In Sicilia, per il M5S, piazze pienissime e urne in overdose?

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In Sicilia, nonostante alcune cazzate/ingenuità fatte in giro per l’Italia (non a Catania evidentemente vista la piazza stracolma) stiamo per stravincere. Chi sa di me sa che raramente mi sbaglio sui flussi elettorali. Un mese addietro mi stava prendendo una strana angoscia montante rispetto all’esito delle elezioni in Sicilia. Elezioni importantissime per la democrazia residua in Italia. L’angoscia era più una mia proiezione personale che una vera previsione basata su fatti oggettivi. I Siciliani (e lo scrivo a lettera maiuscola) stanno per fugare ogni mio fantasma. Sono anziano e ho diritto a temere di veder sprecare le occasioni. Le piazze sono inequivocabilmente tutte piene e i parlamentari a 5 stelle (deputati e senatori), evidentemente, in questi quasi cinque anni, hanno fatto bene il loro lavoro sostenuti dall’affetto e dalla stima della maggioranza dei cittadini. Mi ha colpito anche, durante questi mesi, positivamente che molti parlamentari del MoVimento sono scesi (e non una toccata e fuga) a dare sostegno a Giancarlo Cancelleri. Mi ha colpito a Catania l’esordio di Di Maio su temi di politica estera per attribuire responsabilità “alte” ai Siciliani. Mi ha colpito che il tema del 50% degli astensionisti possibili (a me tanto caro) è stato posto al centro del ragionamento Di Maio. I criminali della partitocrazia hanno lavorato da anni puntando su questo dato dell’assenteismo/apatia che si avvicinasse, se non superare, la metà degli aventi diritto. In un colloquio (che non dimenticherò con amici a cui tengo moltissimo) di qualche settimana addietro ho suggerito di puntare sul dato del 15% del 52% di quelli che non vogliono più andare a votare per vincere in Sicilia. Mi sembra che si stiano sciogliendo i cuori e le menti dei Siciliani onesti e disgustati. Mi sembra che il miracolo si stia delineando. Mi sembra che si stia determinando, grazie a quel 15% del 52% che dovesse tornare a votare, un delta di 3/4 punti tra gli onesti e gli impresentabili, tra Cancellieri e Musumeci/Micciché.    

 

Mi sembra di sognare ricordando a me stesso che nel sogno si prefigura il possibile. Oggi vediamo il Palermo day che, nella antica rivalità, non si vorrà certo far parlare dietro da Catania.

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Oreste Grani/Leo Rugens che non ha imbarazzo a ricordare che, un mese addietro, stava perdendo la speranza. Poi, Catania e i suoi parlamentari vigili, gli hanno fatto ipotizzare quello che oggi si sta per realizzare. Complimenti a tutti i 5 stelle per Piazza dell’Università stracolma. Ora dobbiamo riempire le urne. E poi la Marcia su Roma, dal Sud verso il Nord, gliela facciamo vedere noi a questi cialtroni in treno.

P.S.

“Geometra” lo chiama Nello Musumeci per cercare di offendere Giancarlo Cancelleri. Il titolo, etimologicamente, vuol dire misuratore (usare il metro) della terra (geo) = geo-metra. Non male rispetto a mafioso (non glielo poteva dire), ladro di stato (non glielo poteva dire), cocainomane (ancora meno). La lista di Musumeci è, viceversa, piena di mafiosi, ladri di stato, cocainomani o sostenuta da mafiosi, ladri di stato, cocainomani. Evviva, sempre e per sempre, i “geometri” onesti.