La morte a Genova – I legami “tessili” e autostradali tra Giancarlo Elia Valori e la Famiglia Benetton (in Corea [del Nord?]), per tacer di Vito Gamberale

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Marco Martens
[Consigliere regionale del Lazio per m5s, ingegnere civile]
Mai più ponti strallati con tiranti unici in cemento armato. Gli stralli devono essere in trefoli ad alta resistenza a trazione e devono essere ridondanti, disposti a ventaglio o ad arpa. Questo è l’abc dei ponti strallati.
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Per comprendere il presente e prevedere il futuro è necessario conoscere il passato e per poterlo fare o si è Dio o si ricorre agli archivi o si è protagonisti.
Così mi sono rifatto all’archivio di Repubblica dove, scavando con la tastiera, ho trovato alcune interessanti informazioni che prefiguravano diciotto anni fa il disastro di Genova.
La triade Gamberale, Valori e Benetton è oggettivamente responsabile di quanto accaduto, a meno che chi ha presieduto e posside Autostrade S.p.A. non centri nulla con la manutenzione della rete.
A premessa del tutto, riprendo un documento del 28 aprile 2016 immesso nella rete da Raimondo Caria, esperto di risk analisysis, analisi obiettivi e Infrastrutture Critiche dal 1973.
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la Repubblica.it > 2000 > 08 > 29
Il trasloco di ‘Autostrade Spa’ in rivolta più di mille dipendenti
Paolo Russo
Tagli del 25 per cento al capitolo «manutenzione», e stop agli straordinari dei dipendenti. Comincia così il trasloco da Napoli della Autostrade Meridionali Spa e Tangenziale Spa: con oltre 60 chilometri di strada a scorrimento veloce meno presidiata, e con meno personale ai caselli, soprattutto nei fine settimana. Comincia tra le polemiche e la minaccia di uno sciopero a metà settembre la piccola rivoluzione avviata nello scorso mese di giugno, con un ordine di servizio firmato dall’amministratore delegato della società capofila (Autostrade Spa), vengono trasferite sotto la responsabilità della direzione di Tronco di Cassino. Un atto formale che prima dell’estate sembrava non dovesse produrre effetti immediati, ha rivelato in poco più di due mesi le prime conseguenze di un accentramento di funzioni che di fatto trasporta lontano da Napoli l’intero coordinamento operativo che riguarda progetti, appalti, consulenze, acquisti, amministrazione e sistemi informativi delle due società partecipate di Autostrade Spa, che insieme, contano nelle sedi napoletane oltre 1100 dipendenti. L’ordine di servizio, quindici righe firmate da Vito Gamberale, ex dirigente Telecom ora braccio operativo del gruppo Benetton che poco più di un anno fa ha privatizzato la società Autostrade, ha già alimentato nei mesi scorsi le polemiche sulla perdita a Napoli di un altro importante centro direzionale. «Settembre sarà il mese della lotta», si sussurra nelle due aziende. E dei rischi che potrebbero aumentare per gli automobilisti che percorrono la NapoliSalerno e la tangenziale, visto che risulta ridotto notevolmente il budget per gli interventi di manutenzione (più volte le due arterie sono state sotto accusa per il numero di incidenti) e meno vigilate visto che gli straordinari tagliati (vedi più caselli dell’esazione ticket chiusi) produrranno effetti negativi sia sulla circolazione che sui servizi. Sullo sfondo della «vertenza», due posizioni che appaiono al momento contrapposte. Da una parte l’amministratore delegato della società capofila, Vito Gamberale, che ha deciso l’accentramento romano delle funzioni direttive; dall’altra il presidente della Società Autostrade Meridionali Giancarlo Elia Valori, che in questi giorni è impegnato in un viaggio d’affari in Corea insieme alla famiglia Benetton, e che avrebbe già concordato un incontro con i sindacati per metà settembre proprio per raccogliere le istanze dei lavoratori napoletani e portarle in consiglio di amministrazione.
