Con l’elezione di Trump si delinea una sua “dottrina” e l’opportunità oggettiva di rifondare, tra l’altro, la NATO

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Sul fatto che gli europei (ma chi sono? chi sono mai stati?) siano in decadenza culturale, demografica, economica e militare (tanto per dire qualcosa!!!) non ci piove. Che gli Stati Uniti, anche e soprattutto sotto la guida di Donald Trump, saranno forti e “presenti” in tutto il Mondo, è altrettanto certo. Sarebbe perciò ragionevole, intelligente, preveggente, necessario giungere ad un nuovo contratto transatlantico basato, come ogni contratto che si rispetti, su un equilibrio di doveri, di diritti e di nuove consapevolezze culturali condivise. Una Nuova NATO quindi basata su elaborazioni capaci di dare risposte proiettate in un futuro (almeno di un decennio) e frutto di una visione che tenga conto di quel qualcosa che per semplicità chiamerò “dottrina Trump”.

Dottrina che scordatevi non prenderà corpo quanto prima. E questa sarà la novità che lascerà basiti ulteriormente tutti i cazzaroni (350 sondaggisti più migliaia di giornalisti in tutto il mondo) che avevano data la vecchia signora bugiarda pronta (e sufficiente) per posto di Comando più ambito del Globo. Come ormai succede sistematicamente, la gente ha scelto il Numero Uno dei Bugiardi e non una che ci ha provato sistematicamente a dire bugie e a fare doppi giochi senza mai riuscirci bene. Sin dai tempi di quando giovanetta (e vivace) stava nel pool degli avvocati democratici all’attacco nella questione Watergate. La Clinton fu sospettata di essere un’informatrice repubblicana e forse chi la sospettò non si sbagliava. Comunque, in democrazia, ha vinto il più bugiardo dei due. E ora sarà lui a dettare “la dottrina Trump”. Ecco l’opportunità, a giudizio di questo marginale ed ininfluente blog (ma non siamo stati tra quelli che sin dal 16 maggio 201 avevano previsto la vittoria di Trump?), di ripensare la NATO e di conseguenza la geopolitica mondiale. Forse, come si dice, si chiude una porta e si apre un portone.

Oreste Grani/Leo Rugens che vuole essere ancora una volta ottimista.