Stefano Vinti, avvocato: proviamo a pensare e sentire come pensa e sente
Chi scrive usa per sua scelta i mezzi pubblici. Lo faccio da ultra settantenne, con le difficoltà che forse tutti quelli che abitano a Roma sanno. Gli altri, che non vivono nella Capitale, possono immaginare. Sono pertanto un esperto di disagi e di forme di violenza quotidiana che sono impliciti in questa rete di trasporti e negli sprechi che l’hanno accompagnata. Da sempre, direte, che è così, ma a me, come si sarebbe dovuto ormai capire, interessa poco questo pseudo fatalismo. Ho scritto alcune cose sulla Metro C, a suo tempo in due post ( “BEN SCAVATO, VECCHIA TALPA” – IN FONDO AL TUNNEL DELLA METRO C L’AUSPICATA GALERA – METRO C: COSTI RADDOPPIATI, PERCORSI E BENEFICI DIMEZZATI. PROSPETTIVE NELLA NEBBIA – PAOLO GELSOMINI ) ma sotto lo stimolo di fatti di semplice cronaca giudiziaria.
Oggi, viceversa, torno sul tema, con ben altra determinazione e finalità strategica. Lo faccio perché sento parlare intorno alla questione del Ponte Morandi di cose già mille volte sentite e a cui abbiamo dovuto assistere per decenni. La realtà, le responsabilità, le colpe gravi sono state quasi sempre (in realtà sempre) risolte con le abilità di avvocati, magistrati compiacenti, tecnici apparentemente sopra le parti, pronti a farle risolvere a chi di dovere, con le buone o le cattive. Ovviamente mi riferisco ad abilità forensi. Ma alla fine nessuno va in galera se non per il tempo strettamente dovuto alla procedura (solitamente pochi giorni/settimane/mesi), nessuno risarcisce un centesimo e le opere promesse e strapagate non vengono realizzate.
Vi riassumo la vicenda della Metro C utilizzando un articolo del febbraio 2012 a firma Michela Giachetta e Primo di Nicola comparso sul settimanale L’Espresso e rilanciato dal solito Dagospia.
Lo faccio perché mi preme introdurre un elemento di riflessione sul gap che spesso esiste tra carte, chiacchiere e fatti. Prenderò, ad esempio, il caso di un cv di altissimo prestigio (abbiate la pazienza di leggerlo e capirete che mi sono andato a cercare una rogna che più rogna non potrebbe essere) che si riferisce all’avvocato (citare gli avvocati nella rete è cosa pericolosissima perché loro che sanno cosa devono fare e come lo devono fare, se sbagli mezza parola, ti piombano addosso e ti impiombano, metaforicamente ovviamente) Stefano Vinci.
Mi muoverò con prudenza – quindi – ma sentendo che, da utilizzatore della Metro C, ho dei doveri e dei diritti. Non dico niente per ora di definitivo o in spirito polemico o, peggio, accusatorio, ma comincio ad assemblare con il Metodo Investigativo peculiare di questo marginale e ininfluente blog, alcuni elementi di riflessione che inseriti nella procedura denominata a Sasso nello Stagno (dato un fenomeno o un problema, rintracciare, per cerchi progressivi/concentrici, le loro connessioni con livelli di realtà e di spiegazione sempre più ampi e complessi) in stretto rapporto con il metodo Puzzle 1° (costruire uno scenario di senso compiuto utilizzando “tessere informative” apparentemente slegate), con il metodo Puzzle 2° che consiste viceversa nel decostruire uno scenario nelle sue tessere costitutive. E a questi tre approcci investigativi aggiungere, con pazienza e determinazione:
• Il metodo dell’Empatia (= trattasi di ‘empatia culturale’ = identificarsi nell’altro, calarsi nei panni dell’altro, pensare e sentire come l’altro pensa e sente).
• Il metodo della Macchina del tempo–1 [Back to the future = Ritorno al futuro = Dati fenomeni noti e collocati nel passato (a 30-50 anni), accomunarli in una visione transdisciplinare e ricostruirne gli sviluppi sino al tempo attuale].
• Il metodo della Macchina del tempo-2 (Towards the future = Verso il futuro = Dati fenomeni noti e collocati nel presente, accomunarli in una visione transdisciplinare e proiettarne gli sviluppi nel tempo costruendo scenari a 10-20 anni).
