Il pupo verde di Mosca
L’APPELLO DI SALVINI
«Chiedo al presidente Gentiloni una presa di posizione netta dell’Italia contro ogni ulteriore e disastroso intervento militare in Siria. Non vorrei che motivi economici, esigenze di potere o il presunto utilizzo mai provato di armi chimiche mai trovate in passato scatenassero un conflitto che può diventare pericolosissimo», ha commentato Matteo Salvini in una nota, sottolineando che l’Italia si deve «opporre a raid missili e bombardamenti».
Ma questo ignorantissimo personaggio cui Luigi Di Maio vuole affidare le sorti del Paese ha la minima idea di chi e di che cosa sia Vladimir Putin?
Scommetto due euro che non ha mai letto le sei puntate di una indagine che Bonini e D’Avanzo svolsero nel 2001 e se lo ha fatto allora significa che è un soggetto pericoloso, almeno quanto il brutto Borghezio che continua a girare da quelle parti.
Se c’è una cosa che non sopporto sono i prezzolati come Salvini e pensare di farci politica insieme, avendo la certezza che i fili per i quali è tenuto non gli consentono alcuna autonomia, è roba da folli o da geni… stiamo a vedere.
Per rinfrescare la memoria cominciamo da qui in un viaggio che ci porterà a fino a un oscuro profeta.
Dionisia
E’ vero! Salvini ha una palla (mi scuso per l’ espressione, ma rende l’ idea), in mano alla ndrangheta e l’altra vorrebbe farla afferrare a Di Maio. Si riuscirebbe comunque a creare un Equilibrio controllato potendo portare a produrre quanto Politicamente programmato, se così fosse.
Mr pompetta e l’ ubriaco di Milano frenano perché sanno di perdere il controllo; ma Salvini non ha voglia di andare alle elezioni, chi lo obbliga a dover rischiare?
Per favore qualcuno mi tolga sempre dalle gonadi Alessandro Cattaneo di F.I. Il nuovo che Avanza in senso transitivo (mi avanza della pizza). Se questo è la “carta” nuova del pompetta, sono alla frutta… Diceva il mio Amico Giovanni Giovannetti:
…Maggio 2009. L’inconsapevole futuro sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo è più volte gradito ospite alle cene del capo reggente della ’Ndrangheta lombarda Pino Neri (un sospettabile avvocato tributarista, reduce da 9 anni di reclusione per narcotraffico) e a più d’un ricevimento accompagnati dal tradizionale nonché benaugurante “taglio della caciotta”.
Cinque mesi dopo aver brindato all’elezione di Cattaneo – vittorioso “a sua insaputa” con i voti della mafia – il 31 ottobre 2009 Pino Neri innalzerà di nuovo il suo calice al Circolo “Falcone e Borsellino” di Paderno Dugnano per festeggiare la ritrovata concordia tra le Locali padane e la terra madre dopo che, il 14 luglio 2007, al bar “Reduci e combattenti” di San Vittore Olona, profondo nord, il futuro pentito di ‘Ndrangheta Antonino Belnome e Michel Panajia avevano ammazzato Carmelo Novella da Gurdavalle (Catanzaro), che mirava a una maggiore autonomia dalla terra madre: «fare da soli»? Nemmeno a parlarne, e lo sparano, su mandato del compaesano Vincenzo Gallace, un tempo alleato del Novella poi sodale di altre storiche famiglie guardavallesi “di rispetto”, come gli Andreacchio, migrati ad Anzio e Nettuno, arrestati nel luglio 2010 per associazione mafiosa.
13 luglio 2010, San Enrico. A seguito dell’indagine Infinito/Crimine trovano la via del carcere 174 tra affiliati e fiancheggiatori al ramo lombardo della ’Ndrangheta calabrese. Fra gli altri, ai ferri per concorso esterno in associazione mafiosa il direttore sanitario dell’Asl pavese Carlo Chiriaco, colui che l’anno prima stava tra i curatori della campagna elettorale dell’imberbe Cattaneo. E con Chiriaco torna agli arresti lo stesso Pino Neri, quale figura apicale della “Lombardia” – la “cupola” regionale della ‘Ndrangheta – gestita insieme ai fratelli Mandalari di Bollate e con Cosimo Barranca di Segrate.
Per taluni è un fulmine a ciel sereno, a partire da Gian Valerio Lombardi, prefetto di Milano: nel gennaio 2010 – solo pochi mesi prima – assai temerariamente si era spinto ad affermare che in Lombardia «la mafia non esiste»…
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…ci porterà fino ad un oscuro profeta? Terreno periglioso quello scelto dall’audace Dionisia.
Ma a noi,, come si sa, audace ci piace.
Buona lettura a tutti.
Oreste Grani
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Io penso che qualcuno abbia talmente tanti scheletri nel proprio armadio che basterà che qualcuno apra le ante e…”puff”!
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