Valentina Nappi, prenda coraggio e, ricordando August Ames, mi scriva nuovamente

August Ames – Mercedes Grabowski
Avvicinandosi la serata di Capodanno a Cinecittà Word e valutando se prenotare o meno la cena (la cifra che leggo nella rete di 120 euro mi fa escludere la partecipazione se non mi mandate contributi all’altezza o alla bassezza di tali pulsioni) per la serata che si preannuncia indimenticabile, ho avuto modo di visionare (come potete immaginare nel farlo, complice la rete che tutto ti offre, ho messo quanta più attenzione possibile) Valentina Nappi, trovandola in azione sinergica e coordinata, con una porno star di origine canadese, bruna come lei, ma, ai miei occhi vecchi e stanchi, decisamente più bella. E nel dire più bella dico anche più brava. Sempre riferendomi alla disciplina in cui le due si cimentavano nel filmato. La August Ames (così si chiamava in arte la canadese Mercedes Grabowski) mi è sembrata decisamente più disinvolta alle prese con il super fusto ebano che si spartivano e con il suo vigoroso e incommensurabile membro. Oltre che più sinuosa la rivale/complice non faceva trasparire alcun appesantimento che evidentemente la dieta a base di spaghetti, rigatoni, paccheri, mezze maniche, sartù, babbà, pastiere comincia a danneggiare la Nappi. Forse (ma non possiamo saperlo) la bella Mercedes era meno colta della nostra ma, all’epoca del girato, più in forma. Uso tutti tempi passati perché la August Ames é morta a soli 23 anni. In realtà si è impiccata il 5 dicembre del 2017 si dice per un crollo di nervi per essere stata accusata di atteggiamenti omofobi. E mi chiedo, perplesso, come possa, un ambiente aperto a tutto e a tutti, come quello in cui lavoravano Valentina e Mercedes, creare una nevrosi in qualcuno accusandolo di omofobia. Un suicidio di una donna giovane e bella apparentemente inspiegabile dove il quadro generale professionale potrebbe risultare determinante. Mi chiedo, con una curiosità maschile e vagamente maschilista, cosa pensi del suo avvenire la cara Valentina quando, esaminando il prodotto cinematografico a cui faccio riferimento, si è trovata a ricordare la collega e nel farlo, a scoprire la cellulite che le si organizza spietata affiorando nei posti più indesiderati del corpo femminile.
Mi dispiace di aver guardato il loro agire (lo so che lo facevano per fare spettacolo e per farsi vedere) senza sapere che da li a poco la Ames si sarebbe uccisa. Lei bellissima Mercedes si è impiccata e Valentina, ormai meno bella, ma evidentemente più pronta tutto, il 31 notte p.v. farà spettacolo a Cinecittà Word.

Valentina Nappi
A maggior ragione sono pronto a dare un consiglio spassionato alla Nappi: trovi subito, prima che sia tardi, un percorso professionale che la metta al sicuro da un tramonto severo con lei, con la bellezza ormai pronta a sfiorire e con la sua supposta intelligenza. Chieda immediato consiglio a Diego Fusaro con cui ha già a suo tempo duellato. Ritengo solo ed esclusivamente sul piano culturale. Lei, cara e a me simpatica Valentina, mi dirà: ma perché dovrei chiedere consiglio proprio ad uno che ho già surclassato in quanto dimostratosi inadeguato alla mia vivacità intellettuale? In effetti non solo ha ragione per cui lasci perdere il filosofo carciofo (è un reato dare del carciofo a Fusaro?) ma se proprio deve chiedere consiglio a qualcuno si rivolga al suo vecchio ammiratore Leo Rugens che, saggio come ormai risulta essere, è pronto a passare sopra perfino a qualche rotolino di ciccia e a qualche buccia d’arancia ormai affioranti sulla sua pelle, un tempo eburnea.
E al fatto che si riesca a recare sul set anche dopo aver vissuto un’esperienza forte come essersi “accoppiata” con August Ames che poi, per una complessità di fattori, non ha saputo resistere alla pulsione di morte. A soli 23 anni.
Oreste Grani/Leo Rugens speranzoso che si ripeta il miracolo di quella email che mi raggiunse, inaspettata, nel cuore della notte. Per diffidarmi ma che mi pervenne.
P.S. C’è un libro per ogni cosa. Per l’esattezza in questo caso l’ho editato io ed è…