Suez, un film del 1938 – Pompeo De Angelis

Allan Dwan
La straordinaria vicenda dell’apertura del Canale di Suez ad opera di Ferdinand de Lesseps fu trasformata in un film del 1938 su un copione di Philip Dunne e di Julien Josephson, dal regista Allan Dwan con una schiera di importanti attori, tra cui primeggiano Tyrone Power, Annabella e Loretta Young. Il regista è noto per la numerosa quantità di film da lui diretti, dal muto al sonoro. Il Festival di Locarno del 2002 gli dedicò una retrospettiva intitolata: “Allan Dwan, la leggenda dell’uomo dai mille film. Mezzo secolo a Hollywood.” Della sua filmografia ricordiamo “Robin Hood” con Douglas Fairbanks e con Mary Pickford dell’epoca del muto (vedi foto) e “Jwo Jima”con John Wayne del 1949.
“Suez” ha l’ambizione di riunire in se vari generi cinematografici di moda prima della seconda guerra mondiale: il genere biografico, il genere avventuroso e quello catastrofico con al centro il melodramma sentimentale. La biografia di Ferdinand de Lesseps è resa fantastica dalla personificazione di Tyron Power, l’attore più affascinante del momento. L’avventura e l’intrigo politico sono fatti di assalti dei predoni del deserto e di rivalità colonialistiche fra la Francia e l’Inghilterra. La catastrofe è quella di un tornado di sabbia sul cantiere di Suez, tra i più spettacolari realizzato senza gli effetti speciali dal cinema hollywoodiano. Il melodramma è un triangolo amoroso, inventato di sana pianta, fra il costruttore del canale, l’imperatrice di Francia e una fanciulla travestita da ragazzo.
All’inizio della storia, Lesseps (Tyron Power) è innamorato di Eugenie Montijo (Loretta Young) che però sposa il principe Bonaparte che diverrà Napoleone III, il quale spedisce Lesseps in Egitto per liberarsene. Durante un viaggio nel deserto, Lesseps concepisce l’idea di aprire l’istmo di Suez per collegare il Mediterraneo al mar Rosso. Lesseps dirige i cantieri in mezzo ad ogni tipo di difficoltà ed ha vicino Toni Pelerin (Annabelle Charpentier), un giovane assistente. Durante un bagno in una oasi, scoprendo nudo il suo compagno si accorge che è una affascinate ragazza e ne nasce una attrazione. Durante la tempesta di sabbia, Lesseps rimane ferito e la Pelerin cerca di salvarlo, perdendoci la vita.
L’inaugurazione del canale nel 1869, diventa l’occasione per far incontrare Eugenie imperatrice e Lesseps: alla gloria dell’evento si aggiunge la tristezza degli amori perduti. Il film di Dwan fu girato negli studios della Fox con puntuali ricostruzioni degli ambienti parigini e in esterni nelle zone aride della California e dell’Arizona. Dovrebbe avvenire il remake di questo film di successo, seguendo la storia dell’impresa, anche perché la realtà supera la finzione.
Pompeo De Angelis