Mai nella storia di Roma un partito ha preso tanti voti come M5S! Fatevene ‘na Raggione!
Ecco i numeri del cambiamento storico in atto nel Paese, 770.000 e rotti voti a M5S e alla sua splendida rappresentante, centomila in più di quelli presi dal P.C.I. all’apice del suo fulgore nel 1976. Ho detto tutto.
Chi non vuole capire ciò che sta accadendo, ovvero che in Italia è in corso un esperimento politico o meglio un mutamento politico di portata storica significa che, obnubilato dalla paura di perdere i propri privilegi, non riesce a vedere il valore strategico del termine “onestà”, anzi della forza che riceve chi lo ha interiorizzato.
Gli architetti del M5S hanno capito che solo una struttura rigida nei regolamenti, difficilmente penetrabile, anche a dispetto dei gattopardi di Stato che vi gironzolano intorno, a costo di essere costituita da soggetti con scarsa preparazione politica soprattutto in materia di politica estera – un vero guaio al quale non vedo immediato rimedio – ce l’avrebbe fatta a polarizzare le aspirazioni di un popolo esausto dal ventennale spettacolo di puttane, nani e ballerine oltre che di mafiosi e traditori di ogni giuramento possibile, alla guida del Paese.
Ciò che è avvenuto a Roma e a Torino, ma non a Milano, merita ovviamente una riflessione in merito a quale sia il centro del bersaglio da colpire per ottenere la conquista in futuro, spero vicino, della capitale della Lombardia, la grande malata cocainomane d’Europa. Se M5S non ce la fa a prosperare nella città dei Navigli, lo deve soprattutto alla ricchezza artificiale di cui la città gode da decenni, ricchezza che come l’oppio ha imbesuito i milanesi. Lì andrà concentrata tutta la potenza di fuoco che le istituzioni possiedono per far cadere una classe politica marcia fino al midollo, capace di esprimere una figura ambigua quale è Sala pur di mantenere i privilegi.
Forza italiani onesti e senza paura del cambiamento, è ora di cacciare i barbari da Milano e senza fare prigionieri.
Dionisia
C’è un problema però a mio avviso: a Roma e ancora peggio in citta’ come Napoli assistiamo a record storici di astensionismo.Questo cosa significa? E’ il senso civico degli italiani che viene meno,stiamo peggiorando quindi? O forse la quasi maggioranza degli italiani non ha trovato degne e interessanti di attenzioni le proposte politiche che si sono battute?
Un risposta superficiale sarebbe quella di leggere in questo dato d’astensionismo un deterioramento dei costumi della popolazione.A mio avviso invece i laboratori di virologia politica dovrebbero rivedere i loro programmi di replicazione…a meno che non abbiano seguito quella che in natura si chiama legge dell’economia ossia “massimo risultato con il minimo sforzo”…un po’ quello che nel calcio si chiama catenaccio e contropiede,che tanti mondiali ci ha fatto vincere,dimostrando cosi che basta osservare un popolo come gioca a calcio per conoscerlo e quindi dominarlo,come ben aveva intuito Churchill.Sara’ un caso che sono proprio in 22 che si sfidano su di un campo e si contendono quel mondo in miniatura che è il pallone? In fondo forse è solo un gioco e alle tifoserie,la forza che incita una squadra,è permesso cantare cori e vittorie ma quel pallone non gli sarà permesso mai di toccarlo, solo i giocatori possono…la casta è pur sempre la casta.
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Caro Fieramosca se mi legge da tempo dovrebbe sapere che ho inventato molti anni addietro il termine calciocrazia a conferma di quanto sa dire con maestria sottile.
Grazie per non perdere una battuta che sia una. O.G.
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Oltre 250.000 voti in più sono arrivati a Raggi e M5S segno che a molti la proposta od offerta è piaciuta assai. L’astensionismo mi pare una reazione normale al disorientamento che porta l’individuo a paralizzarsi per la paura di perdere ciò che possiede o ritiene di possedere, “roba” o privilegi che siano.
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