Messaggio rispettosamente indirizzato a “cucula vigile”: siamo pronti!
Plagiatori, ladri di verità, doppio-triplogiochisti, ci sono sempre stati.
Questa lettera, datata luglio 1503, ne è un’ottima testimonianza. Ma oltre ad essere ciò che è, compare in Leo Rugens per introdurre un tema che ci è caro e che è quello dell’opera dell’ingegno e di chi, mafiosamente, soprattutto in ambiente universitario, se ne impadronisce, sfruttando sapienza e sudore della fronte degli altri. Si capisce lontano un chilometro che sto, sotto rete, alzando una palla perché qualcuno, senza timore alcuno, schiacci.
Ogni promessa e debito, amica “cucula”.
Quando vuole il blog (e non solo) è pronto a pubblicare la sua vicenda e ad assumersene le conseguenze del caso. Siamo pronti anche a farle incontrare specialisti che potranno vagliare il groviglio giuridico in cui si trova. Sempre se lo vorrà. Ho scelto con cura (e spero che si capisca anche con stima e rispetto per la sua vicenda) la lettera di Gerson di Soncino, stampatore, perché divenisse metafora ed esempio analogico. Oggi i tempi sono cambiati (oppure no?) e invece di scrivere suppliche ci si dovrebbe poter rivolgere ai tribunali e in particolare ai TAR. Ma, come vedremo se “cucula vigile” lo vorrà, non sempre basta. A volte sembra essere a Fano nel 1503.
Oreste Grani/Leo Rugens
Aldo nome nobile che dal Latino ai Longobardi si procrastina ai giorni Nostri; Manunzio; un cognome un …programma! Ovvero Gioco di mano, gioco da villano.
Contro ladri ed infami di Stato, la lotta è impari, sempre; il Tar può funzionare a seconda delle dimensioni di una frittata?.. In “Gamba” grande Cuculo Vigile!
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Come vedi passo dopo passo stiamo entrando nel merito e nel cuore anche dei TAR. Particolare attenzione all’ultimo post dedicato a Voarino-Bigotti e al loro alberghetto.
Tienimi aggiornato sugli attacchi legali che ricevi per il tuo sito/blog.
O.G.
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