distanza di importanti operatori internazionali. Inoltre la Sinsiel è presente tra i principali operatori del mercato industria e servizi, terzo operatore nel mercato telecomunicazioni e secondo operatore sul mercato trasporti e turismo. Naturalmente il gruppo è presente nei diversi segmenti di prodotti e servizi IT, come leader nel mercato consulenza e formazione e come leader nei mercati sviluppo ed esercizio e co-leader del mercato integrazione.
La Finsiel ha recentemente deciso un incisivo riposizionamento della propria strategia e si è dotata di una nuova struttura, più adatta a raggiungere i nuovi obiettivi di riqualificazione dell’offerta, diversificazione della presenza sul mercato ed internalizzazione.
Nella nuova struttura organizzativa, operativa dal 1997, la penetrazione ed il presidio del mercato sono affidati a strutture verticali dedicate agli specifici settori di riferimento. Alle tre strutture orizzontali sono affidati invece i compiti di integrazione, identificazione e stimolo di nuove offerte, di nuovi business, di coordinamento dell’attività di marketing.
Per quanto riguarda il mercato dell’informatica pubblica il dottor PUCCI vuole precisare che i principali paesi europei hanno nella pubblica amministrazione una spesa largamente superiore a quella italiana, come risulta da recenti dati pubblicati da IDC, Eurostat. La differenza risalta particolarmente confrontando la spesa totale e procapite italiana con quella di paesi equivalenti per dimensioni economiche e popolazione, come Francia e Gran Bretagna. La spesa pro-capite italiana (57,6$$) è inferiore alla media europea che si attesta su 76$$.
Nella classifica della spesa IT per addetto dei primi 13 paesi europei l’Italia occupa la penultima posizione, con valore di $$ 1.399 per addetto, inferiore del 41 per cento alla media europea ($$ 2.375).
Il dottor PUCCI chiarisce inoltre che l’attività di consulenza non costituisce solo una chiave d’ingresso nel rapporto con gli utenti ma soprattutto un meccanismo di coinvolgimento e corresponsabilizzazione su obiettivi comuni. Rispondendo inoltre ad una precisa domanda dell’onorevole Danese e del presidente Mantica chiarisce che l’incidenza della SOGEI sul margine operativo lordo della Finsiel si attesta intorno al 20 per cento – 60 miliardi su 297 – e questo vale a smentire le illazioni secondo le quali l’intero utile del gruppo sarebbe da attribuire alla società concessionaria dei servizi informatici.
Il Direttore generale della Telecom CONTI, rispondendo anche lui ad una domanda del deputato Danese ribadisce che nel gruppo Telecom esiste la percezione netta, e quindi la decisione strategica di una convergenza necessaria tra informatica e telecomunicazione, sia per usufruire delle molteplici possibilità offerte dalle economie di scala sia per ulteriori sinergie con altri settori di mercato. La Telecom ha speso per l’acquisto del 77 per cento della Finsiel la cifra di circa 700 miliardi e si attende ovviamente che l’investimento sia remunerativo.
Il problema dunque non è di anticipare, come ha prospettato l’onorevole Danese, il rinnovo della concessione per rafforzare la funzione di controllo della pubblica amministrazione bensì di inserirsi stabilmente in un ritmo di crescita della domanda e delle tecnologie, che ci vede gravemente soccombenti nel confronti dei paesi più progrediti. La P.A. per poter andare avanti nel processo di ammodernamento e conseguire maggiore efficienza, deve concentrarsi sulla propria missione ed evitare di diventare fornitore di servizi per se stesso (insourcing) considerando che anche dal di fuori della SOGEI esistono altre realtà di mercato che sono competitive.
Il dottor PUCCI replica anche lui al deputato Danese, che aveva chiesto se l’AIPA congruendo le tariffe non interferisse con la realtà di mercato, ricordando come l’Autorità nasce per riempire un vuoto e svolgere una sua meritoria funzione di garanzia. Resta il fatto che lo Stato, se vuole per davvero modificare se stesso e la propria efficienza, deve confrontarsi con il mercato.
Conclude sottolineando quella che considera la carenza dei grandi progetti che la P.A. – superando l’attuale quadro di frammentazione degli interventi – potrebbe concepire per farsi promotrice degli importanti cambiamenti che l’attuale dinamica dei rapporti Stato-cittadini richiede.
Le aziende leader del mondo occidentale, sia manufatturiere che di servizio, hanno da tempo investito per riprogettare i propri processi ricorrendo al supporto dell’informatica. Anzi si direbbe che lo sviluppo dell’informatica è stato insieme causa ed effetto di questi cambiamenti radicali e gli interventi di maggiore successo sono stati messi a segno da chi ha saputo al meglio avvalersi della leva informatica per il ridisegno del proprio core business.
Come operatore informatico responsabile di un’azienda leader, ma anche come cittadino, si augura che anche in Italia la P.A. si dia la possibilità di poter sfruttare in pieno l’informatica per il ridisegno dei processi strategici attraverso i quali una moderna amministrazione convoglia ai cittadini i propri servizi anche tenuto conto delle nuove opportunità consentite oggi dalla confluenza delle tecnologie informatiche e di telecomunicazione.
Rileva infine come la attuale riforma fiscale costituisca un esempio importantissimo di ridisegno globale e di reingegnerizzazione dei processi fiscali e sia anche una delle più importanti premesse per il decentramento italiano, al quale è indispensabile assicurare, proprio per la rilevanza delle funzioni trasferite alla periferia, il supporto di competenze ad altissima specializzazione.
La seduta termina alle ore 15,40.