Luigi Di Maio ha stra-ragione a pretendere di fare pulizia nella Ragioneria di Stato e nel MEF
“Ogni parlamentare o suo assistente (per non dire ogni persona che ha avuto incarichi di governo) sa che cosa accade quando un documento “passa troppe porte”. E’ giusto lo sappiano anche i cittadini, che d’altronde di esperienze del genere, nel loro rapporto quotidiano col parastato e la burocrazia, ne hanno continuamente prova. Ora, ciò che ha denunciato Di Maio sul Decreto Dignità non va declinato alla voce “bega di partito” o “cerca alibi”. Di Maio ricopre un ruolo istituzionale e ha denunciato un fatto istituzionale gravissimo. Trovo personalmente ingiustificabile l’atteggiamento di Martina e dei parlamentari del PD che, invece, giocano al rimpiattino, come se fossimo all’asilo infantile. Eppure proprio loro dovrebbero saper bene cosa accade – Governo Renzi, Governo Gentiloni . – quando si tocca il tema “azzardo”: bozze di documenti fatti uscire anzitempo, altri documenti che divergono mandati su un tavolo o su un altro a seconda delle convenienze, documenti depositati al protocollo e misteriosamente cambiati nel corso della notte (Roma è popolata di fantasmi, si sa), etc. Se vogliamo cambiare le cose, si parte da qui, aut aut: o Di Maio ha detto una fesseria, oppure – e a questo punto deve intervenire il Presidente Mattarella, perché è in gioco qualcosa di enorme – c’è chi decide alle spalle altrui e con la faccia altrui e sinceramente non è ammissibile. Che poi i giornali mainstream continuino nel gioco delle parti è ovvio: prendono decine di milioni di euro dall’azzardo, in forma diretta o indiretta, fanno il loro gioco. Ma che sia chiaro che è il loro, non il vostro.”
Così si è espresso Marco Dotti in merito alla denuncia del Ministro Di Maio di interferenze, manipolazioni o sabotaggi del suo “decreto dignità”. Giova ricordare, a proposito della Ragioneria di Stato che l’ex ragioniere “capo” Andrea Monorchio ha un figlio, Giandomenico Monorchio, arrestato per corruzione in merito ad appalti pubblici ruotanti intorno a opere stradali; nemmeno farlo apposta la radice del problema affonda in Calabria. Ovviamente cuore di papà è innocente per l’augusto genitore.
Torniamo a Marco Dotti, un intellettuale che attraverso “Vita” si è battuto come un leone contro le pericolose e criminali lobby dell’azzardo e che dovrebbe essere preso a esempio di come si possano sposare cultura e impegno civile. L’Italia non avrà futuro fino a quando gli intellettuali non riprenderanno il ruolo che spetta loro, ovvero il ruolo di intelligenza / coscienza dello Stato, così come è sempre stato dagli albori dell’Occidente.
Tornando alla denuncia di Luigi Di Maio, ci permettiamo di ribadire il pieno appoggio a operare, per il bene della Repubblica, contro i nemici e i traditori annidati nelle istituzioni e ovunque trovino brodo di coltura.
Dionisia
eheheh! Piano piano!
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Se guardiamo bene neanche poi piano piano! Comunque i leoni ruggenti (spero che si sia capito) non li lasciano certo soli. Mi scuso ma non ho approvato il tuo commento sul tema Fincantieri per gli stessi motivi per cui ho rimosso, questa notte, il post che era stato pubblicato ieri. E non per motivi di censura ma per delicatezza del tema fino ad approfondimenti ulteriori. Se vuoi scrivimi dove sai.
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provate a vedere quali sono gli “stemmi” e la simbologia che utilizza detta ragioneria… e, forse, si potrà comprendere il comportamento di certi traditori della Costituzione…!!!
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Tonino, ci aiuti che dentro a questi labirinti ci perdiamo.
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