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la Repubblica.it > 2000 > 05 > 29
OLTRE IL GIARDINO : Se i burocrati si mettono all’opera
Alberto Statera
Il compagno Nerio Nesi, 75 anni, ex democristiano, ex socialista lombardiano, ex craxiano, ex rifondarolo comunista, ex grande banchiere e attuale ministro dei Lavori Pubblici cossuttiano ha troppe esperienze di vita e troppa saggezza per non conoscere la Quinta legge di Parkinson dovuta ad Arthur Bloch (lo stesso della legge di Peter sulla specifica incompetenza): “Se c’ è una maniera di rimandare una decisione importante – recita Parkinson – la buona burocrazia la troverà”. Eppure, Nesi, che nel nuovo incarico sta manifestando invidiabili entusiasmi giovanili, quasi pari a quelli che nutre per la collezione di saponiere d’ argento e per gli studi cavouriani, ha fatto il sogno che di qui a pochissimo in ogni regione d’ Italia partirà un’ opera pubblica prioritaria, con l’ aiuto dei presidenti-governatori. Dinanzi al sultano di tutte le autostrade Giancarlo Elia Valori, presidente della Autostrade Spa, delle Autovie Venete, dell’ Aiscat, che gli snocciolava la lista delle migliaia di miliardi pronti da spendere (17.500), il ministro ha messo sul tavolo le opere prioritarie di cui intende essere l’ artefice: si va dalla Variante di valico tra Firenze e Bologna al Passante di Mestre, dalla Salerno-Reggio Calabria alla Pedemontana veneta, dal Terzo valico ligure fino – udite udite – al Ponte sullo stretto di Messina. Per sovrappiù, il ministro cossuttiano, col piglio del banchiere, ha messo nel cesto le dighe mobili di Venezia. Tutte opere che, se le parole fossero mattoni, avrebbero già fatto dell’ Italia il paradiso delle infrastrutture, visto che della più fresca si parla da almeno tre lustri. Basta coi “niet”, ha esclamato Nesi, usando il “no” russo per dare più forza al concetto, i Verdi non possono far parte di una maggioranza di governo e ritenersi investiti del compito di tutelare un settore specifico, va tutelato l’ interesse generale. Ben detto. E tutti saremo grati al ministro se riuscirà a avviare anche un centesimo delle opere enumerate, visto che, secondo i dati di Valori, di qui a dieci anni l’ autotrasporto merci crescerà del 69 per cento e quello passeggeri del 55 per cento, con gli effetti che è facile prevedere. Ma per farlo non basterà neanche la volontà congiunta del governo e dei nuovi governatori regionali perché, a parte i Ronchi e i Boato, l’ Italia che si vorrebbe meno centralista è così ricca di incredibili autonomie che un comunello di poche anime può bloccare la realizzazione della rotta Lisbona- Kiev. Perciò tanti auguri a Nesi, chissà che un comunista non riesca dove sono fallite intere generazioni di democristiani.
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Ora tocca alla politica, prima che alla magistratura prendere l’iniziativa e neutralizzare quanti hanno concorso a causare grave nocumento ai cittadini elettori.
Alberto Massari

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Bellissimo! Anzi di più! F E N O M E N A L E!
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Vorrei che l’amico Alberto Statera, che come pochi conosceva la complessità della personalità di Giancarlo Elia Valori, per un miracolo, uscisse dalla tomba dove prematuramente si è andato a ritirare. Uscisse e mi consigliasse in questo momento drammatico per la vita della Repubblica. Perché chiunque oggi si prepari allo scontro con i veri padroni del Paese ha bisogno di consigli. E noi, lo avete ormai capito, pur disarmati come fossimo il folle Don Chisciotte, ci prepariamo allo scontro. Bravo Massari che con onore porti il nome del vecchio amico e consigliere.
Oreste Grani
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Un Marco Travaglio non guasterebbe….e se poi qualcuno facesse riaprire i fascicoli WHY NOT / Poseidon / Toghe Lucane…..e se poi i 5 Stelle riconsegnano il PRIMATO della Politica e dello Stato su Qualsiasi altro Potere antidemocratico…..
https://www.google.it/amp/s/www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/21/de-magistris-separiamo-i-fatti-dalle-opinioni/99110/amp/
ARTICOLO di Antonio Massari (coincidenze divertenti)
Daje Alberto!
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Daje Matteo, daje!!!!!!!!!
O.G.
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ATLANTIA
Da Wikipedia
“……Nel marzo 2018 Atlantia e Hochtief-Acs (dello spagnolo Perez, quello del Real Madrid) raggiungono un accordo: offerta congiunta per il controllo di ABERTIS sulla base dell’offerta più alta (quella di Hocthief-Acs di 18,76 euro ad azione) per un valore di 18,3 miliardi (l’offerta di Atlantia, ritirata, era di 16,3 miliardi). L’accordo prevede anche che la guida di Abertis spetti ad Atlantia e la presidenza a Hochtief-Acs.[5] Atlantia entra poi con il 24% in Hochtief, gettando le basi per una partnership globale[6] che spazia dalle concessioni autostradali di Atlantia ai servizi di ingegneria di Hochtief.[7]
………..”
GIANCARLO ELIA VALORI
Da Wikipedia
“….Dal 2005 ricopre il ruolo di presidente onorario della Huawei Technologies Italia[2], è poi presidente della holding La Centrale Finanziaria Generale S.p.a.[3] nonché dal 2009 è Presidente della delegazione italiana della Fondazione ABERTIS [4][5].
…..”
http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2009/10/29/Economia/ABERTIS-NASCE-LA-DELEGAZIONE-ITALIANA-DELLA-FONDAZIONE_183240.php
Il Puparo…..
