Azzardo una ipotesi: conflitto di Interessi per Giancarlo Giorgetti e per tutta la Lega Nord

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Non è aria questa mattina a dover sentire parlare di morti per tifo. Titoloni: calcio sotto choc! Ma di cosa cazzo parlate? Quando scrivo “tifo” non mi riferisco ad una possibile pandemia visto le condizioni in cui versano alcune nostre città. Si tratta di tifo sportivo, cioè attività praticata da ceffi che si spacciano per appassionati di foot-ball. In realtà come inutilmente (capite cosa scrivo?) bande di attivisti organizzati ed addestrati (vanno allo scontro con sistematicità e mettendo a punto modelli operativi sia affrontando le forze dell’Ordine, cittadini comuni che altri come o peggio di loro. Feccia, feccia, feccia. Niente di più, niente di meno.

Gentaccia che in modo uniforme, da nord a sud, popola questo Paese e mezzo mondo. Certamente articolata pericolosissima le capitali europee sotto la denominazione inequivocabile di “Blood and honour“. Nazisti usciti dalle fogne. Punto. Chiunque se la faccia con loro, per i più diversi ed articolati motivi, è come loro, se non peggio di loro. Sostanza e forma. Da nord a sud, ma più spesso concentrata/radicata in civilissime e ridenti cittadine del produttivo ed efficientissimo Nord. Qualche volta anche Est. In questo caso specifico, direi di non distrarsi da Varese (o vogliamo fare un’eccezione perché la questione del teppista morto tocca da vicino il perbenissimo, saggio, economista equilibrato Giancarlo Giorgetti cioè il dominus del Varese Calcio?) e dalla sua peculiarità che, per quanto riguarda il calcio, non è cosa minore. Il Varese Calcio ha più primati. Ha il primato non certo di una qualità di gioco o di un “terzo tempo” creativo ed articolato secondo modalità che inducono gli spettatori a riflessioni sul gesto atletico complesso e al valore del gioco di squadra, come si è visto. Ma è nota (vedi post preveggente del 16 aprile 2018 QUESTO GIANCARLO GIORGETTI COME IPOTETICO CAPO DEL GOVERNO NON MI PIACE PROPRIO – “PEGGIO DI GIANCARLO GIORGETTI C’È STATO SOLO GIULIO ANDREOTTI…”) perché è la società sportiva italiana, fallita più volte. Fallita per malversazioni/truffe/raggiri allo Stato.  Ma è anche la società sportiva una sola cosa con la vita pubblica, emotiva, etico-morale con il boss della Lega ex Nord Giorgetti. La tifoseria del Varese, anche in forma sussidiaria a quella dell’Inter, del tifo contro il Sud, contro “gli ebrei” che vengono di volta in volta identificati in quel club o quell’altro, ha fatto una vera e propria religione e una scelta politica fanatica e sanguinaria.

Appunto.

 

salvini-lucci

Sentimento di odio xenofobo e razzista vissuto e manifestato in alleanza con i teppisti che controllano le tifoserie dell’Inter e del Nizza. Varese quindi cittadina incubatrice di violenza come altre dei territori dove si è radicato il potere leghista che prima che essere separatista/indipendentista è nato e cresciuto come xenofobo-razzista: questa era la Lega dal primo giorno e questa conferma di essere. A cominciare da Bergamo quando si tratta ovviamente della civilissima tifoseria dell’Atalanta. Se sento ancora dire che non ci sono soldi per dare un piatto caldo ai piccoli “negri”, frequentatori innocenti degli asili del profondo nord (Lecco !!!!!!!!), perché i soldi della Repubblica si devono spendere, da decenni, per “l’ordine pubblico”, potrei provare a dissotterrare l’ascia di guerra e prima di morire tirare meco, nel buio assoluto, qualcuno di questi mascalzoni, complici consapevoli (o forse ben altro) di questi pezzi di sterco. Nessuno, in questo Paese di ipocriti smidollati, ha il coraggio di fare il conto di quanto, da decenni (come ho scritto), spendete sotto la voce “ordine pubblico” che il Capo della Polizia e i suoi collaboratori prefetti/questori provano a mantenere in occasione di queste partite di cui non ci dovrebbe più interessare nulla se fossimo degni di essere considerate persone pensanti.?Questo degli stadi è certamente il caso di assenza assoluta di colpa di chi deve mantenere l’ordine pubblico. E ci manca solo che ora salti qualcuno. La calciocrazia (di cui questa fogna della violenza è figlia legittima) è nelle mani dei mille e mille Giancarlo Giorgetti, Silvio Berlusconi, Massimo Ferrero, Aldo Spinelli, veri o finti appassionati di quella o dell’altra squadra ma certamente una sola cosa con il potere e i soldi che ruotano intorno allo sport. Giorgetti, animatore profondo del Varese Calcio, è tra l’altro, per il Governo Conti, anche il responsabile fresco-fresco della politica sportiva. Carica a cui teneva più di ogni altra possibile. Come un Marco Lotti qualunque.

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Cosa penso di Giancarlo Giorgetti so di averlo, con schiena drittissima, scritto ormai in decine di post e non detto in un bar dove è lecito dire tutto e il contrario di tutto. Oggi rincaro la dose e aggiungo che emerge un vero conflitto di interessi nella morte di questo teppista tifoso del Varese Calcio e l’esponente del Governo. E azzardo un’ipotesi. E se per il Giorgetti, “Daniele Berardinelli” fosse stato qualcosa di più che il semplice nome di un capo tifoso? Intanto, se fossi un giornalista, farei la domanda secca: signor ministro con delega allo sport, ha mai conosciuto personalmente tale Daniele Belardinelli? Domandare è lecito per un marginale e ininfluente blogger. Sempre pronto a scusarsi P. Mentire, per un esponente di governo, sarebbe vietatissimo mentire Se Giorgetti scegliesse di mentire (qualora lo avesse conosciuto) questa volta sarebbe difficile cavarsela, se ci fosse qualcuno a cui interessasse fare chiarezza e a ristabilire un qualche principio di autorità. Almeno un po’ di scuse gli italiani le ascolterebbero anche dal n°2 (o 1°?) della Lega. Così dopo le scuse del signor ministro dell’Interno in occasione della solita foto del cazzo con il solito capo della tifoseria del Milan, questa volta porteremmo a casa quelle del vero capo della tifoseria del Varese  Se ci fosse ancora in Italia qualche giornalista investigativo sarebbe facile obbligarmi – o meno – ad una smentita per questa grave insinuazione.

Oreste Grani/Leo Rugens

P.S.

Ad alcuni amici, da anni, dico che esiste una “Internazionale nerissima” che ha stretti rapporti con la lega ex Nord tramite loschi figuri alla Borghezio. L’altro legame certo è tramite le tifoserie che coltivano xenofobia e razzismo in “Blood and Honour”. Vediamo di non girare la testa dall’altra e prendere atto che questi teppisti  andavano azzerati (do you know “azzerati!?) prima dei soliti morti.

Intento il manifesto, nel vero. Poi, appena posso, vi delizio con dettagli su questi mancati pendagli da forca a Norinberga.

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