Un altro – 20% di “quasi niente” ieri in Borsa per il MPS: è arrivato il tempo di farsi baciare il culo in Piazza del Campo

Palio di Siena

Come promesso, il 28 ottobre 2014 (leggete con la massima attenzione e rispetto il post pubblicato quel lontano giorno) è arrivato il tempo, per l’anonimo ipaziano del buon tempo andato, di “farsi arrestare” in Piazza del Campo, a Siena, con i pantaloni abbassati, nel tentativo di farsi baciare il culo dai senesi ormai non più oltraggiosi e arroganti quali in troppi si dimostrarono con noi, con lui, nella lontanissima primavera del 2011.

Mi preparo a diventare credente perché la Provvidenza mi ha mantenuto in vita per farmi godere di questa giornata di opportuna vendetta e compensazione di tante amarezze e offese subite.

– 20% ormai di niente!

Da questo ininfluente e marginale blog, vi avevo lanciato l’anatema (Andrete per cartoni!), e così è stato.

Voi, teste di cazzo, che votaste Franco Ceccuzzi e Alessandro Nannini; voi che ascoltaste Stefano Bisi (il grande complice del povero David Rossi, uno morto l’altro ancora vivo) che pur di diventare Gran Maestro del Gran Nulla Organizzato Italiano detto GOI, avrebbe scritto e fatto pubblicare ogni oscenità possibile; voi che vi faceste comprare da qualche vittorietta calcistica o baskettara apparecchiata con il denaro della Mens poco Sana, ora siete serviti.

siena

Vi avevo profetizzato che invece di divenire capitale Europea della Cultura 2019, sareste sprofondati nella Cloaca Maxima romana appositamente prestatavi (a tassi usurai) e così è stato. Ma questa volta non vi salvate solo con l’ascolto dei sonori pernacchi latomistici del grande fratello Antonio De Curtis. Vi toccherà baciare il culo peloso dell’ipaziano incazzato e vendicativo. Altro che i bei garretti strigliati dei purosangue di un tempo quando vi dilettavate al gioco della giostra stordente detta Palio di Siena. Oggi vi sto saldando della stesso moneta scurrile con cui pagaste il nostro civile pensiero politico e l’appello poetico e profetico di Mario Luzi. Macerie il Maestro vi aveva pre-visto e macerie vi stanno rovinando addosso.

Altro che i conti lasciati a pagare in qualche alberguccio, in qualche tipografia, a qualche furbetto fotografetto. Averlo saputo che vi sareste comportati così, non vi facevo pagare un cazzo di niente, novello Marchese del Grillo e voi gli “Aronne Piperno” di turno.

Un saluto affettuoso a tutti quelli che (un 17% dei voti espressi), letto e capito il nostro materiale divulgativo con tanto amore pensato e confezionato, ci votarono. Agli altri, che ci dileggiarono, riserviamo l’onore di baciare il culo (non sexy) del nostro appassionato e coraggioso filosofo logico e “ipaziano” ad onorem.

A voi Verdini (fin che dura!), il povero Nannini, il derelitto Ceccuzzi, il farfugliante Stefano Bisi, l’avvocaticchio Mussari! A noi il piacere di averci visto giusto e …lontano. Anzi, lontanissimo. E forse il perverso piacere del vedere il nostro amico e collega, a culo nudo, con la lunga fila dei senesi proni ad omaggiarlo.

Oreste Grani/Leo Rugens consapevole di essere sceso in basso come non pensava mai ma certo che questo, pezzenti d’animo, vi meritavate.


– 21% ! QUANTO È – 21% DI QUASI NIENTE? – 21%, È QUANTO IL “TITOLO MPS”, IERI, IN UN SOLO GIORNO, HA PERSO IN BORSA!

culo di mulo

Cari elettori senesi, ex estimatori di Franco Ceccuzzi (chi era costui e che fine ha fatto?), in queste ore sono costretto a pensarvi  e a ricordare come tentaste di infangare il nostro agire “ipaziano”, per Siena e per l’Italia, quando, in spirito di servizio, vi prefigurammo, nella lontana primavera del 2011, che la vostra greppia sarebbe rimasta “totalmente vuota” e che, storditi dalla giostra/rotor chiamata “palio”, se non vi foste scossi dal giogo PD/PD, approntato, in loco, dal solito Denis Verdini, complici anche in quel caso, Gustavo Raffi/Stefano Bisi (entrambi, all’epoca, al soldo di Giuseppe Mussari, padrone calabrese del MPS e della mucca “Mens Sana”), sareste andati, senza quasi accorgervene, per cartoni.

