Arrestato in Francia Bernard Squarcini. Un personaggio – come si vedrà – non da poco

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Vediamo come i giornali italiani riportano la notizia dell’arresto di Bernard Squarcini (già capo della DCRI) e così potremmo capire, firma dopo firma, non solo se ne capiscono la gravità ma chi è stato, per anni, troppo vicino agli ambienti francesi e soprattutto agli amici di Sarkosy.  Altro che il marito di Carlà che pensa di tornare a candidarsi per salvare la Francia dalla signora Le Pen! Perché, amici lettori, l’arresto di Squarcini porta lontano/vicinissimo agli interessi del ghignatore Sarkò (lo ricordate in coppia con la Merkel?) a discapito del nostro Silvio Berlusconi nazionale.

Tutti tipacci a interessarsi della vostra sicurezza in Europa!  Perché l’arresto eccellente (Squarcini) è avvenuto poche ore addietro dopo quello di Cristian Flaesch, ex Capo della polizia di Parigi

E poi ci si chiede (se lo si fa) perché l’Europa è così mal ridotta e perché i fanatici dell’ISIS, quando hanno voluto, hanno fatto quel che hanno fatto! In Francia e in Belgio.

Per ora, non in Italia. Per ora.

Ma dall’aria che tira, potrebbe essere che qualcuno, distraendosi e pensando che possa essere finito il mal tempo, chiuda l’ombrello.

Uno dei tre che ci proteggono da quei cattivoni dell’ISIS. Non credo che sia ora di chiudere nessun ombrello perché le “bomba d’acqua” a cui ci ha abituato la meteorologia negli ultimi tempi,  potrebbe farci qualche bruttissimo scherzo. Ricordatevi che le previsioni del tempo sono complesse almeno quanto la geopolitica. Che nessun dorma, quindi, ora più di ieri. Tanto meno nessun si addormenti da domani e per il tempo necessario. Cioè, per anni.

Per ottenere un tale risultato di attenzione ci vogliono personale e dirigenti del settore che non passino il loro tempo a pensare al business e a dossierare i nemici dei loro amici. Sport nazionale italiano ma che potrebbero aver imparato, soliti invidiosi, anche i cugini (non più fratelli) francesi.

Oreste Grani/Leo Rugens