Se ci fosse una carestia in Italia vi sentireste in diritto/dovere di valicare le Alpi?
So di aver provato ad evidenziare che in Africa a qualcuno conviene (sembra incredibile dover scrivere bestemmie del genere) che finisca tutto in tragedia.
Penso di aver scritto – in modo inequivocabile – che in Somalia la situazione, già drammatica, sta peggiorando, di giorno in giorno e i nostri soldati di stanza, se potessero essere intervistati, lo confermerebbero.
Ci tengo a ribadire che anche nell’immensa e popolosissima Nigeria, di cui tanto mi sto occupando, è in arrivo una carestia che spingerà a nuovi esodi (http://www.nigrizia.it/notizia/decine-di-migliaia-condannati-a-morte/notizie). Da ieri, inoltre, si sa che è in corso una epidemia (non una pandemia ma tale potrebbe divenire) di meningite che già ha fatto centinaia (745) di morti (http://go.squidapp.co/n/iFCWjr1). Oltre alla incertissima situazione politica data dalla salute più che precaria del presidente in carica che va e viene da Londra nel tentativo (vano?) di non morire. Oltre alla dilagante corruzione che ogni giorno fa scoprire nuovi casi di “svendita” di quel grande e bellissimo Paese. Vogliamo scuoterci? Vogliamo agire con un po’ di capacità di analisi ad ampio raggio? Vogliamo mettere a fattore comune risorse intellettuali di tanti onesti nigeriani che vivono da anni nel nostro Paese e che per difendere la loro gente preferirebbero agire con noi italiani (e non per steccare sulle licenze estrattive del petrolio) piuttosto che con i soliti che gli si “fanno sotto” a differenza dei nostri ambienti ufficiali (la Farnesina) che volte (se non troppo spesso) sembrano totalmente ignorare le condizioni disastrose in cui sono lasciati questi Paese?
Non vi lamentate, ipocriti, quando, a qualunque prezzo, legittimamente, le genti cercano scampo dalla sete, dalla fame, dalle pallottole, dagli stupri o dalle epidemie che vorreste che subissero, loro e i loro figli.
Certo, gente imbelle come voi, arrogante e violenta, forte solo con i poveri e i deboli, non avrebbe mai il coraggio di andare a cercare il possibile, attraversando deserti e mari sconosciuti. Loro sì, eroici, trovano il coraggio di farlo prima di lasciarsi immolare, complice la vostra indifferenza e cupidigia.
Immaginate che strana mattanza si sta preparando: da una parte oligarchie spingono (nulla di strategico viene fatto da decenni in Africa per gli africani) perché le genti terrorizzate lascino le loro terre e vengano a farsi fruttare sessualmente e lavorativamente sulle consolari o nelle campagne di mezza Europa (questo avviene con il tacito o meno accordo con la criminalità che, a sua volta, si alimenta, più volte e per fasce di mercato differenziate, di questa disperazione), dall’altra gli stessi oligarchi, gli stessi ambienti sanguinari, attraverso il controllo dei media, creano un clima infuocato, soffiando sulle tensioni sociali che questi flussi determinano.
Questi mostri vorrebbero che l’Africa divenisse la loro miniera a cielo aperto di schiavi, per fare sesso a basso costo (maledetti schifosi ci andate con queste belle ragazzine!) e avere forza lavoro dequalificata e pronta a tutto.
Dice il nostro onesto e intelligente gesuita Bergoglio che il problema sono le guerre, le armi, lo sfruttamento sessuale e dei lavoratori trattati come ingranaggi da consumare e da buttare. Vogliamo dargli torto? Il problema è complesso ma guai a trincerarsi dietro a tale complessità. Noi, nella nostra semplicità, da questo marginale e ininfluente blog, abbiamo cominciato a fare una mini battaglia perché almeno si sapesse che proprio in Nigeria, per iniziativa di un gruppo (inascoltato?) di imprenditori italiani, si potrebbe avviare un grande progetto denominato BRISIN, di cui vi abbiamo a lungo parlato e che per fortuna, con un po’ di determinazione e con l’aiuto della saggia rete, troviamo indicizzato ai primi posti dei motori di ricerca.
Noi ci stiamo provando. Voi, come avete già fatto cortesemente altre volte, dateci/dategli una mano e fate circolare queste nostre considerazioni sulla gravissima situazione che si potrebbe venire a creare in Nigeria e in tutta l’Africa se questa visione dei “paesi guscio” (svuotarli di tutto e buttarli lasciandoli senza infrastrutture, conoscenze, gioventù e, quindi, di fatto, senza possibilità di costruirsi un percorso futuro) come giustamente li chiama Loretta Napoleoni si diffonde quasi fosse lei la vera pandemia del secolo. Ve li do io i vaccini!
Come pensate che andrà a finire se non in un bagno di sangue qui e lì?
Oreste Grani/Leo Rugens