Dalle macerie del ponte spuntano complotti; sulle macerie del ponte volano gli avvoltoi

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Da alcuni giorni, poche ore dal crollo del ponte autostradale di Genova, hanno incominciato a girare in rete analisi circa la possibilità di che il ponte sia crollato per un attentato così come accaduto per il World Trade Centre il 9.11. Non vi fornisco i link per non incrementare il rumore.

Prima di procedere vi invito a leggere il seguente elenco e la notizia data poche ore fa, oggi 22 agosto 2018 dal corriere.it

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(Fonte: Tecnocrazia e libertà, vedi profilo Facebook)

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Autostrade: Anas-Ferrovie o fondi infrastrutturali al posto di Atlantia
L’Anas potrebbe prendere la gestione della rete senza gara. Il precedente della Strada dei Parchi del 1977.

L’ipotesi alternativa dell’intervento di Cdp, magari attraverso fondi infrastrutturali come F2i. Il nodo dei rimborsi: Mediobanca stima fino a 22 miliardi
di Fabrizio Massaro
«Se si volessero togliere le Autostrade al gruppo Atlantia, perché fare intervenire la Cdp quando abbiamo già l’Anas?». L’esponente della maggioranza, che vuole rimanere anonimo, da un lato smorza l’ipotesi circolata ieri di una discesa in campo della Cassa depositi e prestiti nel più delicato dossier politico-finanziario come il destino della rete autostradale dopo il disastro del crollo del ponte Morandi sulla A10 a Genova e l’avvio della procedura di «caducazione», cioè di revoca della concessione; dall’altro apre uno spiraglio su quello che al governo si valuta per dare una risposta politica senza attendere i tempi della giustizia penale, come ha detto il premier Giuseppe Conte. Vedi articolo originale corriere.it

Troppa carne al fuoco, direbbe qualcuno, troppi avvoltoi, esclamerebbe Tex Willer, troppi delinquenti e poche “guardiani”, pensiamo nella redazione di Leo Rugens.

Andiamo con ordine.

1. Grazie a un servizio della Rai scopriamo che un anno fa, 2017, le autorità libiche hanno vietato il transito su un ponte di Morandi gemello di quello di Genova perché pericolante; è straordinario che un paese nel quale scorrazzano l’ISIS, migranti, trafficanti di petrolio armi cocaina, sotto tiro dell’Egitto, desiderato dai cinesi ecc ecc qualcuno trovi il tempo di pensare alla sicurezza dei propri connazionali.

2.  La notte prima del crollo, su un carro ponte, numerosi operai lavoravano vicino al pilone; possibile che qualcuno abbia minato la struttura, magari lo stesso artificiere del WTC o un suo allievo, magari. Anche qui gira la stessa storia del Pentagono riguardo le telecamere che non hanno funzionato o delle quali non ci mostrano i video. Perché escluderlo alla luce di 4.?

3. L’elenco dei disastri avvenuti sotto la gestione dell’ANAS è spaventosa, a quando la revoca della gestione?

4. A cadaveri ancora caldi, con Atlantia sotto attacco dal Governo Conte a sua volta attaccato per essere stato legale di Autostrade, ANAS lancia la sua provocazione: papparsi Autostrade e chi si è visto si è visto. La tesi dell’attentato, alla luce dell’articolo del Corriere che ci consegna il mandante nonché il movente del delitto, diventerebbe così consistente. Troppo elementare, Watson, troppo elementare.

Non credo alla tesi di un attentato, un fatto estremamente complesso da gestire, non impossibile ma altamente, ripetiamo altamente improbabile, così ci limitiamo a mettere in fila alcune fonti aperte a memoria futura.

A questo punto vi racconto un sogno a occhi aperti: a) alcuni dirigenti di Autostrade e di ANAS vuotano il sacco spontaneamente o meno indicando chi se n’è fregato della manutenzione delle strade italiane; b) alcuni azionisti subiscono furti nelle proprie sedi o abitazioni private; c) alcuni dirigenti nel Ministero dei lavori pubblici si dimettono consegnando documenti e informazioni; d) alcuni controllori si dimettono in silenzio; e) alcuni ex boiardi (nota 1) di Stato cessano immediatamente di mestare insieme a faccendieri più o meno noti.

Questa la pars destruens.

La parte propositiva è anche più semplice e si compendia nei termini: glasnost e perestrojka (trasparenza e ricostruzione [nelle e delle istituzioni prima di tutto]).

Alberto Massari

Nota 1. Dizionario Treccani: boiaro (ant. boiardo) s. m. [dal russo bojar, che è dallo slavo ant. boljarŭ, di etimo incerto; cfr. il gr. biz. βολιάδες che nel sec. 10° indicò i capi dell’aristocrazia bulgara; la forma boiardo attrav. il fr. boyard]. – 1. Denominazione con la quale erano indicati fin dal medioevo i nobili russi, che, in origine capi militari, divennero poi proprietarî di latifondi e di servi; la loro autorità fu gravemente scossa nella lotta contro lo zar Ivan IV il Terribile, nella prima metà del sec. 16°, e cessò definitivamente con la rivoluzione russa nel 1917. Con lo stesso nome si designarono anche i nobili che formavano l’aristocrazia romena e bulgara. 2. estens. Alto dirigente di impresa statale, per lo più con sign. spreg.: boiardo di stato.

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