Ci vuole tanta tanta intelligenza, ce lo suggerisce Marco Dotti

Non ce ne voglia Fabio Scardigli se nel post non ragioneremo di lui – non lo conosciamo ancora, speriamo di farlo a breve – bensì di Marco Dotti, intellettuale da combattimento. Anche se non ci piace generalizzare, è evidente lo scollamento tra la politica e gli intellettuali, fatta eccezione per alcuni che non valgono nulla. Un discorso a parte merita l’università, i cui esponenti, penso soprattutto a medici, economisti, giurisprudenti e  ingegneri si sono prostituiti alla politica e al potere in modo irrimediabile; il versante umanistico è del tutto irrilevante nel Paese.

Chi non si è venduto, o è emigrato o si è chiuso in un silente e cauto operare.

Dotti, come i più avvertiti lettori del blog sanno, è in prima linea nella lotta al riciclaggio di Stato attuato da grandi entità criminali che hanno trovato nel legislatore del settore dei “giochi” un complice vero e proprio. Ma di fronte alla letterale potenza di fuoco delle “aziende” che operano nel settore senza la costituzione di un fronte internazionale sarà impossibile ristabilire la giustizia

Il testo contenuto nel contratto Di Maio–Salvini ci convince fino a un certo punto, mancando il termine “riciclaggio” per esempio:

Gioco d’azzardo

Con riguardo alla problematica del gioco d’azzardo sono necessarie una serie di misure per contrastare il fenomeno della dipendenza che crea forti danni sia socio sanitari che all’economia sana, reale e produttiva, tra le quali: divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni; trasparenza finanziaria per le società dell’azzardo; strategia d’uscita dal machines gambling (Slot machines, videolottery) e forti limitazioni alle forme di azzardo con puntate ripetute; obbligo all’utilizzo di una tessera personale per prevenire l’azzardo minorile; imposizione di limiti di spesa; tracciabilità dei flussi di denaro per contrastare l’evasione fiscale e le infiltrazioni mafiose. È necessaria una migliore regolamentazione del fenomeno, prevedendo il rilascio dell’autorizzazione all’installazione delle slot machine – VLT solo in luoghi ben definiti (no bar, distributori ecc), la limitazione negli orari di gioco e l’aumento della distanza minima dai luoghi sensibili (come scuole e centri di aggregazione giovanile).

Marco Dotti sa bene tutto questo e anche per questo lo stimiamo. Leggendo il testo riportato di seguito e preso a prestito dal blog di Grillo, comprenderete qual è il cuore e il senso dell’attività intellettuale del Nostro, riassumibile nella costante ricerca di come guidare l’agire umano, quando l’umano si sente al di sopra dell’umano stesso o quando agisce al di sotto, piegando l’etica all’egoismo e non alla salvaguardia e al rispetto dell’Altro.

Buona lettura.

La Redazione

 

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