Un bell’articolo dell’Avvenire mi porta a considerazioni sul valore di chi è anziano

picasso-giovane e vecchio

Giovinezza e vecchiaia non sono termini assoluti, e i loro confini si definiscono solo in relazione al tempo. Circolare o lineare, ripetitivo ed eternamente uguale a se stesso o progressivo e unidirezionale. Il moto del tempo e le modalità che di volta in volta gli si attribuiscono sono il fondamento di ogni visione del mondo e dell’uomo. In questa chiave (visione del mondo, dell’uomo e del suo valore) ho letto (e mi permetto di suggerire di leggere) l’articolo, importante di per se per l’argomento che affronta e per come lo ha fatto ma che ieri era significativamente “sbattuto” in prima pagina del quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, l’Avvenire.

Il leggere quei dati e quel ragionamento complessivo sulla salute e sul tempo che passa, mi ha fatto riemergere il ricordo di quanto il pensiero scientifico ormai suggerisce con sempre maggiore autorevolezza sull’immagine del tempo destinata a cambiare chissà quante volte ancora. Come certamente sapete, alcune teorie cosmocologiche suggeriscono che l’universo possa avere molte altre dimensioni, una delle quali  di tipo temporale, che non percepiamo solo perché “compattate”, “arrotolate” su loro stesse. Il queste altre ipotesi e dimensioni temporali, invecchiando e dovendo andarmi a cercare soluzioni ai dubbi esistenziali, ho cominciato a collocare gli inferni possibili e il Paradiso di cui anche Padre Dante ci ha voluto parlare ideando e componendo la Divina Commedia, opera somma che sempre più mi appare “freccia del tempo” che potrebbe, fra le tante funzioni e chiavi di lettura possibili, avere quella di condurci dal passato verso il futuro, passato che potrebbe avere una sua tangibilità e riscontrabilità così come altrettanto il futuro.

Nell’articolo riprodotto che segue, redatto da Matteo Marcelli, presumo giovane adulto, ho visto questo ed altro, forse (anzi, certamente) perché è arrivato, anziano e in difficoltà come mi trovo (ieri a Roma di colpo ha fatto un caldo estivo ed io, sia pur dovendo affrontare una strada di pochi gradi inclinata ho sofferto la mia certa inadeguatezza nell’incedere), di compensare la riduzione delle mie capacità biologiche adottando strategie diverse e utilizzando il patrimonio di esperienze che ha accumulato. Questo blog, forse, è anche questo.

Oreste Grani/Leo Rugens

Schermata 2018-04-21 a 09.43.23Schermata 2018-04-21 a 09.43.51Schermata 2018-04-21 a 09.44.14Schermata 2018-04-21 a 09.44.33Schermata 2018-04-21 a 09.44.51

 

 

Alcuni ci stanno aiutando, altri rimangono indifferenti.

Per scelte personali (la condizione economica in cui vivo), culturali, politiche e di natura organizzativa, ho deciso di ricorrere all’aiuto del mercato chiedendo ai lettori di Leo Rugens un contributo (cifre semplici) per assicurare la sopravvivenza e l’indipendenza del blog.

Mi sono affidato a PayPal ma ho anche la possibilità, se me lo chiedete, di indicarvi un IBAN relativo ad un normale conto corrente.

Trovate quindi – a piede dei post – una novità rappresentata dalla richiesta, sistematicamente ripetuta, di sostegno con il possibile l’invio di piccole cifre.

Ci sarà tempo per chiedervi altro. Fuori dagli scherzi, grazie anticipatamente.

Per le piccole cifre abbiamo deciso di prendere soldi da chiunque con le ormai semplici modalità del versamento sul circuito PayPal usando il nostro indirizzo e-mail:  leorugens2013@gmail.com

la Redazione