Khassoghi o Khashoggi la complicata morte del “giornalista” saudita secondo Antonio De Martini
Pubblichiamo la riflessione dell’informato Antonio De Martini in merito alla “scomparsa” del “giornalista” (uomo di intelligence saudita) Khassoghi perché ci aiuta a comprendere ciò che chiaro non è, pur lasciando aperta la domanda: perché hanno ucciso un uomo così? Senza il movente un omicidio non si risolve anche se si trovasse l’esecutore dell’atto.
Sappiamo per certo che il Presidente Trump non molla l’alleato del deserto, stando alle sue dichiarazioni, e la ragione sarebbe un mega appalto da oltre 100 mld di dollars per armi acquistate dai sauditi per quale ragione? Se tanto ci da tanto, quando De Martini avvertì che erano state acquistate armi per 6 mld di dollari da parte saudita, armi utilizzate contro lo Yemen, vuoi vedere che queste potrebbero essere utilizzate contro l’Iran?
Noi auspichiamo proprio di no.
La redazione
P.S. “Khashoggi” è la traslitterazione americana, “Khassoghi” quella di De Martini
DISINFORMAZIONE DUAL USE
( lo sapevano a loro insaputa 🙂 )Antonio De Martini
Dopo un mese e mezzo di analisi e « assessement » la CIA ha confidato al Washington post che il sig. Khassoghi è stato ucciso in maniera premeditata e che Mohammed ben Saman « non poteva non sapere ».
Un po’ come dire che – essendo state cambiate le tendine a casa di Lucia – Lucia non poteva non sapere.Ma cosa fa Lucia dietro le tendine?
Cerchiamo di capirlo assieme tra le pieghe dell’articolo.
Rileggendo attentamente, si scopre che l’ente spionistico USA voleva far sapere che :
a) il fratello di ben Salman , ambasciatore negli USA , é stato intercettato mentre al telefono dava personale assicurazione di incolumità al Khassoghi se si fosse recato al consolato di Istanbul.
b) Khassoghi – assicura l’anonimo funzionario americano – non era intercettato perché , essendo residente in Virginia, era considerato alla stregua di un cittadino americano e la CIA ha proibizione di operare sul territorio USA.
c) la CIA, giura un altro anonimo, non ha mai saputo in anticipo le intenzioni saudite.
d) Mohammed ben Salman é ben insediato al potere e la vicenda non dovrebbe influire sulla successione.
e) concludono chiedendosi se, dopo aver mandato a morte chi ha obbedito, ben Salman troverà ancora gente disposta a obbedirgli .
DECODIFICA:
Sul punto a) . É la prima volta che la CIA ammette di aver intercettato un diplomatico straniero. ( le intercettazioni dei russi con il gen Flynn le fece l’FBI, competente per territorio). L’ambasciata saudita,certa dell’impunità, ha smentito ogni contatto tra l’ambasciatore e Khassoghi.
Si cerca di nascondere quale sia stata l’esca che ha attirato K nella trappola.L’aver parlato di intercettazione di una ambasciata è molto grave per un ente che vive di intercettazioni. Per un caso analogo in Inghilterra cadde un governo ( Baldwin).
Sul punto b) sempre il telefono: la motivazione dell’equipollenza tra un saudita residente in Virginia è un cittadino USA è patetica. Reggerebbe solo se spiegassero che le “telefonate non registrate” erano fatte dal quartier generale della CIA e mettono le mani avanti per non darle a un magistrato USA.
È prassi riconosciuta che quando devono sorvegliare qualcuno in territorio americano , si rivolgono ad agenzie investigative che operano legittimamente. Se non l’hanno fatto è perché non potevano decentemente incaricare un’agenzia di autospiarli…
Siamo al punto c). È plausibile che la trappola sia stata registrata, ma ascoltata soltanto in un secondo momento e se sono coinvolti telefoni CIA, lo sono anche funzionari dell’organizzazione.
Imbarazzante.
È prassi antiterrorismo imposta dagli USA al mondo intero che – per visti e ogni altra pratica- ci si rivolga al consolato dove si risiede.
Un omicidio negli USA potrebbe essere investigato e coi magistrati non si scherza . L’invio del malcapitato a Istanbul dimostra la premeditazione anche di parte americana.
d) “Comunque ben Salman è un uomo nostro, si, in effetti tende a non avere una cultura del limite, ma non intendiamo cambiare cavallo in vista della successione, anche perché ha accoppato ogni altro candidato papabile con L’eccezione del cugino ben Nayaf.” Per ora.
Sul punto e) parlano di ben Salman , ma intendono rivolgersi ai loro capi. Ben Salman di assassini ne trova quanti gliene pare e questi non è detto che li faccia ammazzare. Comanda lui. Incontrastato .
In altre parole, alcuni responsabili CIA hanno paura che si scopra che erano complici consenzienti ( e Co-pianificatori) dell’assassinio di un loro uomo in combutta con il principe assassino e hanno deciso di resistere a oltranza giocando in anticipo ( e a rate) la carta del “l’abbiamo saputo tardi e non abbiamo potuto impedirlo .”
Come per Pearl Harbour.
Restano al buio l’esca che lo ha spedito a Istanbul e le motivazioni dell’assassinio, dato che gli articoli di K non smuovevano un bel nulla e possono essere presi seriamente solo a Washington.
L’uomo proveniva dall’intelligence saudita e la trappola doveva essere perfetta perché abboccasse.
E, finora, nessun magistrato che indaghi, mentre per il culo di una cameriera, a New York si mosse il procuratore in persona arrestando il Direttore Generale del Fondo Monetario.
Solo chi non conosce Antonio De Martini (ed io lo conosco dal lontano 1964) può soffermarsi sull’espressione ultima relativa al “culo di una cameriera” distraendosi sull’acume dell’analisi offerta alla rete. Come al solito “Tonino” è un fuoriclasse, come nessuno, rispetto a queste spy story. Altrettanto è il principe dei “maschilisti”. Non si può avere tutto da un vecchio amico a cui mando un saluto. Da come esamina la vicenda, mi sembra che stia anche bene di salute.
Oreste Grani
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Io mi chiedevo, ma l’Arabia Saudita, negli anni scorsi, da quale governo straniero ha comprato le armi? Poi mi chiedevo, ma i dirigenti del PD sempre prodighi di dichiarazioni su tutto lo scibile umano, perchè quando si parla di Arabia Saudita se ne stanno sempre zitti e muti. Non c’è nessuna relazione fra queste mie due domande, sia ben chiario. E’ che i pensieri mi saltano in testa così, senza nessuna connessione fra loro.
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Complimenti ad A. De Martini per la dettagliata analisi; Questi Americani!
Hanno imparato molto dagli Italiani ed israeliani!
Anche in Italia in questi giorni ci si muove nell’ Ombra, in merito a Silvia Romani, Libia, Turchia, Somalia e Cooperazione; perennemente e segretamente legate tra loro.
Di tutto ciò Lupo Alberto ed il Suo Nuovo Entrante, Carta Gen della GdF, dovrebbero saperne a “Bizzeffe”, senza fingere di cadere dal pero.
In particolare quando si tira in ballo Al Shabab, nuovamente, forse fare un viaggetto al carcere di Oristano ad interrogare i due vecchietti Partenopei, ci si potrebbe Illuminare.
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