In queste ore che precedono il voto si sente forte la nostalgia di Giacinto Auriti autore del “Il paese dell’Utopia”

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Non c’è giorno, da quando è nato il M5S, che giornalisti, politici, burocrati di vario genere, citando il Movimento, non aggiungano espressioni tendenti a dichiararlo proprietà di Beppe Grillo. Prima della morte era anche di Gianroberto Casaleggio, come oggi del figlio Davide.

Al verme di turno recitare questa litania diffamatoria sembra normale. Immaginate ora che effetto farebbe agli italiani se ogni volta che si nomina la Banca d’Italia qualcuno aggiungesse, negli articoli, durante i telegiornali, nei convegni che non è dell’Italia (e quindi degli Italiani) ma di Intesa – San Paolo, di Unicredit e di altre banche per un 85%, di assicuratori, per un altro 10% e per il residuo 5%, dell’INPS, cioè dello Stato. Vi immaginate che effetto vi farebbe se ogni volta che qualcuno cita la Banca d’Italia aggiungesse questa storia del fatto che non bisogna credere alle proprie orecchie che inducono a ritenere che una cosa che si chiama “Banca d’Italia” sia proprietà dello Stato Italiano,ma che in realtà la Banca di cui si sente parlare è per la maggioranza di un vecchio signore che si chiama Giovanni Bazoli che a sua volta è il vero padrone della Intesa San Paolo?

pagare un debito di moneta con altra moneta - giacinto auriti

Ma vi rendete conto che ogni volta che sentite parlare del M5S artatamente qualcuno prova a farvi credere che sia di Beppe Grillo ma quando sentite parlare del debito pubblico italiano non vi dicono, ogni santo giorno, più volte al giorno, il nome di chi vi “usura” cioè di persone che prestano i soldi allo Stato dopo averlo privato, con abile trucco, della Banca d’Italia e del diritto a “stampare” moneta? Mi dispiace, non essendo un “tecnico”, di non riuscire ad essere più chiaro, ma di questo si tratta.  Tenete conto inoltre che è gente come questa (banchieri/usurai che ogni giorno prestano soldi a tutti voi e poi da ordine ai media di non ricordare che sono loro a prestarveli dopo avervi fatto surrettiziamente indebitare) che rifiuta, da mesi, di “ritirare”, cambiandoli in euro, un milione di vecchie lire casualmente ritrovate in casa da una mia cara amica e legittimamente possedute, accampando scuse di date, di termini e di pregresse prenotazioni. Ladri e usurai quando non vi dicono  che sono loro i padroni privati della Banca d’Italia; ladri e usurai quando rifiutano il banale cambio citato ad esempio come se quelle banconote fossero state – e quindi fossero – false.

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Si rifiutano a questo atto dovuto gli stessi che hanno al tempo creato una situazione paradossale per il fatto che, come è sempre più rilevato da onesti e intelligenti studiosi del problema, il “valore” del denaro inventato dalle banche dal nulla, sarebbe appunto “nulla” se non venisse da voi posseduto, da voi adoperato, dopo averlo accettato in cambio delle vostre prestazioni e delle vostre merci. In cambio di zucchine, cetrioli, melanzane, piselli da voi faticosamente prodotti sulla terra dei vostri avi.

Il M5S non è di Grillo. Il MoVimento rimane l’ultima “cosa politica” che i cittadini possono provare a vivere in libertà.

Viceversa la Banca d’Italia (che si rifiuta di cambiare 20 banconote da 50.000 lire) è di privati banchieri tipo Giovanni Bazoli o di suoi eredi.

Come fossero figli di un re o di una regina.

Ma noi da queste parti, come sapete, siamo repubblicani e riteniamo che a tiranni, banchieri-usurai, re e regine non si chiede di andarsene ma semplicemente li si caccia a “furor di popolo”. Lui sì sovrano. La qual cosa dicendo non è opportuno sentirsi populisti o antidemocratici.

Ne consentire ai servi dei banchieri di offendervi con questi epiteti.

