Visco o non Visco, basta che la smettiamo con i massoni sanguinari annidati in Banca d’Italia

visco-620x372

Ha ragione Matteo Renzi: nel settore delle banche (cioè nella vita stessa del Paese produttivo e non solo) da decenni è successo di tutto. Morti ammazzati compresi. A cominciare da Roberto Calvi, passando per Michele Sindona, finendo a David Rossi. E a non pochi nomi minori. Senza dimenticare le vere vittime di questo “essere successo di tutto” che sono decine e decine di italiani che si sono suicidati per le porcate delle banche e dei custodi delle banche. E una storia sordida su cui da decenni “vi” fanno di tutto (dico “vi” perché a me col cazzo che mi fanno ormai niente e il mio contenzioso con la Banca d’Italia o associazioni a delinquere similari si riduce al fatto che, un giorno, ho trovato dietro ad un pensile di una cucina una busta originale della Banca di Roma con dentro un milione di vecchie lire e questi pezzenti farabutti non me li vogliono cambiare in euro perché dicono che non ho fatto domanda a suo tempo!) che non deve essere semplificata neanche con le modalità del gran polverone che ora si alzerà intorno alla questione di Visco, non Visco.

La Banca d’Italia, con una capacità che oggi non intravedo in chi vincerà le prossime elezioni (se ve le fanno tenere visti questi chiari di Luna!), andrebbe lei per prima rovesciata come un calzino o aperta come una scatoletta ma visto come i nostri valorosi (ma inadeguati) pentastellati non hanno saputo agire, con piglio rivoluzionario o riformista, in questi primi cinque anni, temo che la massoneria che considera cosa propria i vertici di Palazzo Koch e le tasche degli italiani, difficilmente saranno rimossi “democraticamente”  da dove quei poteri occulti (che per Paolo Mieli non esistono) li hanno messi. Esistono eccome i poteri occulti, esistono i complotti massonici, esistono uomini e donne che ritengono di essere i padroni delle vite di altri esseri umani e che per iniziazione ricevuta ed appartenenza a sette sanguinarie hanno diritto a fare strame della vita degli altri. Tutti i Governatori delle Banche Centrali sono massoni e quel Pierino-burattino-egocentrico-farneticante di Matteo Renzi, come suggerisce un vero intenditore di queste realtà complesse quale è Ferruccio De Bortoli, è stato spinto in campo a fare casino, in Italia, nell’ambito della grande guerra latomistica che si delinea all’orizzonte. Grande guerra latomistica che viene dopo il fallimento di quella Pax massonica che inutilmente alcuni pre-veggenti avevano ipotizzato/delineato negli ultimi decenni del secolo scorso. Prima spegniamo la miccetta/petardo Renzi, e prima saremo liberi di provare a capire quale potrebbe essere l’interesse della nostra gente mettendo le mani nelle faccende della Banca d’Italia, delle banche, delle monete alternative, elettroniche o meno. Comunque, se si deve cominciare da cose più semplici, direi di non perdonare questo turacciolo della partitocrazia (che non a caso era stato imposto a Presidente della Commissione di indagine sulle banche) di Pierferdinando Casini.

Quanto ha fatto (riunione a porte chiuse decidendo lui chi entrava e chi no, escludendo i rappresentanti della maggiore forza politica del Paese e cioè i parlamentari del M5S) è da alto tradimento e da fucilazione alla schiena, ovviamente metaforicamente parlando e evitando di spargere sangue infetto. Sempre se non scoppia veramente una guerra civile. Nel qual caso, se uno andasse a scovare il suddetto e gli  chiedesse conto del perché di una tale comportamento ribaldo, non farebbe un soldo di danno. Mentre loro di danni ve ne hanno fatti e come.

Oreste Grani/Leo Rugens