Matteo Renzi già capo dei servizi segreti piscia – come al solito – fuori dal vaso

alpi-1

Di seguito trovate 29 pagine che un narratore ha sentito il bisogno di raccontare e di mandare al Capo dello stato con posta certificata. Al Presidente della Repubblica e a mezzo mondo. In forma non anonima. Il narratore si chiama Fabio Aschei e ne racconta delle belle.

Delle storie che riassume (a modo suo ma mi sembra un modo tangibile e riscontrabile se si è pagati per farlo), negli anni se ne sono interessati fior fiore di pistaroli e giornalisti investigativi. Pistaroli e magistrati seri, assistiti da squadre di polizia giudiziaria di primissima qualità. La cosa più interessante di tutta questo dedalo narrativo mi sembra la presenza di questo complesso signore (Giorgio Comerio) e della coppia Auropa Bolici/ Annamaria Fontana. E a proposito della Fontana, mi chiedo come sia possibile che persone da decenni attenzionate, certamente alcune “agenti d’ambiente”, abbiano potuto avvicinare (dopo essersi fatte presentare da figure minori e forse inconsapevoli) esponenti delle Istituzioni repubblicane che, giustamente allarmate dalle complessità delle vicende che queste figure provavano a delineare loro, si erano rivolte alle strutture preposte alla sicurezza dello Stato e che gli esponenti di queste strutture (le nostre agenzie d’Intelligence) nulla abbiano ritenuto di relazionare a salvaguardia dei nostri parlamentari dubbiosi e non necessariamente esperti in tali giochi spregiudicati.

Per arrivare a sapersi guardare le spalle da soli ci vogliono anni ed anni di esperienza, se pure bastano. E poi perché uno dovrebbe guardarsi le spalle da solo se ci sono i nostri funzionari pagati per questo?

Come forse cominciate a capire mi pongo il problema di cosa passasse per la testa al solito Matteo Renzi, tra l’altro ex capo politico dei nostri servizi segreti, quando, davanti a Lucia Annunziata, pochi giorni addietro, ha pisciato fuori del vaso prendendosela con un esponente del M5S, per un episodio a margine di questo groviglio bituminoso narrato da Aschei. Il politico pentastellato è certamente lui la vittima di inefficienze (qualcuno doveva avvertirlo che la tizia era d’ambiente e che avrebbe potuto essere in realtà un’agente provocatore) di quelle strutture che facevano capo proprio a Matteo Renzi, nella sua veste di Presidente del Consiglio dei Ministri. L’incapace (e forse non solo quello) è Renzi Matteo, senza ombra di dubbio alcuno. E che ora si stia dedicando anche a coprire/strumentalizzare/enfatizzare i danni delle attività provocatorie messe in atto dalla navigata Annamaria Fontana è la prova della spregiudicatezza dell’uomo che, mai e poi mai, dovrà tornare a guidare i nostri servizi segreti. Renzi è un uomo ambizioso fuori misura e il tentativo di piazzare uno dei suoi (Marco Carrai) a far finta di difendere le infrastrutture critiche informatiche della Repubblica non va mai dimenticato. Anche perché ad oggi noi non sappiamo chi tra i due (Renzi e Carrai) sia il Comandante.

Oreste Grani/Leo Rugens   

PresrepMattarellaAllegato 1PresrepMattarellaAllegato 2PresrepMattarellaAllegato 3PresrepMattarellaAllegato 4PresrepMattarellaAllegato 5PresrepMattarellaAllegato 6PresrepMattarellaAllegato 7PresrepMattarellaAllegato 8PresrepMattarellaAllegato 9PresrepMattarellaAllegato 10PresrepMattarellaAllegato 11PresrepMattarellaAllegato 12PresrepMattarellaAllegato 13PresrepMattarellaAllegato 14PresrepMattarellaAllegato 15PresrepMattarellaAllegato 16PresrepMattarellaAllegato 17PresrepMattarellaAllegato 18PresrepMattarellaAllegato 19PresrepMattarellaAllegato 20PresrepMattarellaAllegato 21PresrepMattarellaAllegato 22PresrepMattarellaAllegato 23PresrepMattarellaAllegato 24PresrepMattarellaAllegato 25PresrepMattarellaAllegato 26PresrepMattarellaAllegato 27PresrepMattarellaAllegato 28