M’Ama o non m’Ama, una montagna di rifiuti vi seppellirà

Alessandro Solidoro
La scelta di Paola Muraro è uno dei gesti politici più spericolati decisi da M5S. Era ovvio che su di lei si sarebbe concentrata tutta la potenza di fuoco che i malfattori e le loro trombette (Jacopo Iacobini eccelle in questo) hanno a disposizione.
Se la questione dell’AMA sarà la Stalingrado dei Ladroni o la Caporetto del M5S è da vedere, certo è che l’esito dello scontro rallenterà o accelererà paurosamente l’avanzata del Movimento.
Un aiuto al sindaco Raggi potrebbe venire da una onesta persona qual è Alessandro Solidoro, onesta a giudicare perlomeno dagli onestissimi amici che frequenta in quel di Milano.
Sono certo che nonostante le difficoltà nel gestire la Grande Babilonia romana, a settembre tutto il paese capirà che l’imminente presa di Palermo determinerà lo smottamento definitivo del PD cui il referendum assesterà la mazzata finale a Renzi, mazzata preannunciata dalla sconfitta di Carrai.
A spianare la conquista di Palermo potrebbe concorrere anche la retata che l’FBI coordinata con gli investigatori italiani ha effettuato di recente negli USA.
Nel frattempo si tentano alchimie politiche con Parisi, il trombato di Milano, ma duole dire che chi riponesse in lui qualche speranza osservi il vuoto di proposte che lo circonda e lo sostiene; senza strategia e senza idee per il futuro che non siano semplici alleanze politiche non si va da nessuna parte.
Serrate le fila cittadini, all’orizzonte si intravede il pallido chiarore di una nuova alba per la Repubblica.
Dionisia
P.S. Un ringraziamento al Presidente della Repubblica Mattarella per avere definitivamente mazzolato la gang di Carrai & Co senza aver convocato l’ambasciatore israeliano.
Questa Dionisia si fa sempre più audace nel delineare scenari prossimi venturi. Mi colpisce (positivamente!) particolarmente questo riferimento (quasi sibillino) alle recenti retate FBI negli USA in coordinamento con i nostri investigatori.Torniamo al M5S. E’ per Roma che passa il Piave e non per Siena come erroneamente,nella primavera del 2011, avevo pensato. Evidentemente già nel 2011 cominciavo a rincoglionirmi.
Oreste Grani
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