Se non lo avete capito ora si va alla guerra
Il post È ORA DI STACCARE LA SPINA ALLE SOCIETÀ CHE OPERANO NEL SETTORE DEL GAMBLING descrive una triangolazione intelligente tra un gigante della rete (Beppe Grillo e i suoi blog), un coraggioso e lucido esponente del pensiero complesso (Marco Dotti) e questo marginale luogo telematico che ha la sola funzione di chiudere la figura geometrica. Di Marco Dotti (che abbiamo avuto l’onore e il vantaggio culturale di conoscere personalmente) si trova traccia in Leo Rugens; del Grillismo siamo ammiratori/sostenitori della prima ora; di noi, se si è avuta la pazienza e l’onestà intellettuale sufficiente, si sa ormai (quasi) tutto.
Al post che Alberto Massari (un’altra delle nostre frequentazioni intellettuale e passioni emergenti dalla società civile) ha firmato, dedicandogli un pensiero autobiografico in tema, teniamo particolarmente e siamo certi che, altrettanto, non pochi nostri assidui lettori ne stiano cogliendo, valore e implicazioni. E come a volte accade, nostre volontà ulteriori. Una volta tanto, narcisisticamente, siamo noi che vi invitiamo ad estrarre dalla realtà ciò che c’è ma non si vede. Siamo quelli che non hanno avuto pace fino a quando da Via Veneto 13 (un bene della Chiesa) coerentemente con la posizione di Papa Francesco sul tema specifico, non sono stati sloggiati i profanatori con le loro slot, ci sarà un motivo.
Siamo gli stessi che da anni vi ricordiamo la gravissima responsabilità politica di quegli esponenti della poltiglia partitocratica che hanno elaborato prima la teoria ed hanno favorito poi il dilagare della ludopatia e del riciclo del denaro illecito.
Se siamo gli stessi che addirittura in versione provocatoria suggeriamo di usare i beni sequestrati ad Ezio Bigotti (vedi post DESTINARE I 41 MILIONI SEQUESTRATI A EZIO BIGOTTI A INIZIATIVE SOCIALMENTE UTILI) per dare vita a centri dove i ludopati possano essere curati, ci sarà un buon valido motivo. Quella di ieri è giornata da ricordare in questo Paese di pavidi, troppo spesso complici dei potenti e violenti di turno. Nella nostra semplicità e marginalità lo abbiamo voluto fare evidenziando la simultaneità dell’elaborato concettuale di Marco Dotti, ospitato nel blog di Grillo e dell’azione politica del M5S guidato da Luigi Di Maio.
Che il governo fosse un ibrido è certo; che il governo fosse giallo e verde (in realtà, a guardare Pontida, si direbbe blu il colore dei salviniani) lo sapevamo tutti; che il futuro di questo Paese possa essere quello di un luogo geopolitico determinato da una pluralità complesse di spinte capaci di dare vita ad uno stato intelligente esempio e traino per un’Europa dove la macchina degli interessi politici ed economici che l’hanno messa in moto censurando le coscienze anche degli italiani che hanno accettato l’Unione come la migliore possibile e come un dato di fatto, è il vero auspicio.
La macchina europeista ideata per generare sperequazione deve essere fermata nella sua corsa unidirezionale verso la ricchezza di alcuni e la sudditanza di troppi, tra l’altro, con passi di Governo di questa ampia visione etico-morale dalle cento e cento implicazioni economico finanziarie.
Stop quindi senza se e senza ma alla pubblicità per i giochi d’azzardo; stop alla connivenza prezzolata della partitocrazia che ha consentito la strategia vincente delle troppe Atlantis World, dei Francesco Corallo, Domenico Laboccetta, Vincenzo Scotti, Paolo Antonio Grego, James Walfenzao, Giancarlo Lanna, Manlio Contento o di Alberto (non Giancarlo) Giorgetti. Ed ora di quest’ultimo protervo (che significato vogliamo dare alla posa fotografica che vi riproponiamo?) svedese Niklas Lindath e le sue lettere aperte a Luigi Di Maio.
Un buon inizio quello di ieri per una “strategia vincente”. Questa volta atta a rendere “pan per focaccia” a chi era venuto, anni addietro, per spacciare per operazione brillante per le casse dello Stato “l’assoggettamento a prelievo erariale degli incassi degli apparecchi da intrattenimento”.
Se il MoVimento non arretra, la controffensiva sarà vincente. E noi saremo in campo a batterci.
Oreste Grani/Leo Rugens e la Redazione tutta.
P. S.
È l’ora di non perdere lucidità sotto l’effetto della propaganda asimmetrica e incalzante dell’ennesimo uomo della Provvidenza che questo Paese si vede proporre.
Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un susseguirsi di ducetti a rotazione: ora ci pensa lui e il giorno dopo si doveva prendere atto che di un ometto ancora una volta si trattava. Rimaniamo freddi nella mente ma con il cuore sempre caldo e quello che non è stato, sarà.
Come abbiamo scritto, alcuni ci hanno dato una mano e li ringraziamo. Altri, viceversa, sono rimasti indifferenti, pur continuando ad usufruire del nostro servizio.
Evidentemente, e mi riferisco a questi ultimi, ritengono che la richiesta sia un pro forma pleonastico. Così non è. Abbiamo bisogno di segnali di stima (che ci arrivano numerosi) ma anche di piccoli aiuti concreti.
Rinnoviamo l’appello e vediamo cosa succede.
Mi sono affidato a PayPal e a un IBAN (IT39O0760103200001035003324) relativo ad un normale conto corrente.
Trovate quindi – a piede dei post – una novità rappresentata dalla richiesta, sistematicamente ripetuta, di sostegno con il possibile l’invio di piccole cifre.
Ci sarà tempo per chiedervi altro. Fuori dagli scherzi, grazie anticipatamente.
Per le piccole cifre abbiamo deciso di prendere soldi da chiunque con le ormai semplici modalità del versamento sul circuito PayPal usando il nostro indirizzo e-mail: leorugens2013@gmail.com
la Redazione
Allora sarò costretto a ribattezzarmi; da IFIX Tchen Tchen a Little Flower La Guardia? Devo ordinare l’ elmetto?
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Speriamo ( il cuculo ha dei dubbi ma cerca di mantenere un qualche ottimismo)
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