Chi e perché ha ucciso a Barcellona 14 innocenti?
Vediamo di capire meglio: si ritene che Abdelbaki Es Satty sia stato attenzionato, avvicinato, assoldato dai servizi segreti spagnoli, quindi dal re, dagli avanzi dei franchisti e da quei capolavori dei burocrati monarchici cresciuti all’ombra della croce dell’Opus Dei che, in gran quantità, guidano la Spagna contemporanea. Se fosse vero (e conoscendo il mondo losco che si muove da decenni intorno alla corona di Spagna nulla di più facile), avremmo la prova provata di chi siano i monarco-massoni di Mariano Rajoy e a quali livelli di provocazione sono pronti pur di tenere in stato di subalternità la Repubblica di Catalogna, la capitale Barcellona, la sua popolazione, libera e inclusiva come poche altre al Mondo.
Strana sordina intorno a questa notizia che avrebbe diritto a ben altro “suono” squillante. O è una falsa notizia e allora ci scusiamo, oppure la rete mediatica dei sanguinari monarchi che tiene in scacco i popoli europei, si è messa in moto con particolare efficienza.
Noi, nel nostro piccolo, proviamo a squarciare il velo omertoso ed alzare il tono. Ne approfittiamo per ribadire: abbasso i re e le regine; sempre viva la Repubblica.
In ultimo ma non ultimo, vi consegnamo il testo della lettera che un grande esperto spagnolo di cose complesse legate alla sicurezza, Luis Gonzalez-Mata, scrisse, il 12 agosto 1976, all’allora re di Spagna. La descrizione serve a calarvi nel labirinto e nelle radici spregiudicate che sono humus che ancora sostiene e alimenta i servizi segreti spagnoli che operano ubbidienti alla monarchia e contro la repubblica catalana. Pronti ad usare ogni mezzo.
LETTERA INVIATA DA LUIS GONZALEZ-MATA IN DATA 12 AGOSTO 1976 A S. M. IL RE DI SPAGNA
Maestà,
mentre le “famiglie” del regime si scannavano intorno al morente per l’eredità di Franco, in una dichiarazione a Radio Europa 1 esprimevo i miei dubbi sulle possibilità, le intenzioni e le qualità di Vostra Maestà.
Oggi, davanti a certi fatti, devo in parte modificare la mia opinione. Pubblicamente avevo manifestato i miei dubbi, pubblicamente voglio riconoscere di essermi parzialmente ingannato. Ma, se riconosco l’evidente buona volontà di Vostra Maestà, i rischi del suo compito mi appaiono ancor più evidenti e derivano precisamente da coloro che si proclamano amici di Vostra Maestà.
Difficoltà e rischi, Maestà, che possono non soltanto arrestare, ma far ritornare indietro il cammino della storia. “Specialista in questioni di sicurezza”, vedo con viva preoccupazione che l’apparato franchista di repressione-provocazione permane intatto e, quel che è peggio, si rafforza di giorno in giorno.
La “resurrezione” di certe organizzazioni estremiste (il PCR per esempio), la riattivazione di movimenti, gruppi e gruppuscoli “difensori dell’ordine costituito” (guerriglieri di Cristo Re, AAA, Anti.ETA, AAI ecc.), mettono in evidenza l’intenzione degli ultrà politici e militari di impedire la democratizzazione della Spagna. Permettetemi, Maestà, di indicarvi in cosa consista questo pericolo.
Servizi di sicurezza. Accanto ai servizi “ufficiali” (DGS, DGGS, Forze armate, Movimento e Sindacati), ne esistono altri due, creati dal trio Arias, Blanco, Cortezo:
1) Lo SCOE (Servicio de Coordinacion Organizacion y Enlace), istituito durante il “regno” del colonnello Blanco della DGS, come cinghia di trasmissione tra tutti i servizi “legali”, ma ben presto trasformato in centro di direzione e manipolazione autonomo e onnipotente. È stato – e continua ad esserlo! – il servizio che ha creato, manipolato o infiltrato organizzazioni quali DRlL, MIL, OLLA, PCR, ETA, CNT, PCF. Ciò con un duplice scopo: – l’esistenza di movimenti estremisti e attivisti giustifica l’aumento degli effettivi e del bilancio dei servizi di sicurezza, che a poco a poco diventano uno “stato nello stato”, attraverso il controllo dei centri decisionali del paese;
– l’infiltrazione e manipolazione delle organizzazioni e dei movimenti consente, è vero, una certa efficacia repressiva, ma altresì – e questo è più importante – la loro utilizzazione a vantaggio della politica di questo governo ombra (l’assassinio di Carrero Blanco ne è un esempio!).
È stato – e continua a essere! – lo SCOE a “integrare” nelle proprie fila tutti i rottami dell’OXS (francese), della PIDE, Ordine e Tradizione, Ag-Interpress (Portogallo e fascismo internazionale), EOKA (cipriota), HOP e RG (antitoisti), ON e NOE (Italia), e anche nazisti o neonazisti latinoamericani.
È stato – e continua a essere! – lo SCOE a creare una rete di intercettazioni telefoniche e radiofoniche comprendente gli apparecchi di personalità e membri del governo.
È stato – e continua a essere! – lo SCOE a fornire i mezzi d’azione alle organizzazioni dell’estrema destra che trovano rifugio in Spagna. Così come è lo SCOE a fornire mezzi e “coperture” ai gruppi d’azione che operano all’estero, e in particolare a quelli che, nella regione basca, assassinano e rapiscono gli oppositori.
2) Il SIAEM (Servicio de Informacion del Alto Estado Mavor). Non ha esistenza legale, ma si occupa con lo SCOE delle attività all’estero. Entrambi collaborano con i settori fascisteggianti dei servizi degli altri paesi: SID (Italia), BND (Germania Federale), DlN (Cile) CIA e DIA (USA) ecc. Utilizza ditte di import-export per vendere armi e materiale bellico più o meno legalmente. Queste vendite permettono sia l’autofinanziamento, sia “aiuti” alle organizzazioni protette.
È da queste due organizzazioni, Maestà, che viene e verrà il vero pericolo!
Si deve allora concludere che in Spagna la democrazia è impossibile?
È difficile, non impossibile. Le forze democratiche sono la maggioranza, e basterà che Vostra Maestà si appoggi ad esse. In Spagna si è formato un largo consenso delle forze democratiche; esse aspettano soltanto che Vostra Maestà concretizzi con atti di governo le loro aspirazioni. E cosa c’è di più efficace a questo scopo che smantellare gli strumenti del “potere parallelo”? Il loro netto ridimensionamento, l’eliminazione degli appoggi alle organizzazioni sovversive d’ogni tendenza, il ritorno delle forze dell’ordine alla loro funzione democratica, ecco, Maestà, l’azione più decisiva che Vostra Maestà può compiere per il bene della Spagna.
Allora, Maestà, Lei potrà contare sul sostegno di tutti coloro che, per anni, hanno atteso nella sofferenza.
Il compito è duro ma possibile. Tutto dipende, Maestà, dalla sua decisione. Se, libero da ogni compromesso con il passato, Lei saprà distruggerne le eredità, avrete realizzato la fondazione della nuova Spagna.
Per la Spagna, lo spero!
PS. Ben conoscendo le barriere che i servizi di sicurezza hanno innalzato intorno a Vostra Maestà, invio la presente tramite la rivista Cambio 16.
Oreste Grani/Leo Rugens