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Azzannato come da tempo suggerivi avvenisse. Ora serriamo le mandibole che come sai esercitano una pressione per centimetro quadrato pari a 600 chilogrammi. E noi che siamo, giustamente, incazzati forse anche di più. Leo Rugens
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Due Pesi SuperMassimi della Storia Italica, frequentatori e Fratelli (?) del Ns. Gattone dissero:
1 “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.”
2 “Le azioni si pesano, non si contano»
Concludo riportando quanto scritto sul libro:
“Bolero. Una perfetta storia italiana”
(libro di Carmelo Abbate pubblicato nel 2014)
“IN RELAZIONE ALLE RICHIESTE PIU’ VOLTE FORMULATE IN QUESTI MESI SULLA CONGIURA DIRETTA CONTRO IL PSI E LA S.V., DOPO LUNGHE INDAGINI SI RITIENE DI POTER AFFERMARE DI AVER INDIVIDUATO IL BURATTINAIO CHE STA DIETRO A TUTTO QUANTO SUCCEDE ATTUALMENTE IN ITALIA. TRATTASI DI GIANCARLO ELIA VALORI UOMO LA CUI POTENZA E’ BEN SUPERIORE A QUELLA DI LICIO GELLI, SUO PROBABILE SUBORDINATO. L’UOMO CHE GESTISCE UFFICIALMENTE UNA SOCIETA’ DI MEDIA IMPORTANZA (La Centrale Finanziaria) E’ ESTREMAMENTE POTENTE . HA COME RIFERIMENTI POLITICI ANDREOTTI E FANFANI, E RIESCE ABILMENTE A MANTENERE AMBEDUE LEGATI A SE STESSO. LA SUA INTROMISSIONE NELLE COSE ITALIANE E’ ENORME, NUMEROSI ALTI UFFICIALI SONO AI SUOI ORDINI. NEI SERVIZI HA AMICI FIDATISSIMI, TUTTI IN POSTI DI COMANDO. ALTRETTANTO AVVIENE IN MAGISTRATURA.
IL GRUPPO, NOTO TEMPO FA COME GRUPPO DI ANGERA (?!), FU OGGETTO DI INDAGINE DA PARTE DEL GENERALE DALLA CHIESA, CHE A UN CERTO PUNTO, SPAVENTATO (ED E’ NOTO CHE NON ERA UOMO DA SPAVENTARSI FACILMENTE) FECE DISTRUGGERE IL RAPPORTO.”
LA POTENZA FINANZIARIA DEL SUDDETTO E’ NOTEVOLISSIMA. ENRICO CUCCIA SI ASCOLTA CON LUI REGOLARMENTE. E’ L’UOMO PIU’ ASCOLTATO DALL’AVVOCATO (GIANNI AGNELLI) E POSSIEDE PARTECIPAZIONI IN TUTTO IL MONDO”
Mai assaggiate bistecche di T-REX
Alleniamo le mandibole allora! Daje
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Che la centrale finanziaria sia una “finanziaria minore”, avrei da ridire, si, forse ora, finanziariamente, ma come P. R. Si difende ancora bene;
considerando che ha avuto tra gli Azionisti tale Michele Sindona, (le esalazioni rimangono sempre stagnanti), defunto avvelenato nello stesso carcere da me ben conosciuto.
Oltre a Sindona, vi hanno bazzicato magnati dell’ industria tipo Pirelli ed Orlando, quest’ultimo parente con tale Giugi Strada, di Scaldasole (PV), nel cui castello, dove riposava Cavour nel periodo di sistemazione Idraulica della Lomellina, prestatomi dallo Strada, mi sono unito in nozze alla mia consorte.
Oltre ad essere cugini degli Orlando, questi tizi sono anche diretti parenti di tali Brivio Sforza discendenti degli ex Padroni di Milano, e Tali Radice Fossati, ex assessori ai lavori pubblici di Milano;
tutti personaggetti, con i quali siglo un accordo di filiera…. Agroalimentare.
Nello specifico non sto a dire che nei loro palazzi milanesi si tenevano e tengono riunioni massoniche di rango!
Senza tralasciare i Bonomi/Bolchini-Signorio, quest’ ultimo, residente a Tortona e forte amico di mio padre.
Tutti personaggetti, ancora molto attivi, nell’ ombra massonica, altri cedenti lo scettro a controllori di pedaggi autostradali. A Tortona.
Infine leggendo le ottime e precise affermazioni, il nome di una altra struttura mi gira continuamente intorno al mio neurone cerebrale : “Internazionale Socialista”…
Peccato sia Mancato il Dr Statera, sarebbe stato un ottimo Velociraptor, che come sapete, questi carnivori, cacciano in gruppo!
io invece sono “velenoso” è per questo che sacrificano finanze per tenermi “al ceppo”!
Hi Fix Tchen Tchen…
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“Finanziaria minore” un bel niente, come opportunamente ricorda il lettore.
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