Alla luce degli avvenimenti, quasi quasi, autorizzo “quello di noi” che, in queste ore, mi ha espresso il desiderio di recarsi a Siena, fermarsi in piena Piazza del Campo e li, farsi arrestare, dopo essersi calato i pantaloni e aver preteso, a gran voce, che i senesi gli baciassero il culo. C’è, per capirsi, uno di noi (ad oggi, incensurato) che desidera, sopra ogni altra cosa, perdere l’illibatezza giuridica pur di poter riempire di racconti dettagliati (relativi ai quei giorni e a quegli insulti che ci indirizzavate soprattutto grazie all’attività giornalistica dell’inquisito Gran Maestro del GOI, Stefano Bisi), la inevitabile verbalizzazione (dopo l’atto blasfemo rivolto ai puri contradaioli e il conseguente arresto) ad opera delle autorità preposte. L’atto osceno, nell’intendimento del “vendicativo” goliarda ipaziano, potrebbe essere commesso, in luogo pubblico, con l’aggravante del necessario “adescamento”, affinché il bacio possa essere dato, nel pieno del suo lato B (che non ha proprio le fattezze di quello di una Nicolle Minetti qualunque), in un crescendo orgiastico: immaginate la scena di migliaia di senesi/contradaioli, in rituale “sfilata” a Piazza del Campo, quasi fosse un Palio straordinario, in attesa di baciare il culo dell’ipaziano “preveggente”. Ipaziano anonimo che mi prega di autorizzarlo a umiliare i senesi ex ceccuzziani, ex verdiniani, ex avendoliani, ex picciniani che lo offesero a suo tempo e che freme all’idea di poter spiegare al magistrato il senso e le motivazioni articolate che stanno alla base di tanta sua odierna volgarità. Il kamikaze “dal culo baciato”, vuole raccontare, con dovizia di particolari, il perché di un gesto di natura tanto scurrile. Come non capirlo, dopo tante amarezze e danni subiti, principalmente per mia responsabilità (pensai, ingenuamente, di poter dare una mano alla splendida Siena, all’Italia e alle Liste Civiche guidate da PierLuigi Piccini) e gli incommensurabili errori di valutazione che commisi in quella occasione. Non ultimo, quello di far incontrare, perché agissero sinergicamente, per Siena e l’Italia, Claudio Martelli e Pierluigi Piccini. Fu un vero disastro e la responsabilità è, ancora oggi, tutta mia!

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Comunque, per ora, non autorizzo un bel niente e chiedo, all’amico anonimo, di accontentarsi di un sonoro pernacchio, degno del Principe Antonio De Curtis, in arte Totò (lui si massone), da rivolgere, metaforicamente, nella terra – per eccellenza – dei falsi fratelli massoni, a tutti gli elettori senesi che, manipolati dal ibrido Denis Verdini/Berlusconi, distolsero il proprio voto, indirizzandolo sulla nullità di turno, Alessandro Nannini. Complici, ormai mi è chiaro, nella scelta verdinian/massonica, turlupinatrice dei cittadini/sudditi senesi, ma protettiva nei confronti del PD, Franco Ceccuzzi (Nannini era ex comunista, ex pilota, ex sobrio e soltanto, ormai, il fratello della Gianna cantante), gli stessi ambienti delle Liste Civiche che, viceversa, mi erano sembrati, tra i tanti “grassatori” locali, i meno peggio.

A farsi baciare il culo dagli schiavi di Gustavo Raffi, Giuseppe Mussari, Stefano Bisi, Denis Verdini, Silvio Berlusconi ed altri, c’è sempre tempo.

Oreste Grani, alias Leo Rugens, alias Orestino Granetto che, finalmente, se la ride, come solo un bambino sa fare.