Alla fine la passione per i generi di lusso (“l’oro rosso”, marchiato “Mutti”), mi ha perduto!
Tra poche ore segue post-confessione!
Corrado Formigli mi è simpatico da quando quel “luogo strano” di massimo e oscuro potere che (in un’Italia meno sgangherata ), per oltre un secolo, è stata la FIAT, pretese, dalla giustizia italiana, che il giornalista fosse chiamato “in solido” a rispondere di alcuni servizi effettuati per conto della Rai e che fosse condannato a risarcire, quei poveracci degli Agnelli, di oltre 7 milioni di euro. La Fiat riuscì nel suo intento e la condanna comminata fu strombazzata con pagine e pagine dalla La Stampa di Torino. Con i tempi della giustizia, Formigli, in appello, fu assolto “con lode” del Tribunale per l’ottimo lavoro di denuncia fatto a suo tempo. Ovviamente, non un rigo fu dedicato, dal giornale della FIAT, alla “verità” ristabilita.
Ora, scopro che lo stesso giornalista ha scritto un libro, “Impresa impossibile. Storie di italiani che hanno combattuto e vinto la crisi”, dedicato alla strada…
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