L’Egitto che vogliamo conoscere e tornare ad amare
Quello di cui si parla a seguire è l’Egitto che amiamo e che ameremmo ancora di più se non fosse governato da al-Sisi e se un tale Khaled Shalaby non vi fosse stato lasciato trucidare il nostro compatriota Giulio Regeni. Un Egitto che va conosciuto e non solo quindi quello dei faraoni e delle piramidi. L’Egitto che prima dei Mamelucchi (governarono dal 1250 al 1517) aveva già visto periodi di grande qualità culturale quali quelli in cui, ad Alessandria, “regnava” la ragione, testimoniata da Ipazia, filosofa, matematica, scienziata umanista.
Oreste Grani/Leo Rugens