Si avvicina il Giorno del Giudizio

La bella, il brutto e il dissidente
++ Shalabayeva: a giudizio Cortese, Improta e altri 5 ++
Prosciolti poliziotta e tre funzionari ambasciata Kazakistan
(ANSA) – PERUGIA, 16 NOV – L’ex capo della squadra mobile di Roma Renato Cortese e l’allora responsabile dell’ufficio immigrazione Maurizio Improta sono stati rinviati a giudizio dal gip di Perugia per il presunto rapimento di Alma Shalabayeva.
Stesso provvedimento per il giudice di pace Stefania Lavore e per quattro poliziotti coinvolti a eccezione di Laura Scipioni prosciolta “perche’ il fatto non costituisce reato”. Prosciolti anche i tre funzionari dell’ambasciata del Kazakistan per i
quali e’ stata riconosciuta l’immunita’ diplomatica. (ANSA).
Poche righe per sancire una volta di più che la distorsione, ennesima, della “ragion di Stato” porterà sul banco degli imputati i meri esecutori di una azione che ha solo ed esclusivamente nel livello politico la responsabilità. Tuttavia saremmo ingenerosi nel dimenticare il livello istituzionale responsabile di fornire al decisore le informazioni necessarie per valutare le conseguenze di una scelta.
Stabilire se siano maggiori le responsabilità del politico o dell’istituzione, che definire intelligente sarebbe troppo, ci porterebbe alla classico dilemma dell’uovo e della gallina, tuttavia va ricordato che un “autorevole” rappresentate della seconda ebbe a dichiarare che l’intelligence di un paese rispecchia la qualità della classe politica, il che, detto da uno che ha cominciato la carriera pre Mani Pulite e l’ha terminata alla fine del ventennio berlusconiano ci fa domandare che tipo di autovalutazione uno così si potrebbe dare…
Saremmo però disonesti nel tacere il comportamento degli homines novi che dopo avere compiuto un viaggio fino ad Almaty per incontrare la signora Shalabayeva non hanno dato alcun seguito alla vicenda, pur avendo tra le mani il laccio con il quale avrebbero potuto e dovuto strangolare una delle tante teste dell’Idra che devasta la Repubblica.
Anche l’autorevole senatore Mario Michele Giarrusso aveva tuonato dagli scranni del Senato, guadagnandosi l’attenzione di chi declina l’interesse superiore della Nazione principalmente verso i propri interessi.
Nonostante il sottoscritto si fosse guadagnato l’attenzione di Gianroberto Casaleggio e di Luce Eleuteri che favorivano la pubblicazione di un e-book (Shalabayeva Il caso non è chiuso) alla fin fine l’affaire Shalabayeva (il termine francese oltre a omaggiare Sciascia indica nei francesi i veri vincitori della faccenda) è stato quasi insabbiato, quasi, giacché la notizia di apertura ci ricorda che la vicenda non è finita e non finirà bene per i soliti pesci piccoli.
Vogliamo fare qualcosa ora che si è al Governo?
Alberto Massari
Altrettanto grave l’intervista del ministro BUSSETTI su Repubblica (versione cartacea, pag. 20) che, dal MIUR pieno di massoni, NON SPENDE UNA PAROLA SUL SUICIDÒ DI LUIGI VECCHIONE, ma manda un messaggio ben preciso a chi lo deve ricevere: il viceministro FIORAMONTI NON HA LA DELEGA PER LA RICERCA
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Altrettanto grave l’intervista del ministro BUSSETTI su Repubblica (versione cartacea, pag. 20) che, dal MIUR pieno di massoni, NON SPENDE UNA PAROLA SUL SUICIDÒ DI LUIGI VECCHIONE, ma manda un messaggio ben preciso a chi lo deve ricevere: il viceministro FIORAMONTI NON HA LA DELEGA PER LA RICERCA
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È evidente che quella che è in corso è una RESTAURAZIONE (pilotata? Da chi? o un baratto? – via la flat tax)
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