Il culo di Renzi è la semplicità di quelli che si sono applicati per farglielo. Il culo
Matteo Renzi deve ringraziare il Cielo o il Grande Architetto (a cui nelle forme degenerate deve la sua fortuna politica) che ad affrontarlo politicamente ci siano quei bravi ragazzi/ ragazze/ cittadini/ cittadine del M5S e non figure più robuste/ esperte/ navigate dal punto vista del contrasto ai criminali. Nessuno accetterebbe quello che il segretario del partito con la più alta percentuale di inquisiti d’Italia (batte ormai quelle accozzaglie di ex centristi e di forzaitalioti che per anni hanno avuto il primato assoluto del malaffare) dice di una persona irreprensibile quale limitandosi solo a minacciare querele. Minacciare e presentare querele non basta a uno che ha tentato di vendere la sicurezza del Paese facendola affidare al suo socio di fatto, Marco Carrai. Cose gravissime, con implicazioni di macro interessi internazionale. Stiamo parlando di un altro pianeta rispetto all’ingenuità commessa nel non essersi preparati al disastro implicito nella scontata vittoria elettorale di Roma. Perché di questo si tratta: Virginia Raggi è stata lasciata colpevolmente troppo sola (o che si sia volutamente isolata, a me in questo momento interessa poco essendo discussione interna al MoVimento) ad affrontare, lei “topolina”, un groviglio bituminoso di cui il PD/già PDS/già DS/già PCI o altro è uno dei massimi responsabili. L’alternanza con Alemanno andava bene a tutti, piddini per primi. La criminalità prosperava, da decenni, in questo humus romanesco, dove Raggi non era prevista.
La degenerazione dell’ATAC è stata preparata colpevolmente da chi, sul libro paga di gruppi esteri, si preparava a favorire la vittoria alla gara di appalto europea prevista tra non molto. Per i trasporti, così per l’acqua, così per i rifiuti. Dopo la comunicazione su tutti i mezzi di trasporto romani (Metro e Atac), già da anni esclusiva della IGP Decaux, anch’essa sostanzialmente in mano ai soliti francesi, ci si prepara a far vincere nuovamente i francesi del Gruppo Veolia, ad esempio. Non è complottismo ma, banalmente, intelligence economica che loro (i francesi!) attuano e noi no.
Perché, se si pensava che il contrasto a questa svendita la potesse organizzare uno come Marra allora siamo di fronte a colpevole idiozia; se invece si tratta solo di inesperienza, è arrivato il tempo di trovare una soluzione. Costi quel che costi. Perché in gioco è la sovranità nazionale che non credo sia un bene esclusivo di un MoVimento o di un Partito. Che la Pubblica amministrazione (istituzioni governative, ambasciate, ministeri, scuole, ospedali) non paghi la tassa sui rifiuti da anni e che deve al Comune di Roma oltre 100 milioni, andava raccontato prima ancora di vincere le elezioni. Sicuramente i super esperti di comunicazione in rete, su questo terreno hanno tragicamente toppato. La primissima cosa da organizzare prima di provare a vincere era un ufficio intelligente che rovesciasse, tutti i giorni, in tutti i modi possibili, informazioni su come la banda dei partitocrati assatanati avevano lasciato le casse pubbliche e le municipalizzate. Invece la vincitrice (scontata) si è andata a scegliere uno come Marra. Ruota tutto intorno a questa scelta scellerata perché questa debolezza potrebbe essere rivelatrice di come stiano esattamente le cose e, soprattutto come siano andate. Vedete, se ad esempio, tutte le riunioni del MoVimento a Roma, senza timore alcuno, fossero state video-registrate (in assoluta trasparenza) tutto questo casino non ci sarebbe. Se il metodo per reclutare, selezionare, formare il ceto politico non soggiacesse a questo dilettantismo e avesse avuto invece il seme dell’Agorà telematica (e non a corrente alternata), oggi il Paese tutto, ripagato della fiducia accordatavi (9 milioni di voti!), vivrebbe una grande stagione. Invece l’ibrido (un po’ trasparenti e un po’ movimentisti caciaroni e deboli, nelle invidie e nelle gelosie personali, come chiunque al mondo) ci sta condannando ad una sorte di “restaurazione”, ad opera di gentaccia che ci fa la lezione moralistica.
Questo non ce lo meritavamo, perché quando molti di voi giocavano a malapena alla play station, noi già soffrivamo in silenzio la vergogna delle estati romane (anticipazione del metodo corruttivo dilagante), la delinquenza alemannesca, ovunque infiltrata, la solita regia dei Cerroni e dei Caltagirone, perché nulla cambiasse. Una realtà faziosa e stupida (è reato dire che uno è fazioso e stupido?) come la direzione di Libero, si chiede perché nonostante tutte queste inadeguatezze il M5S sia favorito nei sondaggi, ad esempio, per le elezioni regionali siciliane. Perché, banalmente, i cittadini sanno i sono i criminali e chi no. I “grillini”, come da incoscienti autolesionisti continuate a chiamarli, al massimo, sono degli ingenuotti. Qualcuno (pochissimi), anche un po’ furbi e piccoli opportunisti. Il resto, la stragrande maggioranza, sono persone a modo che provano a tirare fuori l’Italia dal buco nero dove l’hanno sprofondata, tra gli altri, i padroni di Libero che libero certamente non è di dire la verità.
Oreste Grani /Leo Rugens