• Il metodo X-ray (come verificare la validità di uno scenario)
• Il metodo Tailoring (costruire e presentare la validità di uno scenario corretto)
• Il metodo Masquerade-1 (come rendere valido uno scenario errato)*
• Il metodo Masquerade-2 (come smascherare la falsa validità di uno scenario errato)
• Il metodo Masquerade-3 (come costruire la falsa interpretazione di uno scenario corretto)*
Direte: tutto questo sforzo per un illustre sconosciuto (alla maggioranza degli italiani), per qualche miliarduccio sprecato (non da lui, ovviamente) e per qualche decennio di ritardo sui lavori della Metro C (ritardo non certo provocato dall’avvocato Vinci)?
Ma questa è prassi, direte!
E sti’ cazzi?
Mi è presa così, per amore della anche mia Genova, per quei 43 morti, per come la Capitale è stata ripetutamente violentata per decenni da branchi di maschi infoiati e poi, stordita, umiliata, incapace di riconoscersi, consegnata alla Virginia Raggi, prima donna sindaco di Roma in modo che fosse lei la colpevole di tutto.
Mi preparo a lavorare preventivamente ad una metafora, ad una analogia tra Roma e Genova, tra il ponte e la Metro C con il metodo audace investigativo che chiamerò Sintesi Antinomica, neologismo che sta a significare, da queste parti dove siamo padroni di casa e di ragionamenti, il superamento di un’antinomia.
Siamo in presenza di un percorso didattico per suggerire a chi ci segue, con passione e rispetto, cosa pensiamo delle fonti aperte, mai disgiunte dallo Spirito del Tempo (Zeitgeist).
Per chi non lo sapesse lo Spirito del Tempo rappresenta l’insieme dei pensieri prevalenti, delle tendenze, dei comportamenti di massa, delle attese di un popolo o dei popoli in un determinato periodo storico. In un certo momento storico, la maggioranza degli individui concentra la sua attenzione su un determinato problema o mostra comportamenti tendenzialmente omogenei. E sembra – ma non è così – che tutto questo non sia stato determinato da processi visibili o di cui gli individui siano pienamente consapevoli. Anticipare lo Spirito del Tempo può creare le condizioni per prevenire l’eventuale generazione di infelicità fra gli individui e tra i popoli o, all’opposto, per sostenere ed amplificare eventuali condizioni di benessere. Per cogliere lo Spirito del Tempo bisogna sottrarsi alle trappole della conoscenza parcellizzata e disciplinare e muoversi in una più vasta dimensione di complessità e transdisciplinarità. Non si può cogliere lo Spirito del Tempo con l’occhio della formica. Occorre la vista che l’aquila utilizza nel punto più alto del suo volo. Google, che, al momento, è il motore di ricerca più utilizzato al mondo, ha chiamato Zeitgeist la classifica, che annualmente pubblica, delle parole più cliccate sui suoi database, classifica che può essere considerata un’interessante fotografia degli interessi e delle tendenze espressi nel nostro momento storico a livello mondiale.
Oltre allo Spirito del Tempo ci interessiamo di fonti aperte realtà complesse che tengono conto che ogni persona, gruppo, associazione, istituto, ente, organismo, organizzazione, comunità, è di per se una fonte e, al tempo stesso, un archivio di informazioni, e fa intelligence ogni giorno, poiché reperisce, raccoglie, organizza, conserva, emette informazioni utili a prendere decisioni, dalle più banali di vita quotidiana alle più complesse e determinanti per la vita dello Stato e, perfino, dell’umanità intera. Non esistono, quindi, informazioni neutre, insignificanti e ininfluenti. Il compito dell’Intelligence (e noi ci interessiamo di Intelligence se non lo aveste capito) dei nostri tempi non può limitarsi a proteggere le proprie informazioni segrete e violare quelle dei paesi concorrenti a scopo difensivo. È un problema di cambiamento dei paradigmi culturali. Va ripensato il rapporto e il confine tra informazioni segrete (che non si vogliono divulgare) e informazioni aperte (disponibili e accessibili a chiunque). Spesso, infatti, le fonti aperte rivelano segreti a basso costo e contengono informazioni preziose per comprendere situazioni, relazioni e dinamiche e, così, anticipare gli eventi.
