Complessità cibernetiche
Qualche giorno addietro ho visto al Convegno INDUSTRIA DELLA DIFESA E AUTONOMIA STRATEGICA EUROPEA (6 novembre 2018 – ore 9 – 13 Sala del Tempio di Adriano della Camera di Commercio di Roma Piazza di Pietra, Roma), seduto tra il pubblico, l’ing. Alessandro Zanasi. Era molto impegnato nel prendere appunti e mi sono trattenuto dall’andare a salutarlo dopo alcuni anni in cui non ci siamo visti. Se dovesse recuperare in automatico (è uno dei massimi esperti in questa scienza cibernetica) il suo nome da me citato lo saluto cordialmente e con il ricordo di un uomo di grande valore scientifico e patriottico. Pensando a lui mi sono spinto a recuperare negli archivi elettronici del materiale che oggi ripropongo.
Penso di non fare un’operazione meramente narcisistica (un po’ di amor proprio e di piccola fierezza ovviamente c’è) nel (ri)mettere in rete quanto a suo tempo (anni addietro) abbiamo in Ipazia Promos, con Ariela Parracciani, Alberto Massari, Daniela Lisi, Simona Salvi 1°, Simona Salvi 2° (erano omonime), Celeste Taliani Stefano Sacchi, Giampaolo Colletti prodotto, anticipando problematiche e valorizzando temi che poi sono stati ripresi da chi, con ben altre capacità, ha perfino fatto diventare i contenuti di questo sforzo preveggente, programma di un movimento politico.
Faccio un primo esempio con un servizio che la giornalista Barbara Carfagna girò nei nostri uffici di Palazzo Cenci, il 23 marzo 2012, usufruendo di presenze autorevolissime (Luciano Floridi, Alessandro Zanasi, appunto e Liviu Muresan, per citare tre specialisti di complessità cibernetiche) che avevano animato poche ore prima il Convegno “Lo Stato Intelligente. I finanziamenti europei per l’innovazione e per la Sicurezza” del 23/3/2012 presso la Camera dei Deputati di cui altre volte avete potuto leggere.
Sto semplicemente utilizzando, con un tasso di scientificità, la Macchina del Tempo di cui avete sentito anche scherzosamente parlare per recuperare fatti concettuali e dare a Cesare quel che di Cesare, intendendo per “Cesare” quella pattuglia di eroi che da quei giorni non sono arretrati di un centimetro sul terreno della visione politica etico-morale che avevamo scelto e a cui siamo rimasti fedeli. Non nei secoli ma, negli anni, certamente, sì. Anni in cui abbiamo elaborato, forma e sostanza, di una scuola di intelligence culturale che oggi compie i primi passi sperimentandosi nel Corso di Formazione alla Polis.
Oreste Grani/Leo Rugens che ogni tanto si meraviglia di cosa siamo riusciti a fare ostacolati sempre, favoriti mai.

Luciano Floridi