Si avvicina Rimini e non ho sentito dire mezza parola che abbia un senso su quanto, dolorosamente, dobbiamo al cuore nero dei servizi 

  ( Sebastian ospina )4

Ho già segnalato che il candidato alla guida della Regione Sicilia del M5S, Cancellieri, con giusto approccio, il 10 settembre u.s. scriveva ” … procede la costruzione della squadra di governo del M5S, che sarà resa pubblica che sarà resa pubblica per intero prima dell’appuntamento con le urne. È giusto che sia così – afferma Cancellieri – perché i cittadini devono essere messi nelle condizioni di poter decidere con il maggior numero delle indicazioni in mano. NON È GIUSTO FARLI VOTARE A SCATOLA CHIUSA…“.

E CHE DEVE CHIEDERE DI PIÙ UN VECCHIO SIGNORE ANIMATORE DI UN MARGINALE E ININFLUENTE BLOG?

Dico questo perché il 3 settembre u.s. (sette giorni prima!) sotto il titolo “A SCATOLA CHIUSA QUESTA VOLTA NON È OPPORTUNO VOTARE, IN SICILIA E IN ITALIA, M5S”  scrivevo cose che ho poi ritrovato nella dichiarazione di Cancellieri. Ovviamente felici combinazioni e nulla più. Chi mi conosce sa che sono veramente “un vecchio signore malandato” ma che non sono, viceversa, marginale ed ininfluente come tendo a dire, soprattutto se mi fanno incazzare. Uno di quelli che in queste ore ha ancora una volta avuto la prova che “se mi fanno incazzare” so come scalare le classifiche Google e piazzarmi, al primo posto, con le mie opinioni, è il Gran Maestro del Nulla Organizzato, Stefano Bisi. In rete, a proposito dell’offesa che il mestatore ha arrecato alle Istituzioni Repubblicane minacciosamente evocando le logge calabresi che lo hanno piazzato al comando del Vascello, vengo prima del Sole 24 e del sito ufficiale del GOI.  Vengo prima del suo stesso profilo facebook. In poche ore, evidentemente, con migliaia di accessi, ho sedotto gli algoritmi con i miei coefficienti di affidabilità. Che, evidentemente, esistono. Se mi seguite sapete che non è il primo caso e non sarà certamente l’ultimo.

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Il M5S mi sta a cuore (lo sanno tutti e da sempre) ma prima della parte (il MoVimento comunque è la parte) viene il tutto. E il tutto è la Repubblica Italiana che i grillini avevano avuto l’opportunità di servire e che da troppi indizi (parolaccia – indizio – quando comincia ad essere usata da un vecchio stronzo come il sottoscritto) alcuni di loro cominciano a ritenere sia cosa propria. Il confine è labile ma spero non mi si radichi l’idea che qualcuno ritenga di farsi re, essendo io notoriamente repubblicano. I parlamentari del M5S tutti, nessuno escluso quindi, sono a tempo determinato e tutti devo sentire il dovere di servire. Provandone inoltre la fierezza di essere chiamati a farlo.  Non si fanno eccezioni.   

Oreste Grani/Leo Rugens

P. S. Bollettino per i naviganti svegli.  L’ordine del giorno prevedeva tra le altre voci, la grave situazione sotto intesa al XII° Municipio di Roma e di come, dalla lettura intelligente di quella situazione, fosse possibile capire parte delle difficoltà attuali di Roma Capitale. Il controllo qualità, come si sa, si può effettuare con diversi e ragionati carotaggi, nei più diversi punti del tessuto connettivo. Se si hanno a cuore le sorti della Capitale. Istituzione lasciata da troppo tempo aggredire e sabotare nella sua vita quotidiana e funzione strategica.

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Grave disinteressarsi delle vicende del Municipio XII°, quasi come non aver capito chi fosse Vincenzo Marra e perché ronzasse intorno alla sindaca Virginia Raggi; o come e perché, persone complesse provenienti dai settori delle intercettazioni telefoniche, si facessero strumentalmente pulitori di cessi, mirando nel maxi appalto CONSIP, primariamente, al LOTTO 10. La lotta politica non è un ballo in maschera a corte. Anche se si è stanchi. La questione nigeriana legata alle attività dello spezzino Gabriele Volpi (Do you remember?) nascondeva e nasconde cose gravissime. Torno a dire che la questione della gara CONSIP e del LOTTO 10, nascondeva e nasconde cose altrettanto gravi. La questione del sequestro della signora Shalabayeva (il processo è cominciato a Perugia in queste ore), è stato solo in parte capito nella sua gravità e implicazioni internazionali. Ma forse si ritengono, in alto loco nel M5S,  questi temi cose di poco conto? Rispetto a cosa? Così come la straziante fine del nostro compatriota Giulio Regeni e i rapporti che, viceversa si intensificano con la Repubblica egiziana? O le attività seriamente destabilizzanti dei francesi e di chiunque altro si possa permettere di aggredirci sicuro del fatto che si dorme nelle nostre agenzie e nei luoghi deputati a sorvegliare cosa facciano o non facciano i nostri organici strapagati? Perché, se di vitalizi bisogna parlare, forse è ora di dare risposte sugli osceni guadagni che girano da quelle parti. Nulla, in quasi cinque anni, di presenza a cinque stelle, si è visto chiarire della materia attinente i mille e mille segreti della Repubblica. Si sono lasciati al buio nelle sedi istituzionali preposte, il caso Moro, passando per Ustica e Bologna, finendo ad Ilaria Alpi. E per questo pugno di mosche abbiamo votato i grillini e ci siamo battuti perché potessero rivolgere le domande opportune a chi sapeva o era pronto a raccontare?  Aldo Moro e la sua scorta è acqua che non macina più? Gli innocenti di Ustica e di Bologna, ve li siete dimenticati? Non si vincono le elezioni cercando e trovando la verità e per questo non la cercate con la giusta e onesta determinazione? E se non siete lì per cercare la verità, cosa cazzo state a farci, da quelle parti? Chi vi ha votato lo ha fatto perché nella sostanza vi comportaste diversamente dai nemici della Repubblica. E dove è, ad oggi, la differenza verificabile e misurabile tra  cioè che c’è da quando ci siete voi a sorvegliare e quando nei servizi c’erano Pietro Musumeci, Giuseppe Belmonte, Maurizio Broccoletti, Michele Finocchi ? Misteri prima, misteri oggi.  Aridatece l’onestissimo senatore Massimo Brutti che, sia pur comunista, almeno ci capiva.   

P.S al P.S.

Quando parlo del XII° Municipio di Roma, come ogni cosa di cui scrivo, so esattamente cosa dico. Difficile, se non impossibile, che non sia così.

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