Loro sono dei sanguinari usurpatori che vi impongono di ritenere che i soldi non siano vostri ma loro!  Sono loro, e non lo Stato (cioè voi), a stabilire il valore e la quantità di denaro da mettere in circolazione, facendolo fabbricare direttamente da loro sodali quando fosse necessario.

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Perché i soldi non sono i vostri?

Perché non siete voi, tramite dei rappresentanti politici eletti appositamente e da voi controllati appunto con il voto, a stabilire la quantità di denaro necessaria alla vita dello Stato?

Per quello, tra l’altro, vogliono “nominare” loro i politici! Se provate a pensare che il trucco attuato da questi “sola” (il padre della Boschi era uno di questi, Denis Verdini era uno di questi, Michele Sindona era uno di questi, Guido Calvi era uno di questi) è tutto qui, vi sembrerà normale usare le maniere forti per impedire a dei ladri di vessarvi e di derubarvi.

Ma perché reagite (giustamente indignati) se viene arrestato uno che spara ad un ladro colto di notte nella sua casa e non vi sembra legittimo fermare, con risolutezza, questo tipo di ladro “impostosi” al vertice della catena di comando? Solo perché indossa una grisaglia di buon taglio e parla bene inglese?

La vittoria della Virginia Raggi, come un battito di ali di farfallina, potrebbe mettere in moto un meccanismo di cambiamento paradigamtico che, vibrazione dopo vibrazione, potrebbe arrivare a rimettere in discussione, in Italia, primo Paese d’Europa, il “signoraggio” sul debito pubblico, cioè quella massa di soldi in mano ai banchieri e ad alcuni politici loro amici o burattini.

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Direte che questi sono pensieri utopistici e complottistici.  E forse avete ragione. Ma io mi chiedo perché ci sia tanto silenzio su di chi sia la Banca d’Italia e su-su di chi sia la Banca Centrale Europea e, viceversa,  non passa giorno che qualche cretinetto provi a spiegarvi che i “grillini” non sono liberi e che li filo-dirige la Casaleggio Associati? Qualcuno dice che il silenzio è dovuto al fatto che chi ha provato realmente a ribellarsi ai signori del denaro e del “signoraggio” è stato ucciso. Presidenti statunitensi tra gli altri. Aspiranti presidenti (Robert Kennedy) tra i primi!

Ma questa è un’altra storia, come si dice nelle migliori famiglie.

Oreste Grani nostalgico del prof. Giacinto Auriti, animo dolce, persona integerrima e fortissima, autore in Chieti del saggio Il Paese dell’Utopia, purtroppo scomparso prematuramente rispetto a questi tempi e questi temi che lui, competente, avrebbe saputo spiegare centomila volte meglio di questo suo inadeguato ammiratore.


QUANDO VI VERREMO A PRENDERE NON INVOCATE IL DETTAME COSTITUZIONALE

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Volete una prova di come è ridotta l’Italia? Leggete la lettera che un cittadino che, in legittimo possesso di un milione di vecchie lire, si è visto recapitare dopo che aveva richiesto, ingenuamente, seguendo le procedure impostegli, il cambio di quel denaro in euro. Parliamo della Banca d’Italia la stessa che, ormai privatizzata, chiude un occhio, due e anche il terzo (quando il dirigente si spaccia per massone illuminato) su tutte le porcherie che accadono negli istituti bancari degli amici degli amici. Leggete, valutate e preparatevi alla doverosa rivolta di coscienze che tale protervia arzigogolante e prendinculante suscita. Se non dovesse bastare la rivolta delle coscienze preparatevi a quella armata… di tutte le armi che le leggi consentono.

Come al solito, anche per 520,00 euro (cifra piccola ma grande che serviva come il pane e l’olio al cittadino in stato di bisogno), figli e figliastri. Come al solito “banche etruria” e poveri ingenui cittadini.

Quando vi verremo a prendere non invocate l’habeas corpus e la Costituzione perché – quel giorno – la Repubblica sarà giustamente spietata con voi, a voi di pezzenti d’animo e con i vostri amichetti.

Oreste Grani

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