Altri dimentichino Giulio Regeni non noi che subito capimmo in che ambiente losco era maturato il delitto
Il 6 febbraio 2016 abbiamo sostenuto (vedi post in calce) che in Egitto ci sono fondamentalmente tre Servizi Segreti/Polizie e che il povero Giulio Regeni era stato vittima di comportamenti tenuti da una di queste tre realtà di potere e di controllo che i generali e i politici egiziani utilizzano per, diciamo, “governare”. Aggiungevamo che il nostro imbarazzo a scrivere di quelle cose era che, da anni, si riteneva che una di queste tre realtà fosse stata, in tempi non sospetti, addestrata da professionalità riconducibili al mondo del MOSSAD israeliano. Lo abbiamo scritto dopo poche ore dal ritrovamento del cadavere del nostro compatriota, torturato fino alla morte per colpire, colpendo un agente straniero (italiano!) questo o quell’esponente del potere interno all’Egitto, evidentemente in rapporti di altra natura (affari che in quelle ore si stavano mettendo a punto anche grazie alla presenza di una delegazione di imprenditori italiani o personale diplomatico “renziano”?)…
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