Il provocatore Rajoy scende a Barcellona per provare a far scorrere il sangue
Il massone monarchico Mariano Rajoy, non pago di quanto fino ad oggi fatto per far scoppiare un’altra guerra civile in Spagna tra i repubblicani catalani e i monarchici madrileni, oggi si presenta a Barcellona, capitale della Repubblica catalana, che proprio ieri ha mostrato in piazza tanti cittadini consapevoli (certamente un milione) come non mai ne avevamo visti dall’inizio della vicenda. Va ricordato ai lettori di questo marginale blog chi sia questo teppista che ha avuto ordine (che sta eseguendo) di fare scorrere il sangue in Catalogna per piegare i ribelli ad essere solo somari a disposizione di re e regine, veri azionisti di maggioranza del simulacro d’Europa che i banchieri hanno costruito e che mantengono in vita solo per giustificare che il denaro non solo è loro ma che gli altri, tutti considerati sudditi, se vogliono campare, commerciare, intraprendere, devono pagare questo denaro senza fiatare o provare a ragionare del come e del quanto.
Rajoy è un uomo che per diventare potente e ricco (secondo la sua visone) ha venduto l’anima affiliandosi alle Ur-lodge “Pan-Europa”, “Valhalla” e alla “Parsifal” (vedi post VIVA LA REPUBBLICA DI CATALOGNA. QUESTO VOLEVO SCRIVERE E QUESTO SCRIVO) e questa “dipendenza” non mi risulta l’abbia mai smentita querelando e dando ampia facoltà di prova di tale smentita.
Per capire (anche se la materia è super complessa) in quale Europa un monarchico ambizioso arrivi a giurare fedeltà alla massoneria è almeno necessario fare un accenno a quanto precede il casino/casinò europeo a cui riteniamo di dover una qualche forma di ubbidienza politica, economica, civile, culturale.
Per inoltrarci (ma guarda che ci tocca fare per questo sanguinario di Rajoy!) in un campo complesso quale ormai è l’Europa, potrebbe essere utile fare riferimento ad un personaggio di cui altre volte vi abbiamo scritto, sia pur con i limiti che ci contraddistinguono, cioè Richard Coudenhove-Kalergi. Lo facciamo sfacciatamente saccheggiando i testi di Gioele Magaldi, che salutiamo con simpatia pur non conoscendolo di persona, in attesa dei promessi altri volumi della pentologia (si può dire?) dedicati a comprendere il sapere, il saper fare, il saper comunicare le cose che si sanno fare o che altri fanno, intorno al pianeta controverso della Fratellanza Universale. Testi che mi risulti mai smentiti nella forma e nella sostanza delle gravi e numerose affermazioni fatte.
Molte cose ipotizzate come avete letto. Nessuna realizzata, nello spirito di aveva pre-pensato, dai mascalzoni che, impadronitisi del disegno/sogno europeo hanno, alla fine, solo determinato meccanismi di potere finanziario, utili ad una subalternità delle genti alla volontà oligarchica di re, regine e dei loro servi utili.
Uno di questi servi è Mariano Rajoy. Vedete quanto mi ha fatto lavorare, a me repubblicano, questo provocatore monarchico? Ho detto Rajoy ma avrei potuto dire Visco, Draghi, Padoan per rimanere ai tre italiani più noti.
Oreste Grani/Leo Rugens
L’ha ribloggato su Leo Rugense ha commentato:
………Madrid chiama e Berlino risponde. Come nel 1936.
L’Europa non esiste ma spunta solo quando deve scegliere di puntellare le Monarchie massoniche.
Noi che siamo repubblicani continuiamo a rifiutare questo “luogo giuridico”, ibrido e antidemocratico .
Roma, 26 marzo 2018
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