Questa volta tocca all’avvocato Stefano Vinci fare da esempio d’aula.
E vediamo se ci abbiamo preso anche con lui come per altri casi (che non citiamo altrimenti potremmo urtare qualche suscettibilità e far scattare la querela) sempre parlando di avvocati e super esperti in qualcosa.
Ovviamente come è nostra tradizione stiamo parlando di una Prima Puntata.
C’è tempo per querelarci dunque, provare ad intimidirci, fare affermazioni tendenti a farsi considerare estranei ad un sistema di potere che il Governo del Cambiamento (almeno per quella Metà del Cielo a Cinque Stelle) viceversa non solo deve ricordare che esiste ma che, da invisibile ed oscuro (devo mordermi le dita), deve essere reso visibilissimo. Se lo vogliamo sconfiggere.
Oreste Grani/Leo Rugens dotato di tessera intera rete.
Per le piccole cifre abbiamo deciso di prendere soldi da chiunque con le ormai semplici modalità del versamento sul circuito PayPal usando il nostro indirizzo e-mail: leorugens2013@gmail.com
oppure un bonifico a Oreste Grani – IBAN IT98Q0760103200001043168739
A volte certi cv fanno acqua da tutte le parti
https://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/04/20/news/parcelle_d_oro_e_incarichi_in_famiglia_i_nuovi_re_delle_consulenze_alla_regione-57083521/
"Mi piace""Mi piace"
A proposito di acqua (anche se qui non c’entra se non lateralmente), guarda come uno sperduto paesino siciliano, Contessa Entellina (vicina a Corleone e a Piana degli Albanesi), il passaggio tra vecchia mafia agraria e nuova mafia degli appalti è avvenuto intorno all’acqua di una diga (e di qualcuno che, evidentemente, aveva buttato almeno uno sguardo sui fogli catastali …).
http://www.malgradotuttoweb.it/mafia-affari-soldi-di-stato-il-coraggio-di-mario-francese-la-sua-vita-per-la-cronaca/
Ci vorrebbe la penna dell’amico Pompeo per raccontare questo sorgere di un nuovo mondo
"Mi piace""Mi piace"
Provaci tu perché a noi farebbe vero piacere. Poi, se ritieni, ci lavoriamo tutti sul testo.
Buon lavoro.
"Mi piace""Mi piace"
Rischio di rispondere come Leorugens al lettore che gli suggerisce approfondimenti a partire dal post sull’antisemitismo! Sono stati versati fiumi di inchiostro sul passaggio dalla mafia rurale (talvolta descritta, più o meno esplicitamente, come “mafia buona” – sic!) e mafia urbana degli appalti, peraltro “costruendo” un’immagine di discontinuità tra l’una e l’altra non adeguata per un fenomeno così complesso (per il quale, cioè, non ha senso utilizzare categorie di analisi che comprendano l’idea di un processo lineare …)
Al momento, quindi, mi sottraggo all’invito e mi limito a depositare sul blog (divenuto una sorta di blocco di appunti – il problema sarà, poi, ritrovarli!!) una biografia che non solo, in qualche modo, incarna questo passaggio, ma che anche evidenzia la fallacia dell’idea di una “vecchia mafia” di contadini ignoranti con coppola e lupara. Che quella fosse, sin dall’inizio, solo manovalanza da utilizzare per finalità “altre” (proprio come in seguito avverrà con la Banda della Magliana – e non solo) lo ha detto molto meglio di quanto possa fare io lo storico Giuseppe Carlo Marino nei suoi numerosi lavori sull’argomento che, diversamente da altri studiosi (ad esempio, Salvatore Lupo, che è sempre stato propenso a negare la possibilità di quella stessa trattativa che oggi finalmente è verità processuale, anche se ancora incompleta), ha scelto per i suoi studi molto accurati e documentati un approccio divulgativo (e, quindi, educativo) e non rinchiuso nel recinto dei circuiti e dei linguaggi accademici per dire che la trattativa Stato-Mafia è fattore costituente la Mafia stessa (non un deprecabile ma isolato episodio che ha consentito l’ascesa di Berluscutri).
La biografia che segue ha il pregio di mettere in luce un aspetto che, pur essendo sotto gli occhi di tutti, non mi sembra essere stato mai adeguatamente sottolineato. Mi riferisco al ruolo dei medici nel contesto mafioso, non irrilevante se si pensa, ad esempio, al significato sociale del “dottore” nell’ambito di un paesone agricolo quale poteva essere la ormai mitica Corleone.
La laurea in medicina anche come chiave di accesso a relazioni non semplicemente basate sul dominio, come nel rapporto latifondista-campiere-bracciante, ovvero la preistoria. Il processo di accumulazione che parte dalla terra con l’emergere del campiere ha come protagonista il denaro che non consente soltanto di ammantarsi di nobiltà acquisita attraverso i matrimoni delle figlie
(come Paolo Stoppa ha mirabilmente rappresentato) ma anche di mandare i maschi all’Università e di diventare DOTTORE.
Un vero peccato che Marx non abbia studiato il fenomeno mafioso, perché qui la teoria è messa in crisi dall’assenza della fabbrica. Il capitale approda direttamente alla dimensione immateriale di quella che oggi si chiama knowledge society: dal medioevo alla globalizzazione. La violenza, che è implicita nel fenomeno mafioso, pur conservando la sua dimensione eminentemente biopolitica (direbbe Foucault) si sposta dai corpi dei braccianti sottomessi o dagli avversari ammazzati a colpi di lupara a quelli dei pazienti, il cui diritto alla salute finisce per negato in nome di interessi economici che riguardano certamente il denaro, ma anche e soprattutto il potere (dove è il secondo, del resto, a consentire la riproduzione del primo).
Within such a frame (tanto per alludere alla dimensione globalizzata di denaro e potere in relazione al fenomeno mafioso …) non sorprende che, soprattutto nelle facoltà di medicina (i cui afferenti numericamente costituiscono la maggioranza nei Senati Accademici), si riscontrino sempre gli stessi cognomi: sapere e potere, come la storia millenaria della Chiesa insegna, sono la stessa cosa…
Ecco quindi a voi la vita e le gesta (criminali) del dottor Michele Navarra, medico in quel di Corleone, esponente della cosiddetta “vecchia mafia” alle prese con l’acqua della diga -un mare di acqua in mezzo alla Sicilia degli acquedotti mangiasoldi (pubblici)- ed ancora ignaro (o forse no) che un suo parente assai stretto sarebbe diventato, un giorno, il rettore dell’Università di Catania (anche in questo caso, tra l’altro, Wikipedia appare un po’ omissiva …)
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Michele_Navarra
"Mi piace""Mi piace"
Grazie Cucula o come vorrai chiamarti da oggi in avanti. O.G. che ormai conosci personalmente.
"Mi piace""Mi piace"
Cv per cv
https://www.linkedin.com/in/james-walfenzao-5014704
"Mi piace""Mi piace"
Errata corrige: Navarra è rettore a Messina, non a Catania (si vede che non c’era più posto)
http://gds.it/2018/01/30/candidati-del-pd-crocetta-attacca-renzi-primo-uomo-politico-medievale-ditalia_794847/
"Mi piace""Mi piace"
Di Navarra in Navarra
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/10/01/un-esercito-di-parenti-stretti-lateneo-un.html
Ciao da Alice, che firma il lungo post di sopra
"Mi piace""Mi piace"
Nervosetti, eh?
"Mi piace""Mi piace"
👮👮👮👮👮👮👮👮👮👮👮👮👮👮👮
"Mi piace""Mi piace"
Senza Nessun Imbarazzo o Vergogna
https://www.giustamm.it/ga/id/2016/2/5182/d
"Mi piace""Mi piace"
Leggi tra qualche minuto il comunicato stampa manifestazione Camera dei deputati. Ti inserisco tra i presenti. Fammi sapere. Mi farebbe molto piacere riprendere ragionamento in corso.
"Mi piace""Mi piace"
Sì, l’ho letto, ma poi è scomparso. Cosa sta succedendo??
Sì, fa piacere anche a me.
Chiamerò Alberto
"Mi piace""Mi piace"
A quanto pare, la procura di Roma si sta muovendo ( sentenza scritta male …)
https://www.agimeg.it/pp2/maxipenali-procura-corte-conti%e2%80%8e-il-danno-da-disservizio-ce-stato-altrimenti-non-si-sarebbe-fatto-ricorso-al-preu-forfettario
Uno, però, si potrebbe domandare cosa sta facendo la procura di PERUGIA, competente per i reati commessi da magistrati, riguardo a quanto pubblicato dall’Espresso nel maggio 2017 (“Vinti un negoziatore di cause”)
"Mi piace""Mi piace"
Mio caro Leo Rugens, pur se dotato di tessera intera rete hai dimenticato che non è solo la metro a farti soffrire. Infatti, il ricorso al lodo arbitrale sembra essere un vizio più tenace di quello del fumo
https://roma.repubblica.it/cronaca/2014/10/31/news/marino_da_pignatone_per_l_arbitrato_da_77_milioni_all_atac-99454943/
"Mi piace""Mi piace"
Continua la VINTEIDE (mi permetto di suggerirla come categoria del blog)
https://www.iltempo.it/roma-capitale/2014/10/31/news/atac-senza-benzina-pignorati-77-milioni-958671/
VAE VICTIS (guai ai vinti – e poi dicono che il latino non serve): potrebbe essere il nuovo grido di battaglia (cuculo in vena di battute stupide anche per via di un pomeriggio abbastanza positivo – aveva ragione Alberto)
A domani, allora
"Mi piace""Mi piace"
E comunque, riguardo al pomeriggio, vale sempre TIMEO DANAOS ET DONA FERENTES! Della serie: fidarsi è bene, non fidarsi is better
"Mi piace""Mi piace"
Segnalo che il 30 novembre 2018 il Fatto Quotidiano riportava la notizia che la posizione di Francesco Corallo (Stefano Vinti era il legale di Bplus, poi Global Starnet) è stata stralciata dal processo che lo vede coinvolto insieme a Fini e Tulliani per la MANCATA NOTIFICA dell’udienza preliminare. Siccome già alcune “talpe” alla Procura di Roma (oltretutto legate all’ambiente delle slot) sono state pizzicate a giugno-luglio, e siccome so bene come funzionano questi giochetti di notifiche che non arrivano, mi domando se la Procura di Roma sia stata davvero bonificata da certi personaggi.
"Mi piace""Mi piace"
In un articolo de La Verità del 9 aprile 2017 si evidenzia come già il mafioso Gaetano Corallo, padre di Francesco, fosse stato “graziato” in un processo del 1977 per via di una MANCATA NOTIFICA … A quanto pare, quindi, le talpe sono lì da anni …
"Mi piace""Mi piace"
E infine, secondo quanto riportano numerosi quotidiani nazionali (fino ad oggi molto timorosi rispetto a questo soggetto che sistematicamente rispunta in tutti gli scandali degli ultimi 10 anni – imprenditore Fusi & cricca, porto di Imperia-Scajola-Bellavista Caltagirone, ATAC, Metro C, Consip-Romeo, Global Starnet-Corallo, Moggi, Cota … e qualcuno l’ho certamente dimenticato), FINALMENTE sembra che per il caro avvocato si stiano aprendo le PpORTE DELL’INFERNO (cioè di Rebibbia). Sarà davvero così? O, grazie a chi lo ha protetto fino ad oggi, riuscirà a farla franca? Speriamo di no!!
"Mi piace""Mi piace"
Ma questa inchiesta “prossima alla chiusura” che fine ha fatto?
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/05/26/roma-metropolitane-le-mazzette-allex-adRoma02.html
"Mi piace""Mi piace"
Ma guarda un po’! Adesso anche bitcoin e blockchain, l’avvocato …
https://www.coinlex.it/consulenza/?cn-reloaded=1
"Mi piace""Mi piace"
Da quando è indagato dalla procura di Roma, ha cambiato il sito web, dal quale alcune cose sono sparite (ad esempio: la sede in Romania).
Nel nuovo sito c’è un nuovo cv, da cui si evince che 1) è privo del titolo di dottorato di ricerca (e non si capisce come sia possibile che sia diventato ordinario -in realtà io lo so perché ho l’imbarazzante verbale, anche quello scomparso dal sito di TOR VERGATA); 2) era un tecnico-laureato (alcuni divennero ricercatori senza concorso).
http://www.vintieassociati.org/le-persone/stefano-vinti/
"Mi piace""Mi piace"