“Ben scavato, vecchia talpa” – In fondo al tunnel della Metro C l’auspicata galera
(04 ottobre 2013)©
Improta è indagato, Incalza idem e con loro una decina di funzionari; c’è poco da gioire. L’aspetto positivo della vicenda è che stia avvenendo quanto auspicato qualche tempo fa, ossia che la magistratura agisse in modo preventivo a protezione del voto espresso dai cittadini, oltre 770.000 a favore di una offerta politica diversa, quella proposta dal M5S e dalla cittadina Virginia Raggi.
Mentre la spazzatura si accumula, come previsto nel blog giorni il 7 giugno (by Virginia) e i topi impazzano sulle strade e in Campidoglio, le forze dell’ordine cominciano a fare piazza pulita delle sacche di malaffare annidate nell’amministrazione, bonificando la palude in consonanza delle speranze dei centinaia di migliaia di elettori umiliati e offesi.
Siamo solo all’inizio.
Faccio presente che dei cittadini onesti e da sinistra da sette anni si battevano per avere chiarezza sulla Metro C, Paolo Gelsomini, per esempio, architetto e urbanista per bene, così come Paolo Berdini, nuovo assessore all’urbanistica, indicato dallo stesso Gelsomini quale persona onesta e competente.
Se leggete il documento del 2010 capirete quanto grave sia stato il comportamento degli amministratori della città e chi vuole accusare di incompetenza M5S sappia che sotto i piedi del PD non c’era solo la talpa della Metro C a scavare…
Metro C, soldi e grane. Il Celio dichiara guerra
Venerdì, 30 luglio 2010 – 19:00:00
Così il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si era pronunciato lo scorso 18 dicembre 2009: “Sono possibili cedimenti differenziati dei terreni fortemente disomogenei con possibili rischi idrogeologici per l’estrema difficoltà a prevedere e controllare i comportamenti dei terreni”.A sette mesi di distanza dal pronunciamenti, per la tratta centrale delle Metro C arrivano i soldi e pure le grane. A preparare l’offensiva d’autunno è un manipolo di romani, riunito nella potentissima Associazione progetto Celio, decisa a dare battaglia contro la tratta centrale T3, quella finanziata la scorsa settimana dal Cipe e che dovrebbe unire San Giovanni con il Colosseo, lambendo l’Esquilino e appunto il Celio per spuntare proprio davanti all’Anfiteatro Flavio… continua
Ora, è un appello alla magistratura e alle forze dell’ordine, bisogna scavare anche nel parcheggio di via Giulia… chiedere a Gelsomini per delucidazioni: Parcheggio e piazza di via Giulia: quello che non vi dicono.
Dionisia
PS Il libro di Enrico Nocera, Metro C. Roma, Capitale degli sprechi contiene tutta la verità sulla oscena vicenda:
Metro C. Era stata pensata per il Giubileo del 2000. Quindici anni dopo, durante quello straordinario indetto da Papa Francesco, la Metro C di Roma è completa appena per metà. La promessa di viaggiare in pochi minuti dalla periferia di Tor Bella Monaca e Pantano al centro dei fori Imperiali, si è incagliata nei ritardi progettuali, nei costi aumentati a dismisura, nelle pastoie delle inchieste contabili. A tutto danno dei cittadini contribuenti. Il nostro viaggio nel più grande cantiere pubblico d’Italia, parte dalla storia di un progetto nato in embrione nel 1990; passa per i fondi pubblici che scorrono come acqua corrente e si dirige verso un finale che è ancora tutto da scrivere. Al capolinea ci si arriverà mai? Nel contratto d’appalto c’era scritto di sì. Ma i fatti raccontano tutt’altra cosa.