Con quella bocca, come si diceva un tempo, cara Boschi, può dire ciò che vuole. Tranne le cazzate!

Maria Elena Boschi

Talis pater, talis filia! Così come il padre della signora ministra Maria Luisa Boschi riteneva che i soldi dei correntisti della Banca Etruria fossero i suoi e dei suoi accoliti, parimenti la figlia biondina ritiene che il denaro pubblico sia “suo” e del suo appassionato sostenitore politico Matteo Renzi.

Se non è così (e vi lascio riflettere sulla gravità di una tale distorsione tecnico-giuridica che porta alcuni politici a ritenere il modello “Cosa nostra” quello da seguire) perché qualcuno mafiosamente minaccia un’esponente dell’opposizione di rappresaglie finanziarie qualora democraticamente fosse eletta alla guida di una città importante quale Torino?

La Boschi (il perché il Renzi non la fermi è ciò di cui mi incuriosirei), se continua a parlare “in libertà” e in modo tanto sfrontato e aggressivo, porterà le donne del M5S ad assumere, quanto prima, il ruolo che si meritano alla guida del Paese.

La biondina dalle braccia burrose (che a noi pervertiti ricordano quelle di Moana Pozzi) secondo noi, ha i nervi a fior di pelle dietro a quei suoi modi rassicuranti. Lei e il suo estimatore Renzi.

Il denaro è pubblico e non “cosa loro” e questo la signorina toscanella deve metterselo in quella testolina arrogantella che, da qualche tempo, risulta essere anche un po’ biscarella.

Oreste Grani/Leo Rugens che, se si potesse, porterebbe la Boschi a chiudere la campagna elettorale – sia a Torino che a Roma – a fianco alle due pentastellate e la farebbe parlare a raffica. La vittoria delle cittadine organizzatesi nel M5S sarebbe certa!


BELLE DONNE, BOCCHE ESENTATE E VERI PARTIGIANI

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La fidanzata, ovviamente intendendo politica (anche se Crozza osa farli – in simulazione televisiva – baciare in bocca e nessuno lo censura/denuncia) di Matteo Renzi, ministra Boschi, ci annuncia che anche lei se ne andrà sbattendo la porta se il plebiscito “fascistoide” non le darà ragione. Sembra di vedere Isabelita e Peron con Lopez Rega (Verdini) alle spalle. Italia mia è ora di risorgere o, meglio, di insorgere. A prescindere dall’ISIS che è altra cosa e che preferirei affrontare non guidato da una che ritiene evidentemente che “i veri partigiani” fossero quelli come “Licio Gelli” che in realtà erano assassini al soldo di assassini pronti a far assassinare chiunque non la pensasse come loro. Vedi il doppiogiochismo aretino durante la guerra e la resistenza “toscana”.

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O negli anni ’70, le stragi dei treni e i rapporti con la ‘ndrangheta calabrese. Forse, quando parla di falsi e veri partigiani, la ragazzotta pensa al modello Gelli-Verdini e i rapporti massonici di quel tipo che legano la Banca Etruria di papa Boschi, Flavio Carboni, Angelo Proietti e, in ultimi ma non ultimi, proprio tramite le frequentazioni di Proietti, Denis Verdini e Fausto Capalbo. Queste sono tutte persone che se richieste, direbbero le stesse cazzate della signora sulla Resistenza al nazi-fascismo e sui partigiani perché sono tutti “fascisti” nostalgici, nel privato, di forme dittatoriali abbinati spesso a sentimenti antisemiti. Alla fine una negazionista siamo riuscita ad averla al potere. Ai miei tempi, “Con quella bocca”… solo Virna Lisi poteva dire certe sciocchezze!  A meno che anche la bocca della signora ministra non sia considerata da tutti voi esteticamente perfetta. Io, per tutta la vita restante, preferirò Virna Lisi nonostante avesse sposato Franco Pesci.

chlorodont-truth

Così come non ho mai perdonato Naomi Campbell perché “baciava” l’orrido e violento Tyson pur avendo il lato B che aveva. Perché, diciamolo, anche ad una bella donna non si deve perdonare se decide di farsela con uno brutto ceffo. Sarebbe giusto così ma si sa che la carne è debole. Senza alcun riferimento alla coppia Renzi-Boschi che solo quello sfrontato (ma evidentemente “protetto”) di Maurizio Crozza osa rappresentare mentre si baciano in bocca.

Oreste Grani/Leo Rugens