Se Giancarlo Giorgetti (non Alberto) vuol diventare ministro del Tesoro, chiarisca la sua posizione sulle slot machine e il riciclaggio di Stato

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Alcuni giorni fa Leo Rugens si è interessato di Giancarlo Giorgetti (uno del fu “network” di Enrico Letta, tra l’altro) date le insistenti voci che lo vedono in predicato di assumere un ruolo importante nel futuro governo M5S-Lega (Una modesta ma serissima proposta…  e Questo Giancarlo Giorgetti…)

Orbene, premesso che anche Giorgetti ha una croce da portare che si chiama “Alberto” senza essere il fratello gemello, Giancarlo Giorgetti ci deve chiarire, sì proprio a noi, come la pensa circa le slot machine e il riciclaggio di stato che ha raggiunto la cifra di 103 mld di euro di fatturato. Lo chiediamo non solo come garanzia, ma perché le notizie che girano e le insinuazioni di alcuni, ci disorientano.

Partiamo dal 2002:

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Ineccepibile, a nostro avviso, ma… c’è sempre un ma se è vero come è vero che il cugino di Giancarlo Giorgetti, tale Ponzellini Massimo, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione a delinquere e corruzione per… “Considerato in passato vicino a Romano Prodi, Ponzellini nella sua nuova veste raccontava invece anche degli stretti rapporti con Giancarlo Giorgetti, tesoriere della Lega. Proprio dal ponte di comando della Bpm, è l’accusa per la quale è indagato, il presidente della banca avrebbe contribuito a finanziarie in modo cospicuo – 148 milioni di euro – alla Atlantis, poi diventata Bplus, con domicilio nelle non trasparentissime Antille Olandesi . Una società che si occupa di gioco d’azzardo, in particolare slot machines, che fa capo al latitante Francesco Corallo, figlio di Gaetano, già condannato a sette anni e mezzo d reclusione per associazione a delinquere a scopo di estorsione.

BINGO! Pardon Jack Pot!

A quale Giancarlo Giorgetti si vuole affidare il comando del fu Ministero del Tesoro? Al Giorgetti-La Malfa o al Giorgetti-Ponzellini?

Segnalo una vicenda del 2015, quando Renzi-Padoan si scontrarono con Nicolò Pollari che mise loro i bastoni tra le ruote per la “nuova gara per la concessione novennale del Lotto. Una torta succulenta, se si considera che il Lotto muove 7 miliardi di euro l’anno, con incassi da 400 milioni per il gestore e da un miliardo (di tasse) per lo Stato. Qui la situazione si è complicata l’estate scorsa, quando un parere del Consiglio di Stato (estensore l’ex capo del Sismi Nicolò Pollari) ha “disintegrato” la bozza di regolamento che i Monopoli di Stato avevano predisposto per la nuova gara.”

Dionisia

Alcuni ci stanno aiutando, altri rimangono indifferenti.

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la Redazione