La crudeltà e l’ipocrisia imperano dove un tempo si cantava la libertà la fraternità l’uguaglianza
Alcuni ipocriti scoprono che, con ritmo quotidiano, anche in Italia si muore sul lavoro e di lavoro. In realtà si muore, con intensità diverse, ma per gli stessi motivi, su quasi tutto il Pianeta. Si muore sul lavoro e di lavoro anche perché la sinistra politica e i sindacati dei lavoratori sono stati dematerializzati con un lucido disegno elaborato negli anni Settanta, ad opera di ambienti massonici antidemocratici (prevalentemente statunitensi) che, preoccupati dell’evoluzioni possibili dei semi di libertà, di fraternità e d’uguaglianza interrati alla fine della Seconda Guerra Mondiale, con la sconfitta dei fascismi e dei razzismi e timidamente germogliati nel tanto vituperato quadriennio 1965-1969, potessero prefigurare un mondo più giusto, più umano e culturalmente consapevole.
Gli avidi oligarchi di cui sopra, portatori di una cultura elitaria e sanguinaria, non si sono fermati di fronte a nulla e in modo variegato, paese per paese, hanno un po’ assassinato leader illuminati (Robert Kennedy e Martin Luther King come semplici esempi) e un po’ attuato interventi di massa terroristici (favorendo regimi dittatoriali) in alcune aree geopolitiche. Certamente, hanno investito tonnellate di denaro e potere consolidato per alimentare paura, apatia e distrazione di massa. Tutti soldi che oggi, i pochi massoni di quei tempi sopravvissuti (Kissinger per primo che non muore mai) e i loro eredi ancora al vertice della piramide del potere finanziario mondiale, considerano benedetti. I ricchi sono sempre più ricchi e sempre più al sicuro nella loro ricchezza. Viceversa, centinaia di milioni (avete letto bene) di schiavi lavorano per loro. Alcuni, addirittura, difendendo, con le armi, le loro vite di privilegio e i loro ruoli di tiranni sanguinari. Il Pianeta è insicuro (quell’insicurezza di cui milioni di utili idioti si lamentano) per assenza di equità. Punto. Non parlo di ideologia comunista ma dell’assenza di ogni sia pur larvata ipotesi di giustizia sociale. Questa macchina ingiusta tritura donne e uomini fino alle Alpi, confine naturale tra la Francia e l’Italia, dove avviene ciò che avviene, tra vittime e guardie al servizio della sicurezza di quei massoni di cui sopra. Assistiamo a respingimenti di donne incinte che un tempo sarebbero state considerate sacre nella terra dove fu scritta e suonata la Marsigliese. I nostri ministri super esperti di intelligence, fanno ipocritamente finta di non sapere che queste cacce sono previste dagli accordi a suo tempo sottoscritti dalle oligarchie sanguinarie preoccupate solo di non avere fastidi dai pezzenti che non vogliono arrendersi a destini spietati per loro e per i loro piccolini.
Oreste Grani livido di rabbia a leggere mostruosità del genere.
Alcuni ci stanno aiutando, altri rimangono indifferenti.
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Oreste Grani e la Redazione
del resto non fu la Patria – la Francia – di questa mostruosità?:
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