La siderurgia che dovremo sapere reinventare. Attualità di un pensiero

Leo Rugens

Terni-Acciaierie-OfficinaFabbricazioneProiettili-esterno

Scrive lo storico, Pompeo De Angelis, nella sua Storia di Terni, Quarta parte, pag. 273-274:

La prima breve sindacatura di Fabri (1) va ricordata come benemerita per le cose che riuscì a fare, ma dopo di lui lo slancio riformistico dei ternani fu appiattito dai colpi del maglio “più grande del mondo”, ovvero da una acciaieria che distrusse il sistema creato da duecento famiglie egemoni, dando luogo ad una città con una connotazione completamente diversa con altra composizione sociale, con altri partiti, con altri notabili ed una sola vocazione, quella di mantenere in vita la grande fabbrica siderurgica. Terni era diventata, nel 1884, il punto in cui lo Stato Italiano tentò “la seconda fase della sua rivoluzione” come disse Giuseppe Rebecchi (2). Per costui la prima fu “quella delle lotte, dell’entusiasmo, dei sacrifici, della costituzione politica del Paese“.

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Nella seconda, si sarebbe dovuto dotare velocemente il paese di…

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