Che fine ha fatto l’avvocato Ibrahim Metwaly? Speriamo di non ritrovarlo a pezzi in una via del Cairo

Schermata 2017-09-11 alle 9.07.32 PM

Scomparso legale egiziano della famiglia Regeni. Domani Gentiloni al Copasir

Da domenica non si hanno notizie dell’avvocato Ibrahim Metwaly, uno dei consulenti legali egiziani della famiglia Regeni. Dalle prime informazioni, sembra che l’avvocato sia stato bloccato e sia poi scomparso all’aeroporto del Cairo dove si stava imbarcando su un volo aereo per Ginevra, dove sarebbe dovuto intervenire a un’assemblea delle Nazioni Unite per parlare di diritti umani. La scorsa settimana, il sito web della Egyptian commission for rights and freedom, che rappresenta legalmente la famiglia Regeni, era stato oscurato. […] Nel frattempo dopo Angelino Alfano davanti alle Commissioni Esteri di Camera e Senato, domani è la volta di Paolo Gentiloni al Copasir. Il premier, che ha la delega ai Servizi, riferirà su tutti aspetti che riguardano le minacce alla sicurezza nazionale e l’organizzazione dei servizi. Nel corso dell’audizione, annuncia Angelo Tofalo (M5S), membro del Copasir, verranno chiesti a Gentiloni chiarimenti sulla vicenda Regeni e sugli accordi con la Libia che hanno determinato un netto freno ai flussi migratori. “Sarà – spiega Tofalo su Facebook – l’ultimissima possibilità per raccontare la verità sull’atroce morte di Giulio Regeni e cosa il nostro Governo realmente sapeva fin da quel primo tragico giorno del ritrovamento del corpo di Giulio e forse anche prima. Risposte chiare – aggiunge – bisognerà darle anche e soprattutto sul fronte Libia dopo la relazione dell’Associated Press relativa agli accordi italiani con contrabbandieri e trafficanti”.

Ci aspettiamo che l’audizione di Gentiloni al Copasir del 12.9.17 dia modo al cittadino Angelo Tofalo, membro del Copasir in quota M5S, di mostrare freddezza e determinatezza nel denunciare attraverso opportuni quesiti la connivenza delle istituzioni italiane nei confronti del regime egiziano di Al Sisi, tenendo ben presente la denuncia fatta dal NYT oltre un mese fa.

Ci permettiamo di osservare, per esempio, che se anche un Trump appare ravvedersi nei suo slancio verso Al Sisi, bloccando “all’Egitto 96 milioni di dollari di aiuti e congelato 195 milioni di dollari di fondi militari per la carenza di progressi nei diritti umani” viene da chiedersi se l’Italia abbia fatto la giusta mossa decidendo di rimandare il proprio ambasciatore al Cairo.

La redazione