Contro l’oblio proponiamo un primo elenco di cose che meritano di essere ricordate
La memoria, spesso alterata, è alla base di ogni processo evolutivo, in campo biologico e storico. Ma quando l’informazione da trasmettere risulta troppo scomoda o ingombrante, l’errore può diventare la manipolazione e si può scegliere di ridipingere un quadro, di modificare un’immagine o di censurare un’idea. Libri e documenti, ma anche personaggi ed eventi vengono rimossi dalla storia con un rogo o un semplice colpo di forbici su una fotografia, oppure aggiunti nel rifacimenti del passato, in nome di una storia che manipola tutto, anche il ricordo.
L’oblio non è però solo un modo per difendersi dal passato. Questo territorio dai confini imprecisati, in cui convivono l’amnesia e la dimenticanza, la sbadataggine e la sventatezza, può essere anche il regno della distrazione feconda di chi non vuole ricordare tutto perché, forse, sono poche le “cose che meritano di essere ricordate”.
La ricostruzione che segue non ha pretese di essere niente se non, per gli anni che abbraccia (dal 1943 al 1992 di cui oggi riassumiamo i primi due), l’elenco riduttivo e certamente incompleto, di “cose che meritano di essere ricordate”. La scelta degli avvenimenti non l’abbiamo fatta noi, ma riletta in parte la cronologia, questa mattina, mentre sfogliavamo vecchie carte e tentavamo di mettere in ordine il nostro mini studio, reso ormai inagibile dal libri e dagli avanzi di quello che un tempo poteva essere considerato un archivio, ci è apparsa di una qualche utilità e abbiamo scelto di pubblicarla. Come anticipato vi riportiamo alla memoria gli anni che vanno dal 1943 a tutto il 1945, ribadendo che non è una nostra ricostruzione (chissà quanti altri fatti salienti si sarebbero dovuti ricordare e con altre parole). Utile oggi e per non pochi usi opportuni futuri. In questo blog e nello svolgimento del sempre più autorevole Corso di Formazione alla Polis di cui, ancora ieri, si è tenuta una conversazione. La sesta.
Oreste Grani/Leo Rugens
N.B.
A corredo di questo post, compaiono alcune immagini scelte tra lo sterminato patrimonio (ritengo oltre 110.000 documenti originali!) che il più grande collezionista d’Italia/Europa (e forse del mondo), specialista di quegli anni (dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale fino alla nascita della Repubblica Italiana e alla Ricostruzione della stessa), Giovanni Cipriani, personaggio eclettico come pochi, che mi onoro di conoscere e di poter chiamare amico, ha raccolto in una vita dedicata a questo fine superiore. Mi sono preso al libertà di utilizzare le riproduzioni fotografiche di alcuni suoi cimeli anche perché, proprio oggi, nel primo pomeriggio, ci sarà un incontro, presso degli uffici del Senato della Repubblica, con Cipriani (che conosco da decenni) per vagliare l’ipotesi auspicabile che questo immenso patrimonio non venga disperso e questo anche grazie al rapporto con l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa che l’Associazione HUT8 Progettare l’Invisibile, che ho ideato e fondato con Alberto Massari, ha reso possibile.
Incrociamo le dita, nell’interesse primario dello Stato ma certamente anche per dare ad un cittadino benemerito quale Cipriani (è già benemerito dell’Arma dei Carabinieri sempre per meriti culturali e storici) la soddisfazione di non aver fatto invano gli immensi sacrifici fatti per l’acquisizione di tale unico patrimonio culturale.
Non so se Ci Azzecca qualcosa, quanto segue, ma La Sicilia, gli Alleati che sbarcano e conquistano Randazzo (il nome del braccio dx di Epaminonda il Tebano), stimolano Sempre la mia malafede innata che scarico nelle falangi…
A Tal Proposito, segnalo questo Articolo,
https://irpi.eu/danske-bank-pm-indagano-estonia-lettonia-gb/?fbclid=IwAR2a_yetsnUEceZJ8JDQs8tBn1kzGlQZ-ypwgTH-4tApXuzxTnIq_ettjJc
che secondo me con Sicilia e Subranni’s family qualcosa centra; anche perché La Turchia e Baku, hanno relazioni finanziarie secolari.
Perché scrivo ciò, qui?
Perché quando sento parlare di guerre, di buoni e cattivi, dei loro processi (generalmente ai capi defunti, da Mussolini a Saddam, così non possono parlare), di Cavalieri Bianchi o a Stelle e Strisce, Non riesco a distogliere il pensiero Invisibile e sotterraneo, che mi conduce sempre ad Armi, riciclaggio, traffici delle valute conseguenti ed i reali motivi che scatenano un evento bellico per concluderlo, poi, con processi internazionali che ghettizzano i cattivi ed esaltano i buoni; ma purtroppo la realtà ritengo sia un altra, e non sia mossa dai puri ideali democratici.
A tal proposito segnalo l’ articolo di cui sopra, che esige una conoscenza della Memoria corrispondente ed una attenta e profonda analisi di cosa si muova nel sottofondo fognario di quanto appare a noi semplici mortali. Ed i soldi di cui si parla, altro non siano che il frutto di tutto ciò, nel corso dei decenni, di cui si parla qui.
A proposito di MEMORIA, ricordo che proprio qui si è lanciato l’ Amo, con esca del Favilla, credo che la procura di Milano, qualcosa stia fiutando…
Scusate, probabilmente il mio cervello ormai è fuso da Cocaina, Mafia, Rifiuti, ecc. e non riesco ad avere una visione normale delle cose; anzi, ritengo che tutto ciò sia semplicemente Pre-Programmato a tavolino; partendo proprio da qualche Anno Antecedente il 1942, se poi Scrivi anche 1992, significa che mi vuoi provocare una Overdose!
"Mi piace""Mi piace"