Berlusconi entra nel Guinness dei primati

5 dicembre 2018

Ci sono padri e padri. Così come ci sono ovviamente figli e figli. Il padre del dirigente politico Luigi Di Maio, ha fatto ciò che ha fatto e lo sta raccontando, con dovizia di particolari, al mondo intero.  Che ognuno pesi comportamenti e conseguenze reali di tali scelte illecite sulla vita politica di Luigino. Il padre di Silvio Berlusconi ha fatto ciò che ha fatto (ha tenuto, ad esempio, ben protetti, perfino riconoscendogli degli utili, i conti correnti di alcuni esponenti di rilievo della mafia, come abbiamo chiaramente scritto nel post Ma a uno che ha fatto i soldi esclusivamente grazie a suo padre (Berlusconi Luigi) come potete ancora credergli? ponendoci, con largo anticipo, il problema dei padri e dei figli), determinando nella vita di Berlusca un tale influenza (di forma e sostanza) da chiedersi chi dei due, Luigi o Silvio, abbia avuto più responsabilità per quanto, per decenni, successivamente, è accaduto a voi tutti e alla nostra comunità. Compreso l’episodio, ormai accertato, dei cinque milioni dati a Ruby per non raccontare, con dovizia di particolari, perché il presidente del consiglio dei ministri la considerasse il suo culo. Vista la cifra sborsata, possiamo realisticamente e senza volgari insinuazioni, ritenere che il culo fosse quello di una minorenne. Dicevo che un qualche cambiamento nella scala delle influenze di padri sui figli è sotto gli occhi di tutti. Ovviamente non ci siamo ancora (molte cose non dovevano accadere e soprattutto, essendo facilmente verificabili prima della candidatura di Luigi Di Maio a premier, dovevano, in un Paese con una stampa libera, essere rese pubbliche, prima del 4 di marzo u.s.) ma per ben altri motivi. Motivi che sono di sostanza culturale e di impreparazione alla complessità geopolitica in atto e quella facilmente ulteriormente ipotizzabile esserci dietro alla ipotesi recessiva sbandierata in queste ultime ore.

Direi comunque di non farsi troppo distrarre da questa vicenda di dettagli amministrativi riguardanti i Di Maio.

La posizione di Di Maio si rafforzerà o meno per altre problematiche. Piuttosto tornerei sulla domanda regina , per capire l’aria che tira, di chi abbia imbeccato le IENE e cosa trasversalmente voglia aver mandato a dire al Di Maio figlio. Che evidentemente resiste più di quanto si potesse immaginare su alcuni punti del contratto. Il che, paradossalmente, lo fa risalire nella stima per lui.

Torniamo alla notizia succosa attinente le intimità sessuali di Berlusconi. Mentre era intento a ben governare il vostro Paese, a fare nomine delicatissime per la sicurezza della Repubblica, per l’approvvigionamento energetico, per la protezione delle infrastrutture quel lestofante era nelle mani di gente che conosceva la vera data di nascita di Ruby e, prima di lei, quella  di altre ragazzine, tanto da aver fatto decidere Veronica, all’epoca sua moglie, a prendere le distanze dal maritino, evidentemente, a suo dire, frequentatore di adolescenti. E, ora che l’avvocato Egidio Verzini ha parlato (in realtà queste cose non è la prima volta che le racconta), sappiamo che diceva bene quella santa donna di Veronica. Cosa io pensi di Silvio lo si può dedurre facilmente leggendo alcuni post del blog ma quello che oggi aggiungo e che ogni centesimo che Berlusconi può aver dato l’impressione di aver saputo fare (io sono un super imprenditore e vi facci vedere come metto in carreggiata l’Italia) lo deve all’attività di suo padre Luigi e a quella della Famiglia Previti, il padre Umberto e il figlio Cesare.

Lo dico agli ultimi fedelissimi: dovete vedere calare nella tomba il corpo di Silvio vostro per accettare l’idea che se non faceva la “sola” di Arcore, con la complicità appunto di Cesare Previti, il vostro non sarebbe diventato nulla di nulla?

Oreste Grani/Leo Rugens

P.S.

Il titolo si riferisce al prezzo più alto pagato al mondo per il lato B di una minorenne.

A meno che l’avvocato Egidio Verzini, per motivi incomprensibili abbia deciso di farsi radiare dall’ordine.

P.S. al P.S.

Per chi si fosse distratto rispetto alla “sola di Arcore” (come la vicenda passerà alla storia) pubblico l’elenco dei beni che furono comprati con il famoso tozzo di pane girato alla marchesina Anna Maria Casati Stampa, l’orfana del triplice omicidio/suicidio (Camillo, Anna Fallarino, Massimo Minorenti), delitto efferato senza il quale ci saremmo risparmiati il ventennio berlusconiano:

• 250 ettari (sarebbero 2 milioni e mezzo di metri quadrati!!!!) comprensivi del centro abita di Cusago;
• il Castello vero e proprio dichiarato sin dal 1912 monumento nazionale;
• alcune tenute agricole  produttive;
• una sessantina di cascine e rustici;
• boschi;
• prati;
• altri seminativi;
• stagni per la pesca;
• rogge;
• canali per irrigare il tutto.

Il tutto in anni in cui le banche ti davano i soldi solo se avevi garanzie immobiliari.

Il grande imprenditore è stato solo questo. Per gli spicci ci ha pensato chi di dovere attraverso la Banca Rasini e poi Bettino e le tv. E bastaaaaaaaa a dire cazzate su cazzate sull’abilità a fare impresa. Il tutto doveva essere pagarlo a 690 lire (lire!!!) al metro quadro ma, in realtà, in cambio del paradiso, la marchesa, ben protetta da Previti, acquista, udite udite, n.800 mila azioni della Cantieri Riuniti Milanesi SPA del valore nominale di lire 1000 ciascuna, valutate però lire un miliardo e 700 milioni. La stessa ridicola cifra è anche la valutazione dell’intera proprietà (carta vince carta perde gli fa una sega a quattro mani) cosicché Berlusconi e la Casati sono pari e non si fa luogo a conguaglio. Ma come è buono signor Berlusconi non vuole neanche dei soldi! “Mi è andata di culo”, avrà detto la marchesina, all’epoca dei fatti, a pelo maggiorenne essendo nata il 22 maggio 1951 e avendo firmato il contratto capestro di compravendita nel 1972. E da lì che deve aver cominciato a prenderci gusto il reuccio canterino a farsela con il lato B delle giovanette.

Un giorno vi racconto, passo dopo passo, la sola come si è conclusa: Il Paradiso descritto fu pagato 345 lire a metro quadro.

Il raggiro geniale mi dicono sarà, quanto prima, oggetto di un master alla LUISS. E io voglio arrivare a farne culto in aula prima della prestigiosa università. Quest’ultima notizia è vera, falsa o autentica?

Rifirmo scanso equivoci:

Oreste Grani che se avessi avuto già a quei tempi La Macchina del Tempo, quel nullafacente di Massimo Minorenti lo ammazzavo io, a Villa Glori, quando si vantava, a Piazza Euclide, della sua relazione con la Anna Fallarino. Prevenivo il disastro del passaggio di proprietà di Arcore, lo ammazzavo con il pretesto di contrasti ideologici (di quei temi andavano di moda), camuffavo l’evento e mi godevo di aver deviato il corso della storia.

Ma non avevo la Macchina al tempo giusto ed è andata come è andata. Berlusconismo compreso.    

Per le piccole cifre abbiamo deciso di prendere soldi da chiunque con le ormai semplici modalità del versamento sul circuito PayPal usando il nostro indirizzo e-mail:  leorugens2013@gmail.com

oppure un bonifico a Oreste Grani – IBAN  IT98Q0760103200001043168739

Navigazione articolo

← La criminalità si fa una sola cosa con spregiudicati ambienti massonici

Il presidente della commissione difesa Gianluca Rizzo riceve i marò →