Arrestato il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, personaggio non da poco

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Il deputato regionale siciliano Nicola D’Agostino è certamente, in tutti i sensi, l’uomo-ponte tra Nello Musumeci (il fascista per bene) e il centro sinistra. Per eleggere il cocainomane forza italiota Gianfranco Micciché c’è voluto anche il suo voto. Cosa vogliano dire in Trinacria cose di questa natura (per bene, centro sinistra e voto determinante) è cosa per specialisti che noi non siamo. Noi siamo invece certi (questi sono i nostri limiti ma anche i nostri piccoli pregi) che tra gli arrestati di oggi (ora è in corso la conferenza stampa della Procura della Repubblica) ci sia il sindaco di Acireale, personaggio fatto eleggere con i voti raccolti anche dai partiti di centro sinistra e che passa a Messina (vicina ad Acireale) per persona vicinissima proprio a Nicola D’Agostino. Oggi quindi viene arrestato il sindaco, Roberto Barbagallo, di una delle più belle città (il Duomo!!!!!!) della costa siciliana (che dire di Aci Castello e zone limitrofe?) e domani chissà. Certo colpisce la sequenza di provvedimenti giudiziari in Sicilia a elezioni avvenute. Se gli orologi, questa volta, erano un po’ più svizzeri, forse, l’onesto Musumeci vedeva sfumare la sua elezione e il segnale che l’Italia degli indecisi aspettava poteva essere dato con la vittoria del M5S.

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Ma, come si sa, non si può avere tutto e subito. Per ora accontentiamoci di questa ennesima riprova che era meglio che vincesse il M5S visto nelle mani di chi è rimasta la Sicilia.

Oreste Grani/Leo Rugens

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