Fermate il mondo che voglio scendere! Così si diceva saggiamente un tempo…
La verità è che stanno ri-venendo a galla (pochi giorni addietro è stato il decennale dell’effetto domino del fallimento della Lehman Brothers) tutti i guai peculiari di un mondo dominato dalla finanza d’azzardo (figlia a sua volta di un rapace uso delle risorse del Pianeta, primo fra tutti i’insanguinato petrolio) e dalla cultura oligarchica e violenta di quei massoni che, fraintendendo il dettame profondo della cultura a cui si sarebbero dovuti ispirare (l’uguaglianza, la fraternità, la legalità), si sono abbandonati all’orgia permanente del piacere – opposto – di sentirsi semidei che traggono la loro giustificazione d’essere dal sopraffare l’altro da se, riducendolo non solo a merce di scambio ma considerando – al massimo – l’Uomo “dozzine di uova” per farne omelette. Ci sono troppi che si sentono autorizzati (da chi? quando? come? perché?) durante la breve vita che gli è concessa, di fare frittate con i corpi, i sentimenti, le aspettative dei loro indifesi fratelli. Oltre a questi personaggi demoniaci si devono ricordare anche i “cherubini” che gli fanno cornice e corte. Il caso più noto di entusiasmo esegetico e cazzafrullone mal riposto – come ci ricordava il professor Nouriel Roubini in un suo saggio del 2010 – è stato, nel cuore del ciclone finanziario che ancora perdura, quello di Donald Luskin (chissà che fine ha fatto questo cazzone?), un commentatore finanziario considerato un’autorità in materia di mercati finanziari. Il 14 settembre 2008, Luskin ha scritto per il Washington Post un editoriale nel quale si diceva convinto di una rapida ripresa. “Certo – ammetteva – nell’economia vi sono alcune situazioni problematiche … e i timori che circolano sulla Lehman Brothers… ma nulla di tutto questo sarà causa di depressione. E aggiunse: “Chiunque affermi che stiamo per entrare in recessione si sta inventando una propria definizione personale di recessione”.
All’indomani, la citata Lehman Brothers, chiese la liquidazione volontaria dando il via all’effetto domino che ancora perdura. Almeno per alcune centinaia di milioni di esseri umani.
Quando osservo il divenire delle cose, ormai quasi ovunque sulla Terra, ho la sensazione di trovarmi nel retro bottega di una infernale humburgheria dove non disdegnano di servire “uova strapazzate” fatte coi corpi di donne e uomini ben conditi con rosso ketchup.
Immaginate, ad esempio apparentemente minore, cosa sono le vite (la veglia e il sonno), dei quindici orchi sauditi convocati appositamente in Terra Turca, per fare a pezzi un altro vivente, che era, viceversa, in attesa di andare sposo? Immaginate quali vite vendute siano ormai quelle di chi ha dovuto, rondella senza senso di un macabro ingranaggio, prestarsi a sbrindellare il corpo di Jamal Khashoggi che il tiranno di turno sentiva minaccioso per il suo diritto ad agire, violento e sanguinario, da predone del deserto, fintamente evolutosi in saggio politico civilizzato?
Molti, dalle nostre parti italiote (o idiote?), si considerano importanti in quanto autorizzati a fare business con mostri come questi e a sentirsi qualcuno perché accolti alle corti di questi re. Se questo è il frutto del nuovo ordine mondiale che si vuole imporre sul terreno economico-commerciale e diplomatico-strategico che guerra “senza quartiere” sia tra questa proposta e qualunque altra, ma non questa.
Nessuna crescita per qualità e felice convivenza pacifica è stata cercata da nessuna classe politica al potere. Non un esempio virtuoso è stato favorito. Ovunque si è tentato di costruire le condizioni di una proposta di convivenza pacifica, figlia a sua volta della cultura della fraternità, massoni sanguinari, tirannici ed egocentrici, nemici del loro stesso credo, hanno ritenuto opportuno e loro diritto ricorre a qualunque mezzo per non far mettere radici a questa pianta bella e fruttuosa. Sono decine i percorsi mandati in rovina perché non avvenisse in modo compiuto un solo esempio sul Pianeta di modello equo di società indirizzata verso l’elevazione spirituale dell’Umano.
Il modello (segreta aspirazione di tanti miserabili nati liberi ma desiderosi solo di servire) sono stati i palazzi sfarzosi abbelliti con marmi, rubinetterie d’oro, statue pacchiane provenienti dal mondo intero (le dimore di questi sauditi sembrano tutte dimore dei “Casamonica” all’ennesima potenza!!!!) e l’assenza di qualunque condizione di rispetto per l’essere umano nella sua preziosità in quanto singolo e irripetibile, nulla è stata considerata rispetto alla quotazione del petrolio.
L’uomo fatto a pezzi con la motosega è metafora dello spezzatino permanente che la cultura dell’arricchimento smodato per alcuni rispetto all’impoverimento degli altri ci propone. Vi propone. E nel proporvi questo assetto di vita tende a tenervi nel Rotor della disinformazione quotidiana per farvi dimenticare chi siete e verso cosa avreste dovere/diritto di indirizzare la vostra vita: la felicità vostra e quella degli altri viventi.
Sono decenni che i tiranni vi raccontano (molti giornalisti servono esclusivamente a questo e quando, viceversa, disturbano pensando, li si uccide) di titoli che salgono e che scendono in un eterno ottovolante e nel farlo omettono di spiegarvi le cause artificiosamente costruite perché questa altalena produca, per loro e solo per loro, ricchezza e potere. A voi le informazione di listini che non vi consentono, in apertura e in chiusura dei telegiornali (ma in realtà ormai istante per istante), di capire altro che il dollaro si prende o meno la rivincita, che l’euro sale o scende, che i dazi vengono aumentati o diminuiti. Cioè, niente di niente. Oppio a tonnellate e quando provate a dire “ma” siete già dentro al bombardamento effettuato con macchine volanti ipertecnologiche costosissime che avete dovuto pagare voi perché ad alcuni (loro) fosse consentito di massacrare altri. A volte anche voi e i vostri figli. In quel caso lo fanno per voi perché così smetterete di preoccuparvi per la Borsa che scende o che sale. Perché voi, nel frattempo, siete scesi sotto terra qualora si fosse riuscito a ricomporre il vostro corpo e seppellirvi dignitosamente.
Come si diceva tanti, tanti, tanti anni addietro, fermate il Mondo che voglio scendere!
Oreste Grani/Leo Rugens che nessun “chicco d’uva” riuscirà a distrarre o a fermare.
Il Giornalista -Blogger Arabo che ha fatto la stessa fine di Roveraro (se vogliamo ergerci a giudici!), ha qualche parentela con il Suo omonimo Adnan defunto lo scorso Anno e re della ferramenta?
Da Re Salman ai Casamonica, stesso livello cerebrale, abbiamo assistito alla chiusura del cerchio cerebrale del livello Umano, “Gli estremi si toccano”.
Per quanto Gli Ideologi ed Ideali della Massoneria, penso non siano nemmeno più in grado di rivoltarsi nella tomba, gli uni, mentre gli altri si sono vaporizzati, come “lacrime nella nebbia”…
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