“Romanzo Quirinale” – Godot*

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Gli autori e i lettori di questo “ininfluente e marginale” blog hanno diverse qualità fra le quali quella di saper attendere. Dopo una lunga attesa Godot, il sottoscritto, è arrivato. Di questo incontro sono felice perché in un’atmosfera conviviale, da cui è originata la mia collaborazione, ho avuto la percezione, mai come prima, di quanto Gianroberto Casaleggio teorizzava: “Ognuno vale uno, ma l’umanità interconnessa e responsabile ha un valore che tende all’infinito”. Non faccio mistero di due o tre elementi che mi riguardano. Sono un militante del m5s e sono cresciuto nella Capitale (anche se ormai vivo a tantissimi km di distanza da Essa). La distanza però non neutralizza i rapporti di fiducia che ho costruito e che vado costruendo. Infatti, la fiducia è un elemento essenziale che conferisce valore aggiunto a qualsiasi connessione. La fiducia si fonda su un sistema valoriale in cui gli agenti di una rete si riconoscono. Più precisamente, mi sento legato da un vincolo di fratellanza con chi, come me, dona il proprio contributo alla Repubblica, al fine di difenderla e vederla prosperare. Sulla base di questa profonda convinzione iniziai la mia attività di militanza all’interno del m5s. Ad oggi, il soggetto politico a cui appartengo sembra trionfare. Elettoralmente non vi è dubbio. Da non so quanto, però, in me è cresciuto un timore (forse eccessivo?) avendo messo a fuoco azioni e relazioni pericolose che coinvolgono le personalità che oggi guidano il m5s.

 

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In queste settimane stiamo assistendo al teatro delle consultazioni presso il Quirinale. Giovedì e venerdì di questa settimana inizierà il secondo giro. Nei giorni scorsi ho potuto apprendere diverse informazioni riguardanti questo teatro. Come spesso è capitato il Romanzo Quirinale si gioca sul filo del non detto e del non dicibile. Voglio portare i lettori di questo ininfluente e marginale blog nel regno del non detto e del non dicibile. Ogni scenario è ancora possibile. Nell’illustrarveli userò una particolare cautela. La narrazione dominante descrive Luigi Di Maio come un novello democristiano che ha rinverdito la pratica dei c.d. due forni. In questo senso, due eminenti personalità agiscono nei retrobottega per creare ponti. La prima è un notissimo (forse per i soli addetti ai lavori) giurista (si vola alto) intravisto in quel di Ivrea e che avrebbe avuto un incontro riservato con i vertici del m5s. A proposito aggiungo che il Parlamento presto, forse, tornerà a dibattere sulla riforma elettorale (Giorgia Meloni ha già depositato una proposta risibile a parere dello scrivente). Rilevo anche che si è in cerca di un nome terzo (chi meglio e più terzo di un giurista?) che sia la sintesi fra il centrodestra (ma esiste un centrodestra?) e il m5s. La seconda personalità trattasi di una donna che sembrava e sembra fuori dai giochi. Costei è invisa a molti per la poca sobrietà mediante la quale faceva uso dei c.d. privilegi di parlamentare. Ma il forno democratico si attiva attorno a lei che sostiene la pochezza numerica della corrente renziana ridottasi, a suo dire, ad un caminetto, attualmente ospitato dalle parti di Via Veneto. Sul Romanzo Quirinale ho poco da aggiungere se non che, in definitiva, comprendo si svolga con i ritmi e le regole di una partita a scacchi. Su questa comprensione registro che in un recente intervento televisivo il Prof. Aldo Giannuli afferma che, prima di ogni altra cosa, Davide Casaleggio sia un abile scacchista.

 

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Nei giorni scorsi ho avuto anche il piacere di entrare a Montecitorio in occasione di un evento organizzato dalla Deputata Dalila Nesci. I relatori di questo incontro erano Gianluigi Paragone, Enrica Sabatini e il filosofo Marco Guzzi. Sull’evento in sé ho poco da raccontare in quanto gli interventi di questi sono visibili sulla rete. Ma ci tengo a precisare due cose attorno questo incontro. Fra il pubblico v’eranno tanti neo eletti del m5s e molti degli under 30. Ho guardato tutti loro con profonda tenerezza e non credo che siano molti fra loro quelli che hanno capito in quale arena dovranno combattere. Devono essere accompagnati e coltivati. Ed ancora, fra il pubblico vi erano anche Nicola Morra e Angelo Tofalo. Questi ultimi avranno, credo, ruoli delicatissimi e auguro loro di saper scegliere le persone di cui circondarsi. Le ultime righe di questo primo contributo le voglio dedicare ad Enrica Sabatini che con il suo intervento ha dimostrato di essere fra i pochi ad aver studiato approfonditamente il pensiero di Gianroberto Casaleggio ed anche a lei va il mio augurio di proseguire con questo approccio intellettuale oltre che pratico.

Durante la pubblicazione del presente articolo Luigi Di Maio confermava alcune delle anticipazioni di Godot: Un Comitato scientifico per l’analisi dei programmi per il contratto di governo

Godot

P.S. Una cronaca criptica quella che precede ma confido nel vostro intuito, nella vostra pazienza, nella vostra discrezione. Noi siamo qui a difendere il m5s e per mezzo di esso la Repubblica, a differenza di altri.

* Nato a Roma dove consegue la laurea in giurisprudenza presso l’università di Roma La Sapienza. Professione Avvocato del Foro di Torino. Le materie di cui si occupa il mio studio legale vi sono le successioni e il diritto bancario. Il percorso formativo è stato arricchito da una intensa e lunga esperienza teatrale con speciale riguardo alla ricerca e alle